1. UNIONE EUROPEA - Timor Est spera in "relazioni speciali".
Missione a Giakarta dei leaders timorensi indipendentisti Xanana Gusmao
e Ramos Horta e colloqui con il Presidente Wahid e numerosi ministri indonesiani. Le
possibili scelte internazionali del futuro stato.
Nel corso della loro permanenza nella capitale indonesiana, Gusmao e Horta hanno
incontrato il Capo dello Stato Wahid, i Presidenti del Parlamento e numerosi ministri, fra
i quali anche il generale Wiranto. Il clima dei colloqui sarebbe stato generalmente
amichevole e sembrerebbe prevalere la volontà di avviare fruttuose e collaborative
relazioni una volta completato il processo di indipendenza dell'ex colonia portoghese.
Contemporaneamente alla presenza a Giakarta dei leaders timorensi, la Commissione
indonesiana per i diritti umani ha reso pubblico un rapporto nel quale si sostiene che la
responsabilità delle stragi a Timor Est dopo il referendum dello scorso agosto va
attribuita non soltanto ai miliziani, ma anche ad elementi delle forze armate indonesiane
in combutta con i primi. Anche per questo, nel corso del colloquio con Wiranto, Xanana
Gusmao avrebbe sottolineato l'esigenza di porre fine a qualsiasi tipo di assistenza, anche
indiretta, nei confronti di quei miliziani che ancora si aggirerebbero tra i campi
profughi di Timor Occidentale.
Per quanto riguarda il futuro dell'ex ventisettesima provincia indonesiana, Gusmao ha
dichiarato che il periodo di preparazione effettiva all'indipendenza è ormai avviato ed
immane sarebbe l'opera di ricostruzione da fare. In questo senso le relazioni con Giakarta
ed il nuovo governo democratico dell'Indonesia saranno decisive per lo sviluppo del nuovo
stato ed ogni sforzo dovrà essere effettuato per una cooperazione bilaterale in ogni
settore. Sui futuri rapporti internazionali è stato osservato che spetterà al futuro
governo che si insedierà a Dili decidere sugli orientamenti di fondo, in particolare se
converrà chiedere o meno l'adesione all'ASEAN. In proposito diversi stati della regione
spingono in tal senso, tra i quali in particolare Singapore e le Filippine: con la nascita
di Timor Orientale Manila vede infatti arrivare alla ribalta della regione un nuovo stato
a netta maggioranza cattolica con il quale, per ovvi motivi di comunanza religiosa,
intende mantenere strettissimi rapporti. Nel corso del corrente mese Gusmao dovrebbe
inoltre recarsi in Cina, su invito del governo di Pechino, ma non ha comunque escluso lo
sviluppo di relazioni commerciali con Taiwan.
L'auspicio dei leaders timorensi, infine, è che possano essere mantenute relazioni
speciali tra Dili ed i Paesi dell'Unione Europea.