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Giorni dell'Europa

Martedì 18 gennaio 2000

1. UNIONE EUROPEA - Tolto l'embargo all'Indonesia per gli armamenti.
L'Unione europea ha deciso di non rinnovare l'embargo sulle forniture di armamenti all'Indonesia imposto nel settembre scorso per un periodo di 4 mesi nel pieno della crisi di Timor Est. E’ quanto afferma una dichiarazione della presidenza di turno portoghese, prendendo atto degli ''storici cambiamenti'' avviati dal nuovo governo democraticamente eletto di Giakarta. I Quindici avvertono pero' che le esportazioni di armi dai paesi dell'UE verso l'Indonesia saranno governate da una stretta applicazione delle disposizioni del codice di condotta europeo e ''continuerà a seguire attentamente gli eventi'' nel paese.

2. GRAN BRETAGNA - D'accordo con l'Italia per la riforma istituzionale dell’Unione Europea.
Il sottosegretario Ranieri ha incontrato ieri alla Farnesina il suo omologo britannico, Keith Vaz, con il quale ha discusso le principali questioni europee alla luce delle decisioni del vertice europeo di Helsinki. Il Sottosegretario Ranieri ha sottolineato il ruolo cruciale che riveste la prossima Conferenza Intergovernativa nell'azione di riforma delle istituzioni comunitarie, presupposto indispensabile per ''governare un'Unione Europea allargata''. I due Sottosegretari hanno inoltre concordato, in vista del Consiglio Europeo di Lisbona, di concentrare i propri sforzi nell'elaborazione di politiche occupazionali comuni e nella ricerca di un accordo sul pacchetto fiscale.

3. ITALIA - Ribadita contraria all'accordo commerciale dell'Europa con il Sudafrica.
Il Ministro Dini ha incontrato ieri il Commissario UE Nielson, competente per il Sudafrica, per colloqui incentrati sul negoziato sui vini e le bevande alcoliche fra l'Unione Europea ed il Sud Africa. A fine dicembre, constatata l’assenza di una soluzione soddisfacente a tale negoziato soprattutto riguardo alla questione della protezione delle espressioni tradizionali tutelate dalla normativa comunitaria, si procedeva, da parte italiana, ad annunciare che non sussistevano i presupposti per la ratifica italiana dell’Accordo di Sviluppo, Commercio e Cooperazione firmato a Pretoria l’11 ottobre 1999 tra l’Unione Europea e i suoi Stati membri, da un lato, e la Repubblica del Sud Africa, dall’altro.
La Commissione ha finora contestato la nostra posizione sul punto di diritto, argomentando che l’applicazione provvisoria dell’Accordo, essendo stata concordata con la parte sud-africana sulla base di una decisione consensuale del Consiglio, può essere revocata o sospesa solo con altra decisione consensuale del Consiglio. Diverso è invece il parere del Servizio Giuridico del Consiglio che ritiene pienamente valida ed efficace la nostra presa di posizione.
In occasione dell’ultima riunione del Coreper, il 13 gennaio scorso, la Commissione si è per la prima volta impegnata a riprendere il negoziato con le autorità sud-africane per la definizione dell’Accordo sui vini e le bevande alcoliche, facendo valere con determinazione la nostra richiesta di una adeguata tutela della denominazione "grappa" nel quadro delle più generale protezione delle espressioni cosiddette tradizionali.
Da parte italiana si era anche contemporaneamente preso contatto con il Governo sudafricano per notificare la volontà di continuare a sviluppare le ottime relazioni bilaterali e di risolvere la questione della denominazione "grappa" sulla base di un compromesso soddisfacente.

4. ITALIA - Il sottosegretario Serri si consulta con gli Usa per la situazione Etiopia-Eritrea.
Il Sottosegretario Serri ha ricevuto ieri, nel quadro dei contatti avviati alla luce della nomina a rappresentante speciale della Presidenza dell'Unione Europea per il conflitto Etiopia - Eritrea, il Sottosegretario di Stato americano per l'Africa Susan Rice e l'inviato speciale del Presidente Clinton, Anthony Lake. L'incontro ha consentito di effettuare un ampio scambio di vedute sulla fase attuale delle trattative e sulle concrete possibilità di avviare il processo di pace, pur in presenza di persistenti rischi di ripresa del conflitto.
Dai colloqui è emersa un'ampia convergenza di vedute sulla situazione attuale e sul ruolo che gli Stati Uniti e l'Unione Europea intendono svolgere per la soluzione pacifica del conflitto, in appoggio alla mediazione che vede impegnata, mediante l'attuale presidenza algerina, l'Organizzazione per l'Unità Africana.

5. TURCHIA - Non esclusa l'abolizione della pena di morte.
Il ministro della giustizia turco Sami Turk ha affermato che il governo prenderà in esame, nel quadro della riforma del codice penale, l'eventuale abolizione della pena di morte tenendo conto degli standard internazionali e della specifica situazione del paese. Turk ha ricordato che Ankara non ha firmato il protocollo sull'abolizione della pena di morte della Convenzione europea sui diritti umani. ''Tale protocollo prevede la pena di morte solo in due casi: in tempi di guerra e quando c'è una minaccia di guerra'' ha detto Turk aggiungendo che un precedente governo aveva già esaminato la questione senza giungere ad una conclusione. Turk ha lasciato intendere che se la pena di morte sarà abolita ciò riguarderà anche Abdullah Ocalan.

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18 gennaio 2000
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