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Giorni dell'Europa

Mercoledì 19 gennaio 2000

1. UNIONE EUROPEA - La Presidenza in Siria per "capire" i negoziati con Israele.
La visita in Siria del Presidente di turno dell’UE, il Ministro degli Esteri Portoghese Gama, accompagnato dal responsabile PESC Solana e da Moratinos, ha costituito occasione per conoscere le impressioni siriane sull'andamento dei negoziati con Israele proprio in coincidenza con l'annuncio siriano del rinvio "sine die" del terzo "round" negoziale.
Continua intanto il dialogo sul binario palestinese, con la volontà delle parti di portare a termine le intese di Sharm El Sheikh.
Durante le prime due tornate negoziali israelo-siriane, da parte di Damasco si era insistito sulla necessità di riprendere il dialogo da dove si era interrotto nel 1995, mentre gli israeliani avrebbero richiesto la preventiva trattazione di delicate materia quali la sicurezza, le relazioni diplomatiche e l'accesso alle fonti idriche. Si è quindi finito per discutere di tutto il resto, dando l'impressione alla delegazione siriana - secondo quanto riferito dal Ministro Sharaa al Ministro Gama - di essersi impegnata in negoziati senza fine.
Di qui la decisione siriana di non prolungare la partecipazione ai colloqui negli Stati Uniti, anche se Damasco avrebbe fornito assicurazioni a Washington circa la disponibilità a tornare al tavolo delle trattative in presenza di un mutamento della posizioni israeliane. Il Governo siriano si aspetta in particolare un impegno di Tel Aviv riguardante il ritiro dal Golan, considerato da Damasco quale punto di prioritario interesse nazionale.
Intanto, sul binario palestinese, il premier Ehud Barak e il leader palestinese Yasser Arafat si sono incontrati convenendo sull'opportunità di accelerare l'attuazione degli accordi di Sharm El Sheikh, anche se potrebbe slittare il termine del 13 febbraio per l'approvazione di un accordo quadro sullo status definitivo dei territori palestinesi, che servirà da base per negoziare il trattato finale di pace. Il Sottosegretario israeliano Ramon ha ieri dichiarato che nonostante l'impegno delle parti a fare presto, l'accordo quadro potrebbe slittare di un paio di mesi.

2. UNIONE EUROPEA - Verifica dell'accordo con l'Egitto.
In occasione della visita al Cairo del Ministro degli Esteri portoghese Gama, accompagnato da Moratinos, si è discusso anche del processo di adesione dell’Egitto all'accordo di associazione dell'UE.
Su tale fronte non si registra alcuna significativa evoluzione della posizione egiziana, che rimane bloccata da una apparente saldatura di interessi fra l'anima liberista del Governo, impersonata dal Ministro dell'Economia, e i settori più conservatori del mondo economico.
Tali settori si ritengono penalizzati dall'accordo di associazione ed alimentano la psicosi sulla incapacità dell'economia egiziana di reggere alla concorrenza con l’Europa nel quadro di un processo di liberalizzazione degli scambi previsti dall'Accordo di associazione con l'UE. Questi timori sono condivisi anche dal Ministro dell'Economia Boutros Ghali, esponente della corrente maggiormente liberista all'interno della compagine governativa egiziana. Per tale sua impostazione, il Ministro Ghali, oltre a temere per gli effetti di breve periodo della liberalizzazione degli scambi con l'Europa sulla già "traballante" bilancia commerciale egiziana, ritiene che la creazione di una zona commerciale preferenziale nel bacino del Mediterraneo costituisca un ostacolo al libero commercio su scala mondiale patrocinato dall'OMC.
A fronte di queste posizioni negative o attendiste (nel caso del Ministro Ghali), rimane l'impostazione favorevole del Ministro degli Esteri Mussa, che evidenzia i vantaggi politici dell'adesione egiziana nonché, sul piano economico, le positive ricadute che potrebbero derivarne in termini di investimenti esteri e di stimolo a quel miglioramento qualitativo della produzione industriale che rimane la grande sfida dell'economia egiziana per i prossimi anni.

3. ITALIA - Possibili accordi militari con l'Arabia Saudita.
Il Ministro della Difesa Mattarella ha incontrato a Bologna il secondo Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa dell'Arabia Saudita, Principe Sultan Bin Adbulaziz Al Saud, in occasione dell'inaugurazione del centro interdipartimentale di scienze sull'Islam dell'Universita' di Bologna. Tale centro costituirà un importante strumento, negli auspici dei due Governi, per stimolare la conoscenza del mondo islamico in Italia e per favorire la comprensione fra popoli.
Al centro dei colloqui anche la possibilità di un ulteriore sviluppo della collaborazione tra le forze armate italiane e quelle dell'Arabia Saudita, nonché tra le rispettive industrie per la difesa.

4. ITALIA - Diecimila auto Fiat assemblate in Corea del Nord.
La Fiat ha firmato un accordo con la casa automobilistica nord-coreana Pyonghwa Motors per l'assemblaggio di 10.000 autovetture all'anno, prevalentemente "Tempra", in uno stabilimento a Nampo, area portuale della capitale Pyongyang. L'operazione, in cui da parte coreana si investiranno 300 milioni di dollari, prevede la realizzazione di una joint - venture con l'azienda pubblica nord-coreana Ryonbong di cui Pyonghwa Motors deterrà il 70%. Il progetto partirà nel 2001 per giungere all'assemblaggio di 100.000 auto previsto per il 2006.

5. ITALIA - Bilancia dei pagamenti a novembre: peggio di un anno prima.
Nel mese di novembre si è registrato un peggioramento, rispetto allo stesso mese del 1998, sia del saldo di bilancia dei pagamenti che dei movimenti di capitale. Il saldo globale è risultato negativo per 362 miliardi, a fronte di un avanzo di 2.219 nell'analogo mese dell'anno precedente (nei primi 11 mesi del 1999 l'attivo è risultato dimezzato rispetto all'anno precedente, passando da 36.022 miliardi a 18.201). Hanno contribuito a tale risultato i movimenti di capitale, andati in rosso a novembre per 114 miliardi a fronte di un minore disavanzo del 1998 (9 miliardi) e la diminuzione dell'attivo delle partite correnti, passato dai 4.690 miliardi del novembre 1998 ai 1.264 del 1999.
In particolare i dati sui movimenti di capitale evidenziano il consolidarsi della tendenza al deflusso di capitali italiani e alla contrazione degli afflussi dall'estero, le cui cause (economiche, finanziarie e fiscali) sono ben note.

6. LUSSEMBURGO - Discute con l'Italia il futuro istituzionale dell'Europa.
Il Ministro degli Esteri lussemburghese, Lydie Polfer, sarà oggi a Roma su invito del Ministro Dini, formulato poco dopo l’assunzione dell’incarico nel Governo del Lussemburgo (settembre 1999). La Signora Polfer è il leader del Partito Democratico lussemburghese (Liberale), che ha portato al Governo dopo 15 anni di opposizione con la vittoria nelle elezioni del giugno 1999.
I colloqui di oggi col Ministro Dini dovrebbero vertere sulle principali questioni comunitarie quali Conferenza Intergovernativa e riforme istituzionali dell’UE. Potrebbe anche venire sollevata la questione dei rifugiati provenienti dalla ex Jugoslavia, specie dal Montenegro, via Italia.
In tema di relazioni bilaterali, si potrebbe discutere dell'insegnamento della lingua italiana in Lussemburgo ed in particolare dell'inserimento dei corsi di italiano, da noi gestiti, nell’orario scolastico normale.

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19 gennaio 2000
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