1. RUSSIA Sbloccati i prestiti del Fondo monetario internazionale.
Dopo dieci mesi di trattative, la Russia ha ottenuto lo sblocco dei prestiti
del FMI, per un valore di 4,5 miliardi di dollari, che saranno erogati in sette tranches
uguali nel 1999 e 2000. Il prestito, che era stato congelato nel settembre del 1998
dopo la crisi finanziaria che colpė la Russia, servirā a ripagare vecchi debiti di Mosca
verso il Fondo monetario stesso.
In cambio dello sblocco, il Governo russo ha assunto degli impegni di politica economica e
finanziaria che sono stati sottoscritti dal Primo Ministro Stepashin e dal Governatore
della Banca centrale.
Si tratta dunque di un successo per il nuovo premier russo, che č riuscito lā dove il
suo predecessore non era riuscito a concludere: mentre, infatti, Primakov aveva lungamente
negoziato col FMI senza riuscire a sbloccare il prestito, Stapashin č riuscito a far
approvare dal Parlamento la maggior parte delle misure di risanamento fiscale e
finanziario che gli esperti dellistituto di Washington richiedevano in cambio del
finanziamento.
2. COMMISSIONE EUROPEA Contestato allItalia il
recepimento delle norme sulla sicurezza nel lavoro. L'esecutivo comunitario contesta la ricezione in modo difettoso da parte
dell'Italia della Direttiva sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in
particolare per quanto riguarda l'utilizzo di servizi esterni all'impresa. Contestato
anche il modo inesatto con il quale č stato recepita nel nostro ordinamento la
Direttiva europea sul lavoro al videoterminale.
3. GERMANIA La visita del presidente della Repubblica
italiana. Inizia oggi la visita di Stato in Germania del Presidente della Repubblica,
accompagnato dal Ministro Dini. Oltre ad incontri col Presidente Rau a Berlino, č in
programma una visita al Bundestag, un incontro con la collettivitā italiana a Francoforte
seguito da una visita alla Banca Centrale Europea, e un incontro a Bonn col cancelliere
Schroeder.
4. ROMANIA Buono linterscambio economico con
lItalia. Il Ministro per il Commercio Estero Fassino, in visita a Bucarest per la
seconda sessione del gruppo di lavoro per gli scambi commerciali e la cooperazione
economica, ha evidenziato le eccellenti relazioni bilaterali in campo sia politico
(l'Italia appoggia la richiesta romena di adesione all'UE e alla NATO) che economico
(l'Italia č il primo partner commerciale).
L'interscambio totale č stato pari a 3,8 miliardi di dollari nel 1998, con un sostanziale
equilibrio fra nostre esportazioni (tessili, pelli, macchinari industriali, prodotti
chimici, metalli) e importazioni (tessili, metalli, carta, legno).
Il nostro Paese si colloca invece al quarto posto per quanto riguarda gli investimenti
diretti, con un valore di 308 milioni di dollari, preceduto da Olanda (al primo posto con
600 milioni di dollari), Germania e Stati Uniti.
Queste eccellenti relazioni economiche si collocano in un contesto macroeconomico romeno
decisamente recessivo. Dopo un calo del 7% del PIL nel 1997 e del 5% nell'anno successivo,
č prevista anche per quest'anno una contrazione dell'ordine del 3,5 - 4%. Secondo le
stime del FMI, i primi segnali di ripresa dovrebbero manifestarsi solo nel 2000.
Anche i conti con l'estero del Paese versano in cattive acque, a causa di un cronico
deficit commerciale non compensato dai movimenti di capitali. I persistenti disavanzi di
bilancia dei pagamenti hanno causato l'accumulo di un debito estero di 11 miliardi di
dollari (30% del PIL). Sono in corso quindi negoziati col FMI per la concessione di un
prestito stand by pari a circa 450 milioni di dollari, in vista del quale il
Governo romeno si č impegnato ad adottare misure di contenimento del deficit di bilancio
e ad avviare il risanamento del sistema bancario.