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Giorni dell'Europa

Venerdì 16 luglio 1999

1. IRAN – La presidenza europea preoccupata per la democrazia.
Preoccupazione per la reazione della polizia e delle forze di sicurezza iraniane agli eventi innescati dalle manifestazioni studentesche; appello a tutte le parti ad ''astenersi da ogni tipo di violenza'' e a ricercare le soluzioni ''attraverso il dialogo''. Sono questi i passaggi principali di una dichiarazione della Presidenza finlandese dell'UE a nome dei Quindici.
''L'Unione Europea - afferma la nota - ha notato gli sforzi del governo iraniano verso una istituzionalizzazione delle strutture democratiche e per promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà degli individui. L'UE accoglie positivamente la condanna, da parte del governo iraniano, delle violenze contro i manifestanti e fa appello a tutte le forze sociali e politiche dell'Iran per favorire una politica di tolleranza e rispetto dei diritti umani in tutti gli aspetti, compresi la protezione della libertà di espressione, di associazione e di riunione. L'attuale situazione - conclude l'UE - può trovare una soluzione solo attraverso il dialogo. Spetta in primo luogo al popolo iraniano risolverla all'interno del Paese''.

2. ULSTER – I protestanti dettano condizioni intransigenti.
Fumata nera per la pace in Irlanda del nord: i protestanti dell'Ulster Unionist Party (Uup) hanno ieri confermato la loro linea intransigente: parteciperanno alla formazione di un governo locale della provincia con ministri di Sinn Fein soltanto quando i guerriglieri cattolici dell'Ira avranno avviato in concreto il disarmo.
Il partito, di cui e' a capo David Trimble (Chief Minister della Provincia), ha pertanto deciso di non presentarsi alla riunione dell'assemblea locale dell'Irlanda del nord convocata a Belfast dal Governo Blair proprio per la scelta dei ministri. L'arroccamento dei protestanti, che hanno bocciato una formula di compromesso sul disarmo dell'Ira articolata dal Governo di Londra, mette in crisi il processo di pace e rischia di riportare la provincia nella spirale della violenza settaria. Il Primo Ministro Blair si e' detto ''frustrato'' dalla chiusura totale di Trimble che pure (assieme a Gerry Adams, leader di Sinn Fein) ha ricevuto l'anno scorso il premio Nobel della pace a riconoscimento del suo ruolo cruciale nella messa a punto degli storici accordi del Venerdì Santo.

3. GERMANIA – Ciampi visita la Banca centrale europea.
Durante la visita di Stato in Germania, il Presidente Ciampi ha fatto ieri tappa alla Banca Centrale Europea, dove ha evidenziato l'importanza della moneta unica nel processo di integrazione europea, ma anche che effetti di quest'ultima sulle società civili.
Il tema dell'Euro è stato affrontato anche nel colloquio che il Presidente Ciampi ha avuto col Cancelliere Schroeder. I due leader hanno concordato nel ritenere non preoccupante le oscillazioni dell'Euro, che avvengono in un contesto di stabilità dei prezzi e non producono spinte inflazionistiche, e hanno ribadito la comune fiducia nella moneta unica.
Sono state discusse anche le prospettive della ricostruzione dei Balcani in vista del prossimo Vertice sul Patto di Stabilità di Sarajevo, e i principali punti dell'agenda europea con particolare riguardo all'allargamento.

4. BULGARIA – L’Italia secondo partner commerciale.
Il Ministro Fassino in visita a Sofia: "le riforme messe in atto dalla Bulgaria negli ultimi due anni hanno aperto nuove e promettenti opportunità per la presenza dell'Italia in questo paese, di cui peraltro siamo il secondo partner commerciale''. Occorre adesso rafforzare ulteriormente questa posizione privilegiata nei rapporti con la Bulgaria, incrementando la quantità degli investimenti italiani in questo paese, ed il contributo italiano può essere particolarmente rilevante sia nella realizzazione dei programmi di modernizzazione infrastrutturale, come il corridoio numero 8, i porti sul Mar Nero, le reti distributive di energia e servizi pubblici, sia nella diffusione di un tessuto di PMI in molti settori merceologici''.

5. CONSIGLIO D'EUROPA – Una promozione per l’Italia.
L'Italia ha ottenuto ieri a Strasburgo un giudizio positivo per le riforme avviate dal 1997 contro la 'giustizia lumaca', che le è valso di essere il paese più condannato dalla Corte europea dei diritti umani.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha ''registrato con soddisfazione gli sforzi compiuti dall'Italia'' per ''accelerare le procedure amministrative'' e per ''accrescere in maniera notevole l'efficacia dei tribunali''. Il Consiglio d'Europa ha deciso di procedere fra un anno a nuovo esame della situazione italiana ''per verificare se le misure annunciate avranno effettivamente impedito nuove violazioni'' delle disposizioni della convenzione europea dei diritti umani sulla durata ragionevole dei processi, ricordando che ''dei problemi importanti rimangono ancora da risolvere''. Nel primo semestre 1998, rileva il Consiglio, per la prima volta in Italia le procedure chiuse sono state più numerose dei nuovi casi.

Giorni dell'Europa


31 luglio 1999
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