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Giorni dell'Europa

Giovedì 13 gennaio 2000

1. AUSTRIA - Verso un'area di sicurezza democratica in Europa orientale.
Il Presidente austriaco Klestil accentua la ''vocazione europea'' ed il ruolo strategico dell’Austria per la creazione di una ''area di sicurezza democratica'' in Europa orientale, nell'evidente duplice ottica della presidenza austriaca dell'OSCE e del ''sostegno'' ad una soluzione della crisi di governo che escluda la destra di Haider. Secondo Klestil il contributo della presidenza austriaca dell'OSCE alla stabilizzazione dell’Europa sud-orientale e delle regioni caucasiche e centro-asiatiche comporterà inevitabilmente una decisa azione di Vienna nell'ambito dell'Unione Europea per promuoverne un elevato profilo politico verso l'est. In questo quadro Klestil ha rivendicato la potenziale ''centralità'' dell’Austria, ''per la sua storia e la sua localizzazione nel cuore del continente'', come ponte tra l'UE e l'OSCE, ma soprattutto tra l’Europa centrale e quella orientale. Klestil si e' riferito in tale contesto agli incontri dei Presidenti centro-europei, il prossimo dei quali avrà luogo quest'anno in Ungheria.
Il pieno assenso austriaco alle recenti decisioni del vertice di Helsinki sull'allargamento dell'Unione, come anche l'adesione di Vienna alla partnership dell'UE con la Russia e l'Ucraina, rientrano pienamente, a suo avviso, in questa stessa prospettiva. Una sottolineatura ancora più chiara dell'impegno europeistico dell’Austria è stata fatta da Klestil nel rilevare che Vienna e l'Unione Europea sono pronte ''ad assumere sempre maggiori responsabilità'' nel settore della politica comune di sicurezza e di difesa.

2. GERMANIA - Accordo con l'Italia sulla difesa europea.
Il Ministro della Difesa tedesco Scharping ha incontrato ieri alla Farnesina il Ministro Dini. I due Ministri hanno rilevato l’opportunità di intensificare gli sforzi per la stabilizzazione delle repubbliche ex jugoslave negli attuali confini, con riguardo al rafforzamento dell'opposizione serba, alla promozione della democrazia, alle misure economiche umanitarie, alla lotta contro i traffici clandestini ed al rafforzamento della sicurezza, anche attraverso lo sviluppo e la riattivazione del Patto di Stabilita' per i Balcani.
In tema di difesa europea, si è precisata la necessita' di definire gli obiettivi comuni di carattere militare indicati a Helsinki, sia nell'ambito dell'Unione Europea sia utilizzando, per aspetti specifici, l'esperienza della UEO.
Sia da parte italiana che da parte tedesca si e' tenuto a sottolineare che le capacita' militari europee vanno sviluppate in maniera complementare e non concorrente con la NATO, sviluppando il dialogo fra l'Alleanza Atlantica e le strutture "ad hoc" civili e militari che si stanno formando nell'ambito dell'Unione Europea. Anche prendendo spunto dalla situazione nei Balcani, da parte italiana e' stata rilevata l’opportunità di continuare a rafforzare il fianco sud dell'Alleanza, elaborando al riguardo - come evocato anche da parte tedesca - una strategia complessiva in collaborazione tra l'altro con l'azione dell'UE e degli altri organismi internazionali.

3. ITALIA - Un consorzio italiano fornirà l'acqua alla popolazione di Lima.
Un consorzio italiano formato dalle imprese Acea, Impregilo, Fisia Italimpianti, Castalia e Cosapi si e' aggiudicato la concessione per 25 anni del progetto Chillon, che prevede la fornitura di acqua potabile a circa due milioni di persone che risiedono nella zona nord di Lima. Il progetto prevede la costruzione di un impianto per il trattamento dell'acqua e richiederà un investimento di 80 milioni di dollari nei primi due anni. I lavori cominceranno tra cinque mesi.

4. TURCHIA - Decisa la sospensione dell'esecuzione di Ocalan.
Il Governo turco ha deciso di sospendere l’esecuzione di Abdullah Ocalan, aderendo alla richiesta della Corte Europea per i diritti dell’uomo. Il Premier turco Ecevit ha pero' avvertito che non si tratta di "una sospensione a tempo indeterminato", mettendo in guardia contro una eventuale ripresa delle attività terroristiche da parte del PKK che ha dichiarato una tregua nell'agosto scorso. "Se l'organizzazione dei ribelli o i loro sostenitori dovessero tentare di usare questo periodo contro i più alti interessi dello stato, allora la revoca sarebbe annullata e immediatamente ripresa la procedura per l'esecuzione".

Giorni dell'Europa


13 gennaio 2000
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