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Giorni dell'Europa

Mercoledì 28 luglio 1999

1. TURCHIA – Imprenditori apprezzano misure economiche del governo.
Nuove misure di politica economica del governo turco a sostegno dell'economia reale che rimandano la completa attuazione della riforma fiscale introdotta dal governo Yilmaz nel 1998. Reazioni positive da parte degli ambienti imprenditoriali, critiche da parte dell'opposizione.
Il Primo Ministro Ecevit avrebbe smentito che le misure decise inficiano la riforma fiscale introdotta nel 1998 dal suo predecessore Yilmaz, trattandosi in sostanza di un mero rinvio nell'applicazione di alcune misure, tra le quali l'avversatissimo obbligo di dichiarazione delle fonti di reddito per gli imprenditori. Altre misure riguardano il sostegno alle attività per l'esportazione e alleggerimenti fiscali.
Le reazioni del mondo imprenditoriale appaiono positive e si ritiene che le decisioni governative dovrebbero dare maggiore impulso all'andamento dell'economia reale, che segna una congiuntura fortemente negativa. Ma non mancherebbero espressioni di forte perplessita’ dall'opposizione e da numerosi organi di stampa, che criticherebbero il governo per aver ceduto alle pressioni delle numerosi lobbies imprenditoriali e, soprattutto, aver rinunciato a mettere sotto controllo l'economia sommersa (particolarmente consistente in Turchia), inviando un segnale negativo alle prospettate riforme strutturali.
La sensazione prevalente è che il governo Ecevit, analogamente a diversi gabinetti che lo hanno preceduto, sotto la spinta della stagnazione economica, avrebbe per il momento deciso di adottare una strategia di breve respiro, volta soprattutto a fornire all'economia turca una boccata d'ossigeno, rimandando a tempi più propizi scelte di fondo, in alcuni casi necessariamente radicali e sempre piu’ improrogabili di riforma economica.

2. RUSSIA – Scadono i debiti contratti dall’Unione Sovietica.
Domani, al Club di Parigi, avvio delle discussioni per lo riscadenzamento di una decina di miliardi di dollari di arretrati russi. Dal buon esito dei negoziati dipende lo sblocco di una nuova tranche di aiuti del FMI a Mosca.
Le discussioni vertono su alcuni arretrati e su debiti venuti a scadenza per contratti dell'epoca sovietica e dovrebbero concludersi entro il fine settimana, anche per consentire, in caso di buon esito, al Fondo Monetario la concessione entro la settimana prossima di un nuovo prestito a Mosca di 4,5 miliardi di dollari a 18 mesi.
La questione del debito contratto dall'ex U.R.S.S. ha rappresentato una questione particolarmente spinosa nei mesi scorsi, di pari passo con l'aggravarsi della crisi economica russa: per un certo periodo, Mosca ha energicamente richiesto l'annullamento del debito o quantomeno una sua drastica riduzione. Oggi, secondo il Ministro delle Finanze Kassianov, la questione non ha più quel carattere di priorità finanziaria che ha avuto precedentemente, e ciò in considerazione del miglioramento delle prospettive economiche del paese. Tuttavia un suo alleggerimento - soprattutto per quanto riguarda i debiti verso creditori privati, che sono riuniti in seno al Club di Londra - rimane auspicabile per Mosca.

3. UNIONE EUROPEA – Nuovo contenzioso con gli Stati Uniti.
Potrebbe essere imminente l'apertura di un nuovo contenzioso tra Bruxelles e Washington sul trattamento fiscale attribuito dagli Stati Uniti ai suoi esportatori.
La condanna dell'attuale regime statunitense sarebbe contenuto in un rapporto della WTO, a seguito di una richiesta da parte dell'Unione Europea che ritiene chiaramente contrarie alle obbligazioni internazionali le regole USA. Secondo fonti della Commissione, tali pratiche fiscali finirebbero con il concedere annualmente un aiuto diretto agli esportatori statunitensi pari a circa due miliardi di dollari. Sotto accusa sarebbe in particolare il sistema Foreign Sales Corporation mediante il quale le principali società esportatrici americane creerebbero filiali in taluni paradisi fiscali (Isole Vergini britanniche, Barbados) sfuggendo in gran parte alla tassazione nazionale. I principali settori interessati riguarderebbero i trasporti, i prodotti elettronici, quelli chimici, i cereali e la soia.
Da parte di Washington, secondo fonti del Dipartimento del Commercio, si starebbero studiando tutti gli innumerevoli e complessi aspetti tecnici del dossier e del parere della WTO, ma si riterrebbe estremamente probabile la presentazione di un appello alle decisioni ginevrine.

4. ITALIA – Confronto con gli Usa sulla ricostruzione nei Balcani.
Il Segretario di Stato USA oggi a Roma incontra il Ministro Dini. La preparazione del vertice di Sarajevo sulla ricostruzione del Kossovo e della regione balcanica del 29 e 30 luglio al centro dei colloqui.
Il vertice nasce sostanzialmente da un'iniziativa congiunta tra il Presidente Clinton ed il Cancelliere tedesco Schroeder e da parte di Washington è stato dato un impulso determinante allo svolgimento della riunione. Da parte americana si intenderebbe dare alla Conferenza contenuti quanto più possibilmente concreti, in particolare per quanto riguarda la ricostruzione economica e lo sviluppo. Da parte italiana si dovrebbe ribadire l'offerta di ospitare a Bari nei prossimi mesi la riunione ministeriale di avvio del tavolo per la ricostruzione.
La situazione nella regione kossovara sarà comunque esaminata anche in un contesto più generale, sia per quanto riguarda le varie iniziative delle cooperazioni regionali in atto, che per ciò che concerne l'evoluzione della situazione interna in Jugoslavia.

5. SVIZZERA – Si discute il rimpatrio dei profughi kossovari.
Incontro al Viminale tra il Ministro dell’ Interno ed il suo omologo svizzero. Intesa per il rimpatrio dei profughi kossovari entrati nella Confederazione anche attraverso l'Italia.
Nel corso dell'incontro è stato fatto specifico riferimento all'accordo Dini-Deiss relativo al rafforzamento della cooperazione bilaterale nel settore migratorio, ricordando che la prima riunione del gruppo bilaterale incaricato di studiare gli strumenti per un potenziamento della collaborazione è prevista per il prossimo mese di settembre.

Giorni dell'Europa


31 luglio 1999
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