1. IRAN La presidenza europea preoccupata per la democrazia.
Preoccupazione per la reazione della polizia e delle forze di sicurezza
iraniane agli eventi innescati dalle manifestazioni studentesche; appello a tutte le parti
ad ''astenersi da ogni tipo di violenza'' e a ricercare le soluzioni ''attraverso il
dialogo''. Sono questi i passaggi principali di una dichiarazione della Presidenza
finlandese dell'UE a nome dei Quindici.
''L'Unione Europea - afferma la nota - ha notato gli sforzi del governo iraniano verso una
istituzionalizzazione delle strutture democratiche e per promuovere il rispetto dei
diritti umani e delle libertà degli individui. L'UE accoglie positivamente la condanna,
da parte del governo iraniano, delle violenze contro i manifestanti e fa appello a tutte
le forze sociali e politiche dell'Iran per favorire una politica di tolleranza e rispetto
dei diritti umani in tutti gli aspetti, compresi la protezione della libertà di
espressione, di associazione e di riunione. L'attuale situazione - conclude l'UE - può
trovare una soluzione solo attraverso il dialogo. Spetta in primo luogo al popolo iraniano
risolverla all'interno del Paese''.
2. ULSTER I protestanti dettano condizioni intransigenti. Fumata nera per la pace in Irlanda del nord: i protestanti dell'Ulster Unionist
Party (Uup) hanno ieri confermato la loro linea intransigente: parteciperanno alla
formazione di un governo locale della provincia con ministri di Sinn Fein soltanto quando
i guerriglieri cattolici dell'Ira avranno avviato in concreto il disarmo.
Il partito, di cui e' a capo David Trimble (Chief Minister della Provincia), ha pertanto
deciso di non presentarsi alla riunione dell'assemblea locale dell'Irlanda del nord
convocata a Belfast dal Governo Blair proprio per la scelta dei ministri. L'arroccamento
dei protestanti, che hanno bocciato una formula di compromesso sul disarmo dell'Ira
articolata dal Governo di Londra, mette in crisi il processo di pace e rischia di
riportare la provincia nella spirale della violenza settaria. Il Primo Ministro Blair si
e' detto ''frustrato'' dalla chiusura totale di Trimble che pure (assieme a Gerry Adams,
leader di Sinn Fein) ha ricevuto l'anno scorso il premio Nobel della pace a riconoscimento
del suo ruolo cruciale nella messa a punto degli storici accordi del Venerdì Santo.
3. GERMANIA Ciampi visita la Banca centrale europea. Durante la visita di Stato in Germania, il Presidente Ciampi ha fatto ieri
tappa alla Banca Centrale Europea, dove ha evidenziato l'importanza della moneta unica nel
processo di integrazione europea, ma anche che effetti di quest'ultima sulle società
civili.
Il tema dell'Euro è stato affrontato anche nel colloquio che il Presidente Ciampi ha
avuto col Cancelliere Schroeder. I due leader hanno concordato nel ritenere non
preoccupante le oscillazioni dell'Euro, che avvengono in un contesto di stabilità dei
prezzi e non producono spinte inflazionistiche, e hanno ribadito la comune fiducia nella
moneta unica.
Sono state discusse anche le prospettive della ricostruzione dei Balcani in vista del
prossimo Vertice sul Patto di Stabilità di Sarajevo, e i principali punti dell'agenda
europea con particolare riguardo all'allargamento.
4. BULGARIA LItalia secondo partner commerciale. Il Ministro Fassino in visita a Sofia: "le riforme messe in atto dalla
Bulgaria negli ultimi due anni hanno aperto nuove e promettenti opportunità per la
presenza dell'Italia in questo paese, di cui peraltro siamo il secondo partner
commerciale''. Occorre adesso rafforzare ulteriormente questa posizione privilegiata nei
rapporti con la Bulgaria, incrementando la quantità degli investimenti italiani in questo
paese, ed il contributo italiano può essere particolarmente rilevante sia nella
realizzazione dei programmi di modernizzazione infrastrutturale, come il corridoio numero
8, i porti sul Mar Nero, le reti distributive di energia e servizi pubblici, sia nella
diffusione di un tessuto di PMI in molti settori merceologici''.
5. CONSIGLIO D'EUROPA Una promozione per lItalia. L'Italia ha ottenuto ieri a Strasburgo un giudizio positivo per le riforme
avviate dal 1997 contro la 'giustizia lumaca', che le è valso di essere il paese più
condannato dalla Corte europea dei diritti umani.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa ha ''registrato con soddisfazione gli
sforzi compiuti dall'Italia'' per ''accelerare le procedure amministrative'' e per
''accrescere in maniera notevole l'efficacia dei tribunali''. Il Consiglio d'Europa ha
deciso di procedere fra un anno a nuovo esame della situazione italiana ''per verificare
se le misure annunciate avranno effettivamente impedito nuove violazioni'' delle
disposizioni della convenzione europea dei diritti umani sulla durata ragionevole dei
processi, ricordando che ''dei problemi importanti rimangono ancora da risolvere''. Nel
primo semestre 1998, rileva il Consiglio, per la prima volta in Italia le procedure chiuse
sono state più numerose dei nuovi casi.