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Giorni dell'Europa

Mercoledì 21 luglio 1999

1. EURO – Il deficit Usa favorisce la moneta europea
La valuta europea in risalita sui mercati internazionali. Superata nuovamente quota 1,04 dollari per un Euro.
I dati sul deficit statunitense, che in maggio avrebbe fatto registrare un peggioramento superiore alle aspettative della maggioranza degli analisti, raggiungendo la cifra-record di 21,3 miliardi di dollari, hanno indebolito il dollaro e largamente contribuito alla ripresa della valuta europea.
La tendenza al recupero era però già stata avviata ieri con le notizie sul miglioramento del dato sulla fiducia delle aziende tedesche diffuso da vari istituti di analisi in Germania.

2. PARLAMENTO EUROPEO – Nicole Fontaine nuova presidente.
La popolare francese Nicole Fontaine eletta Presidente dell'Assemblea di Strasburgo con la maggioranza assoluta al primo scrutinio: 306 voti a favore contro i 200 del suo principale rivale, il socialista portoghese Mario Soares. Gli eurodeputati italiani Renzo Imbeni e Guido Potestà eletti vicepresidenti.
Hanno votato in favore della Fontaine i popolari europei, i liberal-democratici e vari altri eurodeputati dello schieramento di centro-destra. L'accordo tra il Partito Popolare Europeo, prima formazione del Parlamento, e la Federazione dei Liberal-democratici ha quindi segnato il successo della candidatura Fontaine, che, secondo i patti, dovrebbe passare le consegne a metà legislatura al liberali irlandese Cox. Escluso invece da qualsiasi ipotesi il candidato socialista, l'ex Presidente e Primo Ministro portoghese Mario Soares.
Per la prima volta da quindici anni si rompe quindi l'asse popolar-socialista che aveva invece finora regolato non solo la nomina del Presidente del Parlamento Europeo ma anche molte altre decisioni dell'Assemblea. Se da un lato quindi si plaude ad un'iniziativa volta a dare maggiore spazio anche agli altri partiti presenti nel Parlamento, oltre alle due formazioni principali, dall'altro si teme per una maggiore conflittualità che potrebbe instaurarsi nell'attività parlamentare europea, dove fino ad oggi si è agito sempre con un sostanziale consenso.
Oltre alla Fontaine, sono stati scelti anche i 14 nuovi vicepresidenti dell'assemblea comunitaria. Confermati nella carica i due italiani Renzo Imbeni e Guido Potestà.

3. PARLAMENTO EUROPEO – Nuovi poteri con questa legislatura.
Con l'elezione della Presidente Fontaine inizia formalmente la V legislatura del Parlamento Europeo. L'Assemblea, grazie soprattutto al Trattato di Amsterdam, ha ulteriormente rafforzato il suo ruolo nell'equilibrio interistituzionale europeo.
Anzitutto, colmando una lacuna, è previsto adesso che "previo parere della Commissione e con l'approvazione del Consiglio, che delibera all'unanimità, il Parlamento Europeo stabilisce lo statuto e le condizioni generali per l'esercizio delle funzioni dei suoi membri". Si tratta di una decisione tesa ad uniformare il trattamento e le prerogative degli europarlamentari che dovrebbero quindi acquisire una loro propria specificità, prescindendo dalle regole nazionali come è finora sempre stato.
Appare poi fondamentale la modifica all'art.158, ora 214, del Trattato C.E., con la quale si attribuisce al Parlamento Europeo il potere di approvare individualmente la nomina del Presidente della Commissione, prima che quest'ultimo scelga, d'intesa con i Governi degli Stati membri, i Commissari, e sottoponga poi la Commissione nel suo insieme al voto di approvazione del Parlamento. Il fatto che il Parlamento possa ora esprimersi non soltanto sulla Commissione nel suo insieme, ma anzitutto sul suo Presidente, rafforza i poteri di quest'ultimo, che abbandona il suo tradizionale ruolo di primus inter pares per porsi come centro di responsabilità, guida ed impulso dell’Esecutivo e punto di raccordo tra le istituzioni.
L'altro punto fondamentale riguarda i progressi conseguiti sul terreno delle procedure decisionali. Oltre a nuove ipotesi di parere conforme o di consultazione da parte del Consiglio, con il Trattato di Amsterdam viene definitivamente consolidato il ruolo del Parlamento nella procedura di codecisione con il Consiglio. Quest'ultima diviene la procedura "ordinaria" per le deliberazioni del Consiglio, soppiantando quasi ovunque la procedura di cooperazione, caratterizzata da un ruolo del Parlamento Europeo non decisivo ed ancora subordinato.
La nuova procedura di codecisione, notevolmente semplificata, sancisce il ruolo di colegislatore del Parlamento Europeo, su di un piano paritario con il Consiglio. Per l'approvazione di un atto occorre l'esplicito assenso di entrambi: viene abrogata la possibilità che il Consiglio, fallito l'accordo con il Parlamento all'interno del Comitato di Conciliazione, l'adotti a maggioranza qualificata.

4. PARLAMENTO EUROPEO – Romano Prodi presenta ufficialmente la sua Commissione.
Oggi il Presidente della Commissione Romano Prodi presenta ufficialmente all'Assemblea di Strasburgo la nuova composizione dell'esecutivo comunitario.
Dal 30 agosto al 7 settembre avranno luogo le audizioni individuali dei Commissari, cui seguirà il 15 settembre la votazione di investitura della Commissione nel suo insieme (il Parlamento non vota i singoli Commissari, ma potrebbe, in casi eccezionali, chiedere la sostituzione di un candidato giudicato inadeguato pena il voto contrario sull'intera Commissione).
La procedura è tuttavia complicata dal quadro creatosi con le dimissioni della Commissione Santer nello scorso mese di marzo, che è quindi uscita di scena prima della scadenza naturale del suo mandato, previsto per la fine dell'anno. E' probabile quindi che il voto del Parlamento possa coprire soltanto il periodo restante del mandato della Commissione dimissionaria del Presidente Santer: in tale ipotesi, per il quinquennio 2000 - 2004 occorrerebbe un ulteriore voto del Parlamento, sia pure con una procedura semplificata, da definire in autunno.

Giorni dell'Europa


31 luglio 1999
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