1. UNIONE EUROPEA - Le condizioni per la visita di Gheddafi a Bruxelles.
Il portavoce del Presidente Prodi, Levi, precisa la posizione della Commissione
circa l'invito esteso al leader libico per una sua visita a Bruxelles. "Ciò che ci
interessa e' fare compiere un passo in avanti alle relazioni tra l'UE e la Libia'', ha
detto Levi. ''E' questa volontà che sottintende l'invito ad una visita a Gheddafi ed e'
questa la condizione perché l'incontro avvenga. La prospettiva e' stata molto chiara fin
dall'inizio: ora stiamo lavorando per verificare se ci sono le condizioni''. Levi ha
ricordato quali sono le discriminanti perché la visita abbia luogo. ''La Libia deve
accettare senza condizioni e per iscritto l'acquis di Barcellona. Nella nota inviataci
all'inizio di gennaio - ha concluso Levi - la Libia afferma di accettare il processo di
Barcellona, ma poi dichiara di volere escludere Israele e le autorità della Palestina. E
questo per noi e' inaccettabile''.
2. FONDO SOCIALE EUROPEO - Ancora scarso l'utilizzo italiano
delle risorse. Italia ancora in ritardo nell'erogazione delle risorse del Fondo Sociale
Europeo: nel '98 le risorse comunitarie effettivamente utilizzate dalle Regioni erano il
64% di quelle stanziate dall'UE per il periodo 1994-99, contro il 100% dell'Olanda, il 94%
della Francia, l'88% dell'Austria, l'87% della Germania, l'85% della Spagna. Il Governo
alla vigilia della programmazione delle risorse del FSE per il periodo 2000-2006 intende
chiedere alcuni cambiamenti di rotta alla Commissione Europea, per rendere meno rigida
lassegnazione delle risorse. L'occasione sarà il vertice dei Ministri Europei del
Lavoro che si svolgerà a Lisbona il 23 e 24 aprile. E' quanto e' emerso dal convegno
''Fondo sociale europeo 2000-2006. Un'occasione per lo sviluppo'', organizzato da
Tecnostruttura (l'Agenzia di assistenza tecnica delle Regioni).
Negli interventi e' stato sottolineato come l'Italia abbia mostrato negli ultimi anni
un'ottima ripresa sul piano degli impegni finanziari, ma ancora accusi delle difficoltà
nella erogazione della spesa dei fondi per la promozione dello sviluppo e l'adeguamento
strutturale delle Regioni.
3. AUSTRIA - Ancora insieme Popolari e Socialdemocratici. Socialdemocratici e popolari hanno raggiunto ieri un'intesa per dare vita a un
nuovo governo in Austria, rinnovando così un patto di coalizione che li ha visti insieme
per tredici anni e che sembrava destinato a tramontare dopo le elezioni dell'autunno
scorso, che videro la sorprendente avanzata del Partito Liberale guidato dal leader Joerg
Haider, divenuto la seconda formazione austriaca in Parlamento davanti ai popolari e alle
spalle dei soli sociademocratici. Con l'accordo raggiunto dai due partiti moderati e
annunciato dai rispettivi leader, il premier Viktor Klima e il ministro degli Esteri
uscente Wolfgang Schuessel, Haider è destinato nonostante tutto a restare
all'opposizione. Perché l'esecutivo prenda effettivamente vita occorrerà tuttavia che si
raggiunga un compromesso sulla ripartizione dei mandati ministeriali.
L'accordo raggiunto da Klima e Schuessel (che aveva giurato di voler passare
all'opposizione) sembra essere anche un prodotto delle pressioni esercitate su di loro da
più parti, nel timore che si dovesse andare a elezioni ultra-anticipate: elezioni che
molti sondaggi hanno indicato sarebbero vinte da Haider, il quale in tal caso non potrebbe
più essere tenuto ai margini.
4. GRECIA - Dopo quasi trent'anni un ministro degli Esteri visita
la Turchia. Il Ministro degli Esteri greco Papandreou e' arrivato ieri ad Ankara per una
visita di quattro giorni: si tratta della prima visita ufficiale di un capo della
diplomazia di Atene in Turchia dal 1962. In un breve incontro allarrivo ad Ankara,
Papandreou ed il suo omologo turco Cem hanno affermato che la prima svolta nelle relazioni
greco-turche e' avvenuta nel maggio scorso (a seguito della nascita del governo di Bulent
Ecevit e della riconferma alla guida della diplomazia del ''moderato'' Cem), ma che i
rapporti sono ulteriormente migliorati dopo i terremoti che hanno colpito prima la Turchia
e poi la Grecia nell'estate scorsa.
Papandreou ha in programma oggi incontri con il Presidente Demirel e con il Primo Ministro
Ecevit. Con Cem, il Ministro degli Esteri greco dovrebbe firmare quattro accordi per la
cooperazione in materia ambientale, turistica, di protezione degli investimenti e di lotta
al terrorismo.
5. ITALIA - Le condizioni degli italiani in Slovenia e Croazia. Le principali questioni riguardanti le comunità italiane di Slovenia e Croazia
sono state al centro dell'incontro svoltosi alla Farnesina tra il Sottosegretario Ranieri
e i rappresentanti dell'Unione Italiana, organizzazione che raccoglie i cittadini sloveni
e croati di origine italiana.
6. RUSSIA - Il ministro Dini a colloquio con Putin. Il Ministro Dini incontrerà oggi a Mosca il collega Ivanov ed il Presidente
Putin, per colloqui incentrati sulle relazioni bilaterali (il loro rilancio con visite di
alto livello, la firma di nuovi accordi, la definizione dei grandi progetti economici) e
sulla gestione delle attuali situazioni di conflittualità internazionale e sulle
prospettive di rilancio della collaborazione tra la Russia e l'Occidente nelle varie sedi
multilaterali, a cominciare dalla NATO. Per quanto riguarda le relazioni bilaterali, dopo
la visita dell'On. Ministro a Mosca, avrà luogo all'inizio di febbraio quella del Vice
Primo Ministro Valentina Matvienko a Roma per definire i temi della prossima Commissione
Mista economica prevista orientativamente per metà aprile sempre a Roma.
Oggetto dei colloqui saranno anche i grandi progetti di collaborazione economica fra i due
Paesi. Da parte della FIAT si è confermato il pieno interesse a realizzare il progetto
per la produzione di vetture in Russia. Per quanto riguarda il gasdotto Blue Stream, cui
partecipa l'ENI, il quadro politico e legislativo sembrerebbe completato con l'accordo
russo-turco del dicembre scorso.
La discussione fra i due Ministri sarà anche focalizzata sulle tematiche multilaterali, e
verranno esplorate le possibilità di rilancio della collaborazione della Russia con OSCE,
UE, NATO e G8, anche alla luce degli sviluppi del conflitto in Cecenia. Per quanto
riguarda in particolare le relazioni della Russia con la NATO, sarà opportuno sfruttare
la visita a Mosca del Segretario Generale della NATO, prevista a metà febbraio (la data
esatta è ancora da stabilire), per definire un programma di graduale normalizzazione dei
rapporti.
Sui Balcani, da parte italiana si riconosce che la Russia svolge un ruolo importante per
la stabilizzazione democratica della regione, ivi inclusa la pacificazione del Kosovo e il
regolare svolgimento della fase di transizione sotto l'egida delle Nazioni Unite.
7. SLOVACCHIA - Incoraggiamento di Prodi per i negoziati con
l'Europa. Proseguono le visite del Presidente della Commissione nel secondo gruppo di
paesi candidati all'ingresso nell'UE: il Presidente Prodi, insieme al Commissario
responsabile per l'allargamento Verheugen, è oggi in Slovacchia, dove incontrerà fra gli
altri il Presidente Schuster, il Premier Dzurinda ed il Presidente del Parlamento Migas.
La visita ha l'obiettivo di incoraggiare il paese ad assumere ulteriori decisioni
politiche in vista del processo di adesione all'UE, in particolare nel campo delle riforme
economiche e nella costruzione delle sue capacita' amministrative. L'avanzamento dei
negoziati della Slovacchia con l'Unione dipenderà dagli effettivi risultati che saprà
cogliere nell'adozione e nell'attuazione della normativa comunitaria.