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Giorni dell'Europa

Giovedì 9 dicembre 1999

1. UNIONE EUROPEA - L'agenda del Consiglio di Helsinki.
Inizia domani il Consiglio Europeo di Helsinki che chiude il semestre di Presidenza finlandese. Attese per la strategia sull'allargamento.
I colloqui dell'importante assise - a conclusione del primo semestre di Presidenza della Finlandia, paese entrato nell'Unione nel 1995 - ruoteranno essenzialmente attorno tre temi principali:
· il futuro allargamento dell'Unione, con la fissazione della nuova strategia che, determinando le scadenze, le condizioni e le modalità da applicare, dovrebbe consentire entro pochi anni l'ingresso di tredici nuovi Stati membri;
· la convocazione di una nuova Conferenza intergovernativa, presumibilmente a Parigi, che dovrebbe determinare l'avvio di una nuova fase di riforme istituzionali e disegnare le modalità di funzionamento della Comunità del futuro, l'Unione a ventotto stati;
· la ricerca di un accordo sulla fissazione di obiettivi e modalità di gestione di una politica comune europea nel campo della sicurezza e della difesa.
Oltre a questi temi, che per la loro rilevanza costituiranno la parte qualificante dell'esercizio, i Capi di Stato e di Governo dei Quindici che si riuniranno nella capitale finlandese esamineranno anche questioni connesse con la crescita economica e l'occupazione, con il problema della tutela dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile e con il pacchetto fiscale.
Nel corso della pranzo la sera del 10 dicembre, all'attenzione dei vertici governativi dei Quindici saranno altresì portate la situazione in Russia e la crisi cecena, la situazione nei Balcani Occidentali ed il Patto della Stabilità per l'Europa Sud-Orientale; i Ministri degli Esteri, nella stessa occasione, dovrebbero discutere del processo di pace in Medio Oriente, dei rapporti con le forze dell'opposizione democratica in Serbia e delle prossime strategie comuni.

2. ITALIA - La visita del segretario della Nato.
In corso la visita a Roma del nuovo Segretario Generale della NATO, Lord Robertson. Dopo i colloqui ieri alla Farnesina con il Ministro Dini, oggi gli incontri con il Presidente Ciampi ed il Presidente del Consiglio D'Alema.

3. RUSSIA - Eltsin per la quarta volta il Cina.
Iniziata oggi la quarta visita del Presidente Eltsin in Cina. Crisi cecena, sviluppo degli scambi commerciali e intese sui territori di confine al centro dei colloqui. Il Presidente russo è arrivato a Pechino per un vertice informale di due giorni, da tempo previsto, ma che è stato in forse fino all'ultimo per le condizioni di salute di Eltsin e per l'evoluzione della crisi cecena. Il "bollettino medico" continua ad essere precario, ma con un'improvvisa accelerazione questi avrebbe deciso di recarsi comunque in Cina, probabilmente per rimarcare ancora più solennemente il sostanziale appoggio che da Pechino è già giunto alla Russia sulla questione cecena ("piena comprensione e appoggio" del governo cinese per la lotta contro "il terrorismo cinese") ed inviare un messaggio all'Occidente per dimostrare che nella crisi caucasica Mosca non è isolata a livello internazionale.
Il Capo dello Stato russo, nel corso delle sue ventisei ore di presenza sul territorio cinese, dovrebbe incontrare il suo omologo cinese, Jang Zemin, a più riprese nonché il Primo Ministro Zhu Rongji ed il Presidente del Parlamento Li Peng. Eltsin dovrebbe anche assistere alla firma di un accordo per lo sfruttamento congiunto delle isole sui fiumi di confine.
L'attuale stato dei rapporti tra Mosca e Pechino va comunque oltre la semplice convergenza sulla questione cecena, ed appare ormai improntato, secondo fonti ufficiali russe, ad una vera e propria partnership strategica che, dopo le prime aperture di Gorbaciov, si è consolidata nel corso degli anni di gestione del potere da parte di Eltsin. Gli incontri tra i vertici politici dei due paesi avvengono ormai, in base ad un preciso accordo, a scadenza annuale (nel 1998 è stato Jang Zemin a recarsi i Russia e l'anno precedente vi fu uno scambio di visite dei Presidenti), e soltanto la crisi economica russa avrebbe finora frenato il pieno sviluppo degli scambi commerciali. Ma è sul piano della politica internazionale che negli ultimi mesi si è registrata una decisa convergenza tra le posizioni russe e quelle cinese, a cominciare dalla crisi del Kossovo per finire, appunto, a quella cecena.

Giorni dell'Europa


9 dicembre 1999
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