1. UNIONE EUROPEA - Tolto l'embargo all'Indonesia per gli armamenti.
L'Unione europea ha deciso di non rinnovare l'embargo sulle forniture di
armamenti all'Indonesia imposto nel settembre scorso per un periodo di 4 mesi nel pieno
della crisi di Timor Est. E quanto afferma una dichiarazione della presidenza di
turno portoghese, prendendo atto degli ''storici cambiamenti'' avviati dal nuovo governo
democraticamente eletto di Giakarta. I Quindici avvertono pero' che le esportazioni di
armi dai paesi dell'UE verso l'Indonesia saranno governate da una stretta applicazione
delle disposizioni del codice di condotta europeo e ''continuerà a seguire attentamente
gli eventi'' nel paese.
2. GRAN BRETAGNA - D'accordo con l'Italia per la riforma
istituzionale dellUnione Europea. Il sottosegretario Ranieri ha incontrato ieri alla Farnesina il suo omologo
britannico, Keith Vaz, con il quale ha discusso le principali questioni europee alla luce
delle decisioni del vertice europeo di Helsinki. Il Sottosegretario Ranieri ha
sottolineato il ruolo cruciale che riveste la prossima Conferenza Intergovernativa
nell'azione di riforma delle istituzioni comunitarie, presupposto indispensabile per
''governare un'Unione Europea allargata''. I due Sottosegretari hanno inoltre concordato,
in vista del Consiglio Europeo di Lisbona, di concentrare i propri sforzi
nell'elaborazione di politiche occupazionali comuni e nella ricerca di un accordo sul
pacchetto fiscale.
3. ITALIA - Ribadita contraria all'accordo commerciale
dell'Europa con il Sudafrica. Il Ministro Dini ha incontrato ieri il Commissario UE Nielson, competente per
il Sudafrica, per colloqui incentrati sul negoziato sui vini e le bevande alcoliche fra
l'Unione Europea ed il Sud Africa. A fine dicembre, constatata lassenza di una
soluzione soddisfacente a tale negoziato soprattutto riguardo alla questione della
protezione delle espressioni tradizionali tutelate dalla normativa comunitaria, si
procedeva, da parte italiana, ad annunciare che non sussistevano i presupposti per la
ratifica italiana dellAccordo di Sviluppo, Commercio e Cooperazione firmato a
Pretoria l11 ottobre 1999 tra lUnione Europea e i suoi Stati membri, da un
lato, e la Repubblica del Sud Africa, dallaltro.
La Commissione ha finora contestato la nostra posizione sul punto di diritto, argomentando
che lapplicazione provvisoria dellAccordo, essendo stata concordata con la
parte sud-africana sulla base di una decisione consensuale del Consiglio, può essere
revocata o sospesa solo con altra decisione consensuale del Consiglio. Diverso è invece
il parere del Servizio Giuridico del Consiglio che ritiene pienamente valida ed efficace
la nostra presa di posizione.
In occasione dellultima riunione del Coreper, il 13 gennaio scorso, la Commissione
si è per la prima volta impegnata a riprendere il negoziato con le autorità sud-africane
per la definizione dellAccordo sui vini e le bevande alcoliche, facendo valere con
determinazione la nostra richiesta di una adeguata tutela della denominazione
"grappa" nel quadro delle più generale protezione delle espressioni cosiddette
tradizionali.
Da parte italiana si era anche contemporaneamente preso contatto con il Governo
sudafricano per notificare la volontà di continuare a sviluppare le ottime relazioni
bilaterali e di risolvere la questione della denominazione "grappa" sulla base
di un compromesso soddisfacente.
4. ITALIA - Il sottosegretario Serri si consulta con gli Usa per
la situazione Etiopia-Eritrea. Il Sottosegretario Serri ha ricevuto ieri, nel quadro dei contatti avviati alla
luce della nomina a rappresentante speciale della Presidenza dell'Unione Europea per il
conflitto Etiopia - Eritrea, il Sottosegretario di Stato americano per l'Africa Susan Rice
e l'inviato speciale del Presidente Clinton, Anthony Lake. L'incontro ha consentito di
effettuare un ampio scambio di vedute sulla fase attuale delle trattative e sulle concrete
possibilità di avviare il processo di pace, pur in presenza di persistenti rischi di
ripresa del conflitto.
Dai colloqui è emersa un'ampia convergenza di vedute sulla situazione attuale e sul ruolo
che gli Stati Uniti e l'Unione Europea intendono svolgere per la soluzione pacifica del
conflitto, in appoggio alla mediazione che vede impegnata, mediante l'attuale presidenza
algerina, l'Organizzazione per l'Unità Africana.
5. TURCHIA - Non esclusa l'abolizione della pena di morte. Il ministro della giustizia turco Sami Turk ha affermato che il governo
prenderà in esame, nel quadro della riforma del codice penale, l'eventuale abolizione
della pena di morte tenendo conto degli standard internazionali e della specifica
situazione del paese. Turk ha ricordato che Ankara non ha firmato il protocollo
sull'abolizione della pena di morte della Convenzione europea sui diritti umani. ''Tale
protocollo prevede la pena di morte solo in due casi: in tempi di guerra e quando c'è una
minaccia di guerra'' ha detto Turk aggiungendo che un precedente governo aveva già
esaminato la questione senza giungere ad una conclusione. Turk ha lasciato intendere che
se la pena di morte sarà abolita ciò riguarderà anche Abdullah Ocalan.