1. GERMANIA - Volgono al meglio gli indicatori economici.
L'anno si chiude per la Germania con una crescita del PIL limitata all'1,3%
(secondo le ultime stime) ed una disoccupazione sempre attestata sul 10%.
L'azione del Governo, dopo le incertezze iniziali dovute anche alla presenza nella
compagine governativa del "neokeynesiano" Lafontaine, ha cercato di coniugare
l'obiettivo della giustizia sociale con la tutela degli interessi delle imprese.
La necessità di coprire un sostanzioso "buco di bilancio", tale da mettere in
discussione il rispetto degli obiettivi contenuti nel Patto di Stabilità, ha inizialmente
indotto il Governo a varare misure di consolidamento delle finanze pubbliche.
Successivamente l'esecutivo ha presentato un documento di riforma fiscale, attualmente
all'esame del Parlamento, che prevede una diminuzione della pressione fiscale quale
strumento per riassorbire la disoccupazione. Secondo il Ministro delle Finanze Eichel,
tali misure non comprometteranno l'obiettivo del Governo di raggiungere nel 2006 il
pareggio di bilancio, grazie anche ai tagli alla spesa già deliberati.
Nel frattempo gli indicatori della fiducia si sono volti al meglio, e le previsioni per il
prossimo anno indicano una possibile crescita del 2,7%, doppia rispetto a quella del 1999.
Anche il deprezzamento dell'Euro non sembra aver inciso più di tanto sugli
"umori" degli operatori, mentre il sistema industriale ne ha tratto indubbio
profitto in termini di incentivazione alle fusioni ed alle acquisizioni in Europa (nel
settore chimico la Hoechst si è fusa con la francese Rhone Poullenc, nel settore delle
telecomunicazione la Mannesmann ha acquisito l'italiana Omnitel e l'inglese Orange, nel
settore aeronautico la Dasa si è fusa con la francese Aerospatiale, mentre nel settore
dell'energia è stata realizzata la fusione tutta tedesca fra Viag e Veba).
2. PORTOGALLO - Dopo 25 anni riprendono le relazioni diplomatiche
con l'Indonesia. Dopo quasi venticinque anni Lisbona e Giakarta chiudono anche formalmente la
crisi scoppiata con l'invasione indonesiana di Timor orientale nel 1975: il Ministro degli
Esteri Gama ha annunciato la ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. L'atto
formale è stato siglato a New York dai Rappresentanti Permanenti dei due paesi alle
Nazioni Unite.