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Giorni dell'Europa

Venerdì 10 dicembre 1999

1. UNIONE EUROPEA - Meno timori negli Usa per la Difesa europea.
Il Pentagono considera positivamente il risultato di compromesso raggiunto dalla recente riunione di Bruxelles dei Ministri della Difesa. Ma soprattutto il positivo riorientamento dimostrato dalla dichiarazione franco-britannica, induce l’Amministrazione americana a considerare con maggiore fiducia la prospettiva di Helsinki, soprattutto se la ventilata apertura alla Turchia consentirà di ''aprire un tavolo'' ove i sei alleati europei non UE potranno meglio esporre le proprie tesi. Sui rapporti UE-NATO, da parte americana si auspica che da Helsinki possa emergere, se non una presa di posizione formale ed articolata del Consiglio circa tempi e modalità per il raggiungimento delle relative intese, almeno un chiaro orientamento circa il tipo di soluzione che si intende proporre e il termine che l’Unione intende fissarsi per dotarsi delle necessarie strutture.
Circa l'esigenza di identificare rapidamente i meccanismi UE che si sostituiranno a quelli UEO, il Pentagono ribadisce l’auspicio che siffatti meccanismi siano per quanto possibile simili, onde ridurre i tempi di un’eventuale vacanza e soprattutto accelerare i tempi di congiunzione fra i medesimi.

2. CROAZIA - Fissate le elezioni politiche.
La lunga e grave malattia del presidente Tudjman ha indotto la maggioranza ad emendare la costituzione per creare la figura del Presidente "facente funzioni", mentre l'opposizione appare indecisa sulle mosse da compiere. Le remote possibilità di ripresa dalla malattia del Presidente Tudjman hanno comunque impresso un'accelerazione alla vita politica del paese: oltre alla nomina del sopracitato Presidente "facente funzioni", è stato deciso che il 3 gennaio si terranno le elezioni politiche.
La fissazione di tale data ha sollevato qualche perplessità a causa dello scarso tempo disponibile per la campagna elettorale. In tale situazione appare infatti favorito il partito di Governo, che controlla la televisione. Le opposizioni non hanno però alzato il tono della polemica, anche in considerazione del perdurante seguito maggioritario che i sondaggi di opinione attribuiscono loro.
E' quindi difficile prevedere l'esito delle prossime elezioni. Se infatti, da una parte, la maggioranza potrebbe essere favorita dall'onda emotiva generata dall'eventuale decesso del presidente Tudjman e da considerazioni legate alla congiuntura economica tutto sommato abbastanza favorevole (in rapporto a quella degli altri Paesi della ex Jugoslavia, Slovenia esclusa), le opposizioni, dall'altra, beneficeranno del malcontento causato dalla gestione interna e dalla contrapposizione con la comunità internazionale voluta dall'attuale maggioranza.

3. ITALIA - Accordo con gli Stati Uniti sul trasporto aereo.
Il Ministro dei Trasporti, Treu, ha firmato col suo omologo statunitense Slater il protocollo emendativo dell'accordo bilaterale in materia di trasporto aereo, noto come accordo "Open Skies".
Alla conclusione del lungo iter di finalizzazione dell'accordo parafato nel novembre 1998 si è giunti tramite un gentlemen’s agreement tra il Ministero dei Trasporti e il "Department of Transportation", l'Autorità competente per gli Stati Uniti, che permette alle compagnie dei due paesi di dare immediata esecuzione alla liberalizzazione del trasporto aereo fra Italia e Stati Uniti. In virtù di tale accordo qualunque compagnia dei due Paesi potrà effettuare collegamenti tra qualsiasi località italiana o americana, senza il preventivo accordo fra i due Governi, come precedentemente necessario. A beneficiarne saranno in principal modo il sistema aeroportuale romano ed il bacino d'utenza di quelle aree settentrionali del Paese che maggiormente avvertivano la necessità di collegamenti diretti senza lo scalo nel hub di Malpensa o del Centro Europa.
La firma dell'accordo è stata resa possibile, fra l'altro, dalla concessione dell'immunità antitrust da parte del Dipartimento dei Trasporti statunitense all'alleanza commerciale Alitalia-KLM-Northwest, che permette ad Alitalia di inserirsi in maniera sempre più radicata in una alleanza, quella tra KLM e Northwest, ben posizionata nella gara per il controllo delle redditive rotte transatlantiche.

Giorni dell'Europa


10   dicembre 1999
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