1. UNIONE EUROPEA - Le priorità della Presidenza portoghese.
Il Ministro degli Esteri Gama ha illustrato in Parlamento le priorità della
Presidenza portoghese dell'Unione Europea (primo semestre 2000). In tema di allargamento,
il lavoro si incentrerà sulla prosecuzione dei negoziati col primo gruppo di candidati
all'adesione e sull'apertura di quelli coi Paesi del secondo gruppo, oltre al dialogo
politico con la Turchia. In materia di riforme istituzionali, si aprirà a febbraio la
Conferenza intergovernativa, in vista della quale sarà necessario un lavoro preliminare
di coordinamento con le capitali per definire importanti questioni quali la composizione
della CIG e il collegamento col Parlamento europeo. Si dovrà anche lavorare al
rafforzamento della PESC ed alla messa in cantiere delle strutture interinali della difesa
europea.
In campo economico, la priorità sarà data allo sviluppo della competitività europea
tramite un rinnovato sforzo per l'istruzione e la ricerca scientifica e tecnologica.
2. ITALIA - Il ministero degli Esteri indonesiano incontra
Mattarella. E' iniziata ieri la visita in Italia del Ministro degli Esteri indonesiano
Shihab, che è stato ricevuto dal Vice Presidente del Consiglio Mattarella. Oggi è
previsto l'incontro col Ministro Dini. Oggetto dei colloqui sono stati gli sviluppi
politici in Indonesia, la transizione democratica e le prospettive del nuovo governo,
nonché le relazioni bilaterali ed il loro auspicabile potenziamento in tutti i settori.
E' stata anche discussa la situazione a Timor Est, alla luce degli ultimi sviluppi con
particolare riferimento al rientro dei profughi nell'isola e al consolidamento delle
relazioni dell'Indonesia con la futura dirigenza del nuovo stato (di recente è stata
effettuata una visita a Jakarta di Xanana Gusmao e Ramos Horta). Il Vice Presidente del
Consiglio ha ricordato la presenza ed il ruolo dei militari italiani della forza di pace
internazionale dellOnu a Timor Est, nonché il loro contributo essenziale per il
ristabilimento della convivenza civile e per la ricostruzione del nuovo Stato, auspicando
il disarmo delle milizie e un rapido rientro delle migliaia di rifugiati timoresi ancora
presenti nei campi profughi di Timor Est.
Per quanto riguarda le relazioni bilaterali, si è preso atto dei recenti positivi
sviluppi in vari settori ed in particolare in quello economico - commerciale, come
dimostrato dalla prossima apertura della camera di commercio italo-indonesiana e dalle
intese nel settore delle piccole e medie imprese. In campo culturale assumono particolare
rilievo gli accordi interuniversitari siglati nel luglio scorso e l'imminente
inaugurazione dell'Istituto Italiano di Cultura a Jakarta.
3. RUSSIA - Contrarietà alla revisione del trattato sui missili. Soprattutto a causa del clima elettorale (domenica si terranno le elezioni
politiche), il dibattito interno russo sugli equilibri strategici con gli Stati Uniti si
è ultimamente caratterizzato per l'inasprimento delle posizioni contrarie ad una
revisione del trattato ABM (Anti Balistic Missile), come richiesto da Washington.
La volontà di difesa di quelli che vengono percepiti come interessi strategici russi
accomuna sia il potere legislativo (la Duma si è nuovamente rifiutata di mettere
all'ordine del giorno la ratifica del trattato Start II) che l'esecutivo. Il Ministro
degli esteri russo si sta infatti muovendo su vari fronti (anche in ambito di Nazioni
Unite) per scongiurare una modifica dell'ABM, che viene percepita come il tentativo
americano di alterare a proprio favore gli equilibri strategici (tramite l'eliminazione
del rischio missilistico sul proprio territorio) al fine di imporre una conduzione
unilaterale delle relazioni internazionali.
Oltre a tale azione "preventiva" - si sottolinea a Mosca - la Russia si sta
attrezzando per fornire un'eventuale risposta in termini militari, come dimostrato dal
recente sviluppo di un missile capace - secondo fonti russe - di aggirare i sistemi
anti-missilistici come quello statunitense.
Questa riaffermata confidenza nelle capacità militari russe, ribadita più volte anche
sui mezzi di informazione da parte di alti esponenti politici e militari, oltre a
rientrare nel sopracitato clima pre-elettorale, fa parte del ritrovato clima di orgoglio
nazionale subentrato col Governo Putin e riflesso nelle vicende della Cecenia. Esso
peraltro si scontra con le realtà economiche del paese che non consentirebbero
consistenti aumenti di spesa pubblica.