1. TURCHIA Imprenditori apprezzano misure economiche del governo.
Nuove misure di politica economica del governo turco a sostegno dell'economia
reale che rimandano la completa attuazione della riforma fiscale introdotta dal governo
Yilmaz nel 1998. Reazioni positive da parte degli ambienti imprenditoriali, critiche da
parte dell'opposizione.
Il Primo Ministro Ecevit avrebbe smentito che le misure decise inficiano la riforma
fiscale introdotta nel 1998 dal suo predecessore Yilmaz, trattandosi in sostanza di un
mero rinvio nell'applicazione di alcune misure, tra le quali l'avversatissimo obbligo di
dichiarazione delle fonti di reddito per gli imprenditori. Altre misure riguardano il
sostegno alle attività per l'esportazione e alleggerimenti fiscali.
Le reazioni del mondo imprenditoriale appaiono positive e si ritiene che le decisioni
governative dovrebbero dare maggiore impulso all'andamento dell'economia reale, che segna
una congiuntura fortemente negativa. Ma non mancherebbero espressioni di forte
perplessita dall'opposizione e da numerosi organi di stampa, che criticherebbero il
governo per aver ceduto alle pressioni delle numerosi lobbies imprenditoriali e,
soprattutto, aver rinunciato a mettere sotto controllo l'economia sommersa
(particolarmente consistente in Turchia), inviando un segnale negativo alle prospettate
riforme strutturali.
La sensazione prevalente è che il governo Ecevit, analogamente a diversi gabinetti che lo
hanno preceduto, sotto la spinta della stagnazione economica, avrebbe per il momento
deciso di adottare una strategia di breve respiro, volta soprattutto a fornire
all'economia turca una boccata d'ossigeno, rimandando a tempi più propizi scelte di
fondo, in alcuni casi necessariamente radicali e sempre piu improrogabili di riforma
economica.
2. RUSSIA Scadono i debiti contratti dallUnione
Sovietica. Domani, al Club di Parigi, avvio delle discussioni per lo riscadenzamento di
una decina di miliardi di dollari di arretrati russi. Dal buon esito dei negoziati dipende
lo sblocco di una nuova tranche di aiuti del FMI a Mosca.
Le discussioni vertono su alcuni arretrati e su debiti venuti a scadenza per contratti
dell'epoca sovietica e dovrebbero concludersi entro il fine settimana, anche per
consentire, in caso di buon esito, al Fondo Monetario la concessione entro la settimana
prossima di un nuovo prestito a Mosca di 4,5 miliardi di dollari a 18 mesi.
La questione del debito contratto dall'ex U.R.S.S. ha rappresentato una questione
particolarmente spinosa nei mesi scorsi, di pari passo con l'aggravarsi della crisi
economica russa: per un certo periodo, Mosca ha energicamente richiesto l'annullamento del
debito o quantomeno una sua drastica riduzione. Oggi, secondo il Ministro delle Finanze
Kassianov, la questione non ha più quel carattere di priorità finanziaria che ha avuto
precedentemente, e ciò in considerazione del miglioramento delle prospettive economiche
del paese. Tuttavia un suo alleggerimento - soprattutto per quanto riguarda i debiti verso
creditori privati, che sono riuniti in seno al Club di Londra - rimane auspicabile per
Mosca.
3. UNIONE EUROPEA Nuovo contenzioso con gli Stati Uniti. Potrebbe essere imminente l'apertura di un nuovo contenzioso tra Bruxelles e
Washington sul trattamento fiscale attribuito dagli Stati Uniti ai suoi esportatori.
La condanna dell'attuale regime statunitense sarebbe contenuto in un rapporto della WTO, a
seguito di una richiesta da parte dell'Unione Europea che ritiene chiaramente contrarie
alle obbligazioni internazionali le regole USA. Secondo fonti della Commissione, tali
pratiche fiscali finirebbero con il concedere annualmente un aiuto diretto agli
esportatori statunitensi pari a circa due miliardi di dollari. Sotto accusa sarebbe in
particolare il sistema Foreign Sales Corporation mediante il quale le principali
società esportatrici americane creerebbero filiali in taluni paradisi fiscali (Isole
Vergini britanniche, Barbados) sfuggendo in gran parte alla tassazione nazionale. I
principali settori interessati riguarderebbero i trasporti, i prodotti elettronici, quelli
chimici, i cereali e la soia.
Da parte di Washington, secondo fonti del Dipartimento del Commercio, si starebbero
studiando tutti gli innumerevoli e complessi aspetti tecnici del dossier e del parere
della WTO, ma si riterrebbe estremamente probabile la presentazione di un appello alle
decisioni ginevrine.
4. ITALIA Confronto con gli Usa sulla ricostruzione nei
Balcani. Il Segretario di Stato USA oggi a Roma incontra il Ministro Dini. La
preparazione del vertice di Sarajevo sulla ricostruzione del Kossovo e della regione
balcanica del 29 e 30 luglio al centro dei colloqui.
Il vertice nasce sostanzialmente da un'iniziativa congiunta tra il Presidente Clinton ed
il Cancelliere tedesco Schroeder e da parte di Washington è stato dato un impulso
determinante allo svolgimento della riunione. Da parte americana si intenderebbe dare alla
Conferenza contenuti quanto più possibilmente concreti, in particolare per quanto
riguarda la ricostruzione economica e lo sviluppo. Da parte italiana si dovrebbe ribadire
l'offerta di ospitare a Bari nei prossimi mesi la riunione ministeriale di avvio del tavolo
per la ricostruzione.
La situazione nella regione kossovara sarà comunque esaminata anche in un contesto più
generale, sia per quanto riguarda le varie iniziative delle cooperazioni regionali in
atto, che per ciò che concerne l'evoluzione della situazione interna in Jugoslavia.
5. SVIZZERA Si discute il rimpatrio dei profughi
kossovari. Incontro al Viminale tra il Ministro dell Interno ed il suo omologo
svizzero. Intesa per il rimpatrio dei profughi kossovari entrati nella Confederazione
anche attraverso l'Italia.
Nel corso dell'incontro è stato fatto specifico riferimento all'accordo Dini-Deiss
relativo al rafforzamento della cooperazione bilaterale nel settore migratorio, ricordando
che la prima riunione del gruppo bilaterale incaricato di studiare gli strumenti per un
potenziamento della collaborazione è prevista per il prossimo mese di settembre.