1. UNIONE EUROPEA - La Commissione a Roma per verificare le direttive.
E' iniziata ieri alla Farnesina la annuale riunione con la Commissione per
l'esame congiunto dello stato del recepimento delle direttive comunitarie in Italia. La
delegazione della Commissione è guidata dal direttore Ciavarini Azzi, mentre da parte
italiana sono presenti rappresentanti delle amministrazioni interessate.
Sia da parte del Ministero che della Commissione sono stati evidenziati i progressi
registrati negli ultimi mesi dall'Italia, soprattutto nel settore del mercato interno,
testimoniati dalla diminuzione, rispetto agli anni passati, delle procedure d'infrazione
per mancato recepimento di direttive. Il rappresentante della Commissione ha tenuto a
esprimere la soddisfazione dell'esecutivo europeo per il miglioramento della situazione
relativa all'Italia, sottolineando come il numero delle direttive sotto osservazione si
sia notevolmente ridotto nel 1999.
2. ITALIA - Con la Tunisia per la stabilità del Mediterraneo. Il ministro Dini incontra oggi il Ministro Esteri Ben Yahia. Italia e Tunisia
si presentano con le carte in regola per svolgere un ruolo di punta per la stabilità nel
Mediterraneo occidentale che serva da stimolo ed esempio per lintera regione. Gli
ottimi rapporti fra i due Paese sono stati da ultimo enfatizzati dalla nel corso della
recente visita dellOn. Ministro a Tunisi, in occasione della quale è stata
introdotta una dimensione regionale al dialogo bilaterale. A tale fine, il ritorno agli
Affari Esteri di Ben Yahia costituisce una buona premessa per rafforzare il contributo
della Tunisia alla Carta per la Stabilità e la pace nel Mediterraneo in ambito
Euro-Mediterraneo.
Sul piano interno, la Tunisia sta compiendo indubbi sforzi per rafforzare i fondamenti
della democrazia e accrescere il pluralismo politico, sia riconoscendo il ruolo
costituzionale dei partiti che rafforzandone la presenza in seno alla Camera dei Deputati
e agli organismi rappresentativi locali. Come auspicato da una larga maggioranza di Paesi
dellUnione Europea, essa sta anche dedicando attenzione al tema del rispetto dei
diritti umani e alla necessità di diffonderne la cultura. In questo senso vanno le
modifiche alla legge elettorale che hanno consentito, a seguito delle recenti elezioni
politiche, la presenza in Parlamento di 34 deputati dell'opposizione (pari al 20% del
totale), sia la nomina di un Ministro per i Diritti Umani, nella persona dell'ex Ministro
dellUniversità Dali Jazi, noto per il suo approccio particolarmente liberale.
La visita si colloca alla vigilia di importanti appuntamenti con lUnione Europea
Consiglio di Associazione e apertura del negoziato in materia agricola che
la Tunisia affronta con determinazione costruttiva, non senza una qualche delusione. Essa
ritiene, infatti, che lUnione Europea stia attribuendo al Mediterraneo e alla
Tunisia in particolare - una priorità inferiore alle promesse ricevute.
Sul piano regionale, la Tunisia prosegue nella sua opera di rafforzamento dei legami
bilaterali con i partners dellarea e continua ad essere molto attiva sulle
principali questioni che investono la regione, segnatamente il rilancio dellUMA, il
Processo di pace in Medio Oriente, lIrak e la Libia.
La visita ha inoltre luogo allindomani dellingresso della Tunisia nel
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che il Governo intende capitalizzare nel mondo
arabo e nella regione africana, nonché con i suoi principali partners occidentali (Europa
e USA in particolare).
3. ROMANIA - Prodi a Bucarest per discutere di allargamento
dell'Unione. Il Presidente Prodi ha iniziato da Bucarest il giro di capitali dei sei Paesi
che aspirano ad entrare nell' Unione, ammessi dal vertice di Helsinki ai negoziati che
partiranno dal prossimo mese di febbraio. La visita del Presidente Prodi in Romania - che
si svolge a quasi un mese dal decimo anniversario della caduta del regime di Ceausescu -
è seguita con grande risalto dalla stampa romena, che interpreta e raccoglie le speranze
suscitate da un avvicinamento del Paese alla Unione Europea.
Se da parte della Romania si conta sulla Unione Europea per uscire da una situazione
economica e sociale i cui indicatori restano ancora lontani dai parametri dell' Unione (il
20% della popolazione, secondo dati della Commissione nazionale delle statistiche, vive
con un dollaro al giorno), da parte della UE si spera anche che con gli aiuti finanziari
accordati dai vari organismi europei ed internazionali si possano creare i presupposti per
una svolta nelle condizioni di vita del popolo rumeno. Per il 2000, la Commissione ha
previsto di portare a 600 milioni di euro (circa 12 miliardi di lire) l' assistenza
finanziaria non rimborsabile destinata a Bucarest.
Il viaggio del Presidente Prodi continuerà oggi con una visita a Sofia e quindi con una
tappa a Zagabria.
4. SERBIA - Strategia comune degli oppositori di Milosevic. Nella riunione dei principali movimenti di opposizione a Milosevic è stata
concordata una strategia comune, basata su di un compromesso fra le varie
"anime" dell'opposizione, e una serie di comuni richieste alla comunità
internazionale. I partiti riuniti (mancava il leader del partito democratico Djindjic e il
presidente dell'alleanza civica Svilanovic) sono stati capaci di superare alcune delle
divergenze che avevano in passato impedito di raggiungere una strategia comune. In
particolare, sono cadute le pregiudiziali sulle dimissioni di Milosevic e sull'opzione
della lotta parlamentare. In positivo, i leaders dell'opposizione hanno ribadito la
richiesta di elezioni anticipate a tutti i livelli entro la fine di aprile,
preannunciando, a sostegno di tale richiesta, l'indizione di manifestazioni unitarie di
protesta durante il prossimo mese di marzo.
Rivolgendosi all'estero, i rappresentanti dell'opposizione hanno concordato sul testo di
una lettera da inviare ai Ministri degli Esteri di Stati Uniti, Russia, Cina eStati membri
dellUnione Europea in cui si chiede l'abolizione o sospensione delle sanzioni che
colpiscono la popolazione e l'invio di aiuti umanitarie per le fasce più bisognose.
Nel complesso la recente riunione ha consentito di ridare fiato alle opposizioni dopo le
sterili proteste di piazza degli ultimi mesi, consentendo anche di raggiungere alcune
posizioni comuni che potrebbero sfociare in un'azione più incisiva nel corso delle
prossime settimane.
5. TURCHIA - Il peso politico della sospensione delle condanna
per Ocalan. La decisione del Governo turco di sospendere l'iter della condanna a morte del
leader curdo Ocalan testimonia della prevalenza, all'interno dell'esecutivo, della linea
del buon senso sostenuta dal Presidente Demirel e dal Primo Ministro Ecevit, nonché
dall'ex primo ministro Yilmaz. Il comunicato emesso ieri dai leader della maggioranza
specifica anche che la Corte europea non potrà in ogni caso modificare la decisione dei
tribunali turchi. Questa precisazione è stata con ogni probabilità frutto delle
pressioni dei nazionalisti.
Ora gli sviluppi della vicenda dipendono soprattutto dal comportamento del PKK e dalla
volontà di cessare ogni ogni attività militare (ancora nei giorni scorsi si è
verificata l'uccisione di sei militari turchi) pena la revoca della decisione presa e la
trasmissione del "dossier" sulla condanna a morte al Parlamento. Al Governo
spetterà invece di avviare concretamente a soluzione la questione curda, confermando i
recenti segnali di esistenza di una volontà politica in tal senso.
Positivi i commenti dall'estero sulla decisione del Governo, che asseconda le favorevoli
tendenze in atto nella società turca, anche in senso di avvicinamento all'Europa.
Generalemente positivi anche i commenti della stampa turca, che interpreta la decisione
del Governo come un segno di forza (e non già di debolezza), nonché di maturità del
Paese.