1. UNIONE EUROPEA - Meno timori negli Usa per la Difesa europea.
Il Pentagono considera positivamente il risultato di compromesso raggiunto
dalla recente riunione di Bruxelles dei Ministri della Difesa. Ma soprattutto il positivo
riorientamento dimostrato dalla dichiarazione franco-britannica, induce
lAmministrazione americana a considerare con maggiore fiducia la prospettiva di
Helsinki, soprattutto se la ventilata apertura alla Turchia consentirà di ''aprire un
tavolo'' ove i sei alleati europei non UE potranno meglio esporre le proprie tesi. Sui
rapporti UE-NATO, da parte americana si auspica che da Helsinki possa emergere, se non una
presa di posizione formale ed articolata del Consiglio circa tempi e modalità per il
raggiungimento delle relative intese, almeno un chiaro orientamento circa il tipo di
soluzione che si intende proporre e il termine che lUnione intende fissarsi per
dotarsi delle necessarie strutture.
Circa l'esigenza di identificare rapidamente i meccanismi UE che si sostituiranno a quelli
UEO, il Pentagono ribadisce lauspicio che siffatti meccanismi siano per quanto
possibile simili, onde ridurre i tempi di uneventuale vacanza e soprattutto
accelerare i tempi di congiunzione fra i medesimi.
2. CROAZIA - Fissate le elezioni politiche. La lunga e grave malattia del presidente Tudjman ha indotto la maggioranza ad
emendare la costituzione per creare la figura del Presidente "facente funzioni",
mentre l'opposizione appare indecisa sulle mosse da compiere. Le remote possibilità di
ripresa dalla malattia del Presidente Tudjman hanno comunque impresso un'accelerazione
alla vita politica del paese: oltre alla nomina del sopracitato Presidente "facente
funzioni", è stato deciso che il 3 gennaio si terranno le elezioni politiche.
La fissazione di tale data ha sollevato qualche perplessità a causa dello scarso tempo
disponibile per la campagna elettorale. In tale situazione appare infatti favorito il
partito di Governo, che controlla la televisione. Le opposizioni non hanno però alzato il
tono della polemica, anche in considerazione del perdurante seguito maggioritario che i
sondaggi di opinione attribuiscono loro.
E' quindi difficile prevedere l'esito delle prossime elezioni. Se infatti, da una parte,
la maggioranza potrebbe essere favorita dall'onda emotiva generata dall'eventuale decesso
del presidente Tudjman e da considerazioni legate alla congiuntura economica tutto sommato
abbastanza favorevole (in rapporto a quella degli altri Paesi della ex Jugoslavia,
Slovenia esclusa), le opposizioni, dall'altra, beneficeranno del malcontento causato dalla
gestione interna e dalla contrapposizione con la comunità internazionale voluta
dall'attuale maggioranza.
3. ITALIA - Accordo con gli Stati Uniti sul trasporto aereo. Il Ministro dei Trasporti, Treu, ha firmato col suo omologo statunitense Slater
il protocollo emendativo dell'accordo bilaterale in materia di trasporto aereo, noto come
accordo "Open Skies".
Alla conclusione del lungo iter di finalizzazione dell'accordo parafato nel novembre 1998
si è giunti tramite un gentlemens agreement tra il Ministero dei Trasporti e
il "Department of Transportation", l'Autorità competente per gli Stati Uniti,
che permette alle compagnie dei due paesi di dare immediata esecuzione alla
liberalizzazione del trasporto aereo fra Italia e Stati Uniti. In virtù di tale accordo
qualunque compagnia dei due Paesi potrà effettuare collegamenti tra qualsiasi località
italiana o americana, senza il preventivo accordo fra i due Governi, come precedentemente
necessario. A beneficiarne saranno in principal modo il sistema aeroportuale romano ed il
bacino d'utenza di quelle aree settentrionali del Paese che maggiormente avvertivano la
necessità di collegamenti diretti senza lo scalo nel hub di Malpensa o del Centro
Europa.
La firma dell'accordo è stata resa possibile, fra l'altro, dalla concessione
dell'immunità antitrust da parte del Dipartimento dei Trasporti statunitense
all'alleanza commerciale Alitalia-KLM-Northwest, che permette ad Alitalia di inserirsi in
maniera sempre più radicata in una alleanza, quella tra KLM e Northwest, ben posizionata
nella gara per il controllo delle redditive rotte transatlantiche.