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Giorni dell'Europa

Lunedì 5 luglio 1999

1. KOSSOVO - Numerosi gli incidenti.
Prosegue il rientro dei profughi in Kossovo dai Paesi confinanti, e s’inizia a pianificare quello dei kossovari ospitati in Europa. I profughi ospitati nella base di Comiso potrebbero essere i primi a far rientro in Kossovo, via Macedonia, grazie alla tempestiva azione italiana per risolvere, con le Autorità di Skopje, i problemi tecnici legati alla sosta in Macedonia durante il viaggio di trasferimento. Le prime partenze da Comiso dovrebbero aver luogo domani.
Sale intanto la tensione sia fra NATO e Russia che "in loco" a Pristina.
Secondo quanto anticipato dalla stampa statunitense, il tentativo russo di inviare ulteriori truppe all'aeroporto di Pristina sarebbe stato bloccato dalla mancata autorizzazione ad attraversare lo spazio aereo di Ungheria, Romania e Bulgaria. Tale manovra russa, non concordata con la NATO, avviene mentre sono ancora da definire i dettagli dell'accordo sulla partecipazione russa alla KFOR. Fonti militari russe hanno invece definito "una provocazione americana" il diniego al sorvolo, lasciando capire che per Mosca tutti i dettagli sarebbero già stabiliti per la partecipazione delle truppe russe alla KFOR. Il blocco del trasporto aereo ha indotto ad accelerare, secondo fonti stampa russe, il trasporto delle truppe via mare già pianificato per i prossimi giorni. Colloqui sono in corso a Mosca con una delegazione della NATO per tentare di appianare la questione.
A Pristina si è registrato il grave episodio dell'uccisione di tre albanesi da parte del contingente britannico della KFOR.
I tre giovani albanesi stavano sparando all'impazzata probabilmente quale manifestazione di giubilo. La pericolosità di tale gesto ha però indotto i soldati britannici a reagire sparando per autodifesa. E' auspicabile comunque che l'incidente non incrini la fiducia della popolazione albanese nei confronti dei soldati della KFOR.
In Serbia intanto il Governo sembra intenzionato a riaprire un dialogo con l'opposizione e a ricucire lo strappo con il Montenegro. Il primo ministro jugoslavo Bulatovic ha iniziato delle consultazioni prospettando un coinvolgimento dell'opposizione in un futuro governo di coalizione. Il principale leader dell'opposizione, Vuk Draskovic, si è però affrettato a dichiarare che non assumerà incarichi pubblici in assenza di una reale riconciliazione fra Belgrado e Djukanovic. Da Podgorica l'apertura serba è comunque stata salutata positivamente, anche se il premier Vujanovic ha messo in guardia dai facili entusiasmi, sostenendo che prima di avviare un vero dialogo la Jugoslavia deve trasformarsi in una democrazia ed in uno stato di diritto.
Prosegue anche il ritorno a casa dei profughi dai Paesi confinanti. Secondo fonti dell'UNHCR, ormai il 75% degli sfollati che stazionavano in Albania, Montenegro e Macedonia sarebbe rimpatriato. Si presenta invece più complesso il rientro dei profughi che sono ospitati in Italia e in altri paesi occidentali, che premono per accelerare i tempi della partenza per timore di subire il saccheggio delle abitazioni in questa fase di transizione. Il rientro è ostacolato dalle difficoltà macedoni ad organizzare l'assistenza prima del definitivo rimpatrio in Kossovo. A seguito di pressioni effettuate sulle Autorità di Skopje, si sono ottenute assicurazioni che i primi rimpatri dalla base di Comiso potranno iniziare con ogni probabilità domani. Il rientro dei profughi ospitati in Germania, sempre con tappa intermedia in Macedonia, avverrà successivamente.
Strettamente collegata al rientro dei profughi è l'azione di ricostruzione e di amministrazione del territorio. Già da questa settimana dovrebbe iniziare il lavoro di Bernard Kouchner, il rappresentante speciale per il Kossovo nominato la settimana scorsa da Kofi Annan. Il francese sarà coadiuvato nelle sue funzioni dall'americano Jock Covey, suo vicario, che precedentemente aveva svolto funzioni di vice alto rappresentante a Sarajevo e assistente del Presidente Clinton per la realizzazione degli accordi di Dayton, dall'olandese Daan Everts, vice rappresentante speciale per l’Institution Building (precedentemente capo della presenza OSCE in Albania) e dal britannico Jolly Dixon, vice rappresentante speciale per la ricostruzione economica (su designazione dell'UE, precedentemente impegnato come direttore per gli affari economici e finanziari della Commissione).
Spetterà a Kouchner la nomina dei Political Advisory Councils, da istituire sul territorio del Kossovo scegliendone i membri fra la popolazione locale. Dovrà anche essere completato il lavoro di istituzione dell'amministrazione civile in Kossovo: attualmente operano nella provincia 431 unità di personale distaccato dalle Nazioni Unite, nonché 35 elementi di polizia cui seguiranno due scaglioni di 40 e 75 unità.

2. ULSTER – La marcia orangista.
Si è conclusa senza incidenti quest'anno la tradizionale marcia orangista di Drumcree. Sul piano politico, la situazione rimane invece tesa: in un articolo pubblicato dal Sunday Times, il premier Tony Blair ha fatto presente che gli unionisti si assumerebbero la responsabilità del fallimento del processo di pace se bocciassero la sua proposta di mediazione basata sulla scadenza del 15 luglio per l'ingresso del Sin Fein nel Governo in cambio del graduale disarmo dell'IRA entro il maggio 2000. Il leader degli unionisti Trimble ha però manifestato perplessità verso questo compromesso che viene ancora percepito come un cedimento ai "terroristi".

3. TURCHIA - Attentato sanguinario.
Un morto e sette feriti: è il bilancio di un attentato compiuto ieri sera a Istanbul per il quale le Autorità turche ritengono responsabile il PKK.

4. ITALIA – Cooperazione culturale con la Palestina
Una lunga serie di iniziative sono state discusse durante gli incontri che il Ministro Melandri ha avuto sabato a Gerusalemme con il collega palestinese Abed Rabbo e con il Ministro delle Antichità Abu Ayath: collaborazione nel settore dei musei, delle manifestazioni artistiche, del cinema, assistenza per l'istituzione del Ministero palestinese del Turismo e dell'Antichità, organizzazione di una mostra in Italia su Gerico.
Tutta la vasta cooperazione culturale dovrà poi essere coordinata tramite la stipula di un accordo quadro, di cui si è iniziato a discutere durante gli incontri del Ministro Melandri con i dirigenti palestinesi.

Giorni dell'Europa


31/07/1999
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