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Giorni dell'Europa

Martedì 30 novembre 1999

1. UNIONE EUROPEA - A Seattle discutiamo di tutto.
Si apre oggi a Seattle la Terza Conferenza Ministeriale OMC, che durerà fino al prossimo 3 dicembre, con il compito di definire l'ordine del giorno e inaugurare il nuovo ciclo di negoziati sul commercio internazionale, comunemente denominato Millenium Round. La nuova tornata negoziale ha l'obiettivo di proseguire il processo di liberalizzazione del commercio mondiale intrapreso coi precedenti Rounds, prima sotto l'egida del GATT e poi, dopo la creazione dell'OMC (1995), con le Conferenze Ministeriali di Singapore, del 1996, e di Ginevra del 1998.
Il nuovo Round costituirà un'occasione per i 134 Paesi membri, unitamente ai 34 Paesi osservatori e altri Stati che potrebbero aderire proprio a Seattle (fra questi Giordania e Vanuatu), per affrontare una serie di temi, fra i quali quelli già previsti dagli Accordi di Marrakech (nuovi negoziati su agricoltura, servizi e revisione di alcuni degli altri accordi vigenti), quelli identificati nelle precedenti edizioni ministeriali, ma anche una moltitudine di altri temi, espressione di interessi negoziali dei singoli Paesi o gruppi di Paesi membri. Da parte dei PVS è stata avanzata una lunga lista di richieste in materia di "implementation" (applicazione degli impegni assunti con l'Uruguay Round che, sulla base dell'esperienza acquisita, vengono considerati squilibrati ed iniqui), mentre i Paesi industrializzati richiedono la trattazione dei cosiddetti "new issues" (investimenti, concorrenza, clausola sociale, ambiente, commercio elettronico, ecc.).
Oltre ai temi da includere in agenda, sono anche in corso negoziati sugli aspetti organizzativi e procedurali relativi allo svolgimento del prossimo Round, da includere altresì nella bozza di dichiarazione. Non vi è infatti ancora consenso sulla durata dell'intero esercizio negoziale (anche se si ritiene probabile che si svilupperà in un periodo di tre anni), sull'istituzione di un organo che si occuperà della direzione del negoziato e sul tipo di approccio negoziale.
L'Unione Europea favorisce un approccio metodologico "globale", che consentirebbe di compensare con vantaggi in un settore le concessioni fatte in un altro (con la subordinazione dell'accordo sulle singole questioni al raggiungimento di un'intesa sulle rimanenti) senza escludere la possibilità di pervenire a decisioni di "azione immediata" da assumere a Seattle. Da parte americana invece si continua a prediligere un approccio settoriale, circoscritto ai settori forti e di preminente interesse nazionale (agricoltura, servizi, dazi sui prodotti industriali), che non rimetta in discussione gli aspetti regolamentari (investimenti, concorrenza, ambiente ecc.), cari invece all'Unione Europea. In posizione intermedia si pongono i Paesi in via di Sviluppo, che tendono a contrastare l'espansione dei temi negoziali, finendo per affiancarsi più agli americani, ma che al tempo stesso chiedono un estesissimo programma di "implementation", trovandosi così in sintonia con la linea comunitaria.
L'Italia vede con favore l'avvio in ambito OMC di un negoziato globale che conduca ad un accordo su tutti i settori negoziali, condividendo quindi appieno l'approccio generale che i Quindici intenderebbero conferire al prossimo Round. Parimenti l'Italia condivide la necessità, a più riprese manifestata dall'Unione, di coinvolgere maggiormente nell'intero processo negoziale i cittadini e le opinioni pubbliche nazionali, al fine di rimuovere le reticenze che ancora si registrano nei confronti del processo di globalizzazione dell'economia.

2. UNIONE EUROPEA - A Roma un dibattito sul Consiglio di Helsinki.
Si svolgerà domani presso l'Istituto Diplomatico di Roma un seminario, organizzato in collaborazione con l'Istituto Affari Internazionali (IAI) e il Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI), sui principali temi che saranno all'ordine del giorno al Consiglio Europeo di Helsinki. Al seminario prenderanno parte una quarantina di personalità italiane impegnate a vario titolo nella costruzione europea. Le conclusioni dei lavori, che si articoleranno su tre temi principali (istituzioni, sicurezza e difesa, allargamento), saranno affidate al Sottosegretario Ranieri.

3. ITALIA - Fitta l'agenda con la Libia.
Inizia domani la visita in Libia del Presidente D'Alema, in un contesto di crescente cooperazione fra i due Paesi che ha consentito di collocare i rapporti bilaterali in un solidi quadro istituzionale. Fra i due Paesi si sta instaurando una "partnership", per la quale l'Italia si è molto impegnata anche tramite la puntuale attuazione degli adempimenti a nostro carico derivanti dal Comunicato Congiunto del 4 luglio 1998, con particolare riferimento all'assistenza sanitaria, all’assistenza allo studio, alla comune ricerca storica che faccia luce sulla sorte dei libici obbligati ad espatriare nel periodo coloniale.
La prossime sfide saranno costituite dal pieno lancio delle attività Società Mista e dal negoziato sui crediti insoluti.
Sul fronte multilaterale, la visita potrebbe costituire un'opportunità per verificare l'atteggiamento libico riguardo all'accettazione dell'acquis del partenariato euro-mediterraneo. Passi avanti in tale direzione costituirebbero un riconoscimento concreto all’azione italiana, intrapresa all’indomani della sospensione delle sanzioni ONU, per la riammissione della Libia nel concerto delle nazioni e in particolare nel "processo di Barcellona".
Altro argomento in discussione potrebbe essere rappresentato dai rapporti fra i Paesi del Maghreb, nella speranza che si rianimi il processo d’integrazione dell’UMA. Un’azione di Gheddafi, che ha instaurato buoni rapporti col Presidente algerino Bouteflika, potrebbe avere effetti assai positivi. Infine le questioni africane, anche in vista del Vertice euro-africano previsto al Cairo nella primavera 2000: la nuova priorità attribuita dalla dirigenza libica alle questioni africane dovrebbe infatti permettere una utile discussione sulle principali questioni sul tappeto.

4. OLANDA - D'Alema si incontra con la regina.

Nel corso della visita nei Paesi Bassi, dove ha incontrato la Regina Beatrice e il Primo Ministro Wim Kok, il Presidente D'Alema ha affrontato con le controparti olandesi i temi legati al prossimo Consiglio Europeo, al futuro della NATO, con riferimento anche alle capacità difensive dell'Europa, al Patto di Stabilità e alla riunione ministeriale di Seattle. Il Presidente D'Alema ha anche fatto visita al Tribunale Penale Internazionale dell'Aja, ribadendo la posizione italiana in favore della prevalenza del diritto umanitario internazionale sul diritto interno degli stati, con la conseguente necessità di processare gli individui che si sono resi colpevoli di crimini contro l'umanità.

5. POLONIA - Con l'Italia verifica dell'allargamento europeo.
Il sottosegretario Ranieri ha incontrato a Roma il sottosegretario agli Esteri polacco Ananicz. Nel corso dei colloqui sono stati in particolare discussi le prospettive del prossimo Consiglio europeo di Helsinki, l'andamento dei negoziati di adesione della Polonia all'Unione Europea e le riforme istituzionali dell'UE legate anche al processo di allargamento.
Su quest'ultimo punto, Ranieri ha ribadito la posizione italiana favorevole ad una riforma che lasci aperta la possibilità di trattare anche altre questioni istituzionali oltre a quelle lasciate in sospeso dal Trattato di Amsterdam (composizione della Commissione, riponderazione dei voti nel Consiglio, estensione del voto a maggioranza).
Il sottosegretario Ranieri, che assieme al segretario di Stato Ananicz ha preso parte al Convegno italo-polacco sui temi europei tenutosi presso l'Istituto polacco di Roma, ha valutato positivamente l'andamento dei negoziati di adesione alla Polonia all'Ue. In questo contesto, ha aggiunto, riveste particolare importanza il processo di adeguamento della legislazione polacca agli standard comunitari, al quale l'Italia intende contribuire sviluppando la pratica dei ''gemellaggi'' fra amministrazioni dei due Paesi.

6. SPAGNA - La visita del presidente Ciampi.
La visita di due giorni in Spagna, iniziata ieri dal Presidente della Repubblica Ciampi accompagnato dal Ministro Dini, si inquadra nel contesto di rapporti bilaterali caratterizzati da costanti e significative convergenze sui principali temi europei ed internazionali, nonché dalla volontà di intensificare e rendere sempre più organica la collaborazione tra i due Paesi.
L’intensificarsi del dibattito sui temi della costruzione europea, sia sotto il profilo economico-sociale che sotto l’aspetto della difesa e della sicurezza, raccomanda l'approfondimento del dialogo italo-spagnolo per la ricerca di crescenti sintonie su tutti i temi di attualità dell'agenda internazionale.
I colloqui madrileni – oltre che sulle relazioni bilaterali – verteranno sul processo di integrazione europea, sulla situazione nei Balcani e nel Mediterraneo, sul Processo di Pace in Medio Oriente, su tematiche ONU, quale la riforma del Consiglio di Sicurezza, nonché sulla situazione in America Latina alla luce del recente Vertice Ibero-Latino-americano dell’Avana, cui hanno preso parte i Sovrani ed il Primo Ministro spagnoli.
In passato, la comune volontà di rafforzare il coordinamento bilaterale ha trovato conferma nell'organizzazione di numerosi incontri ai massimi livelli. Tra i più recenti, la visita dei Reali di Spagna a Roma (28-29 settembre 1998), la visita del Presidente D’Alema a Madrid (29 novembre 1998) e, da ultimo, il Vertice italo-spagnolo di Madrid del 23 febbraio scorso.
In campo economico, a partire dal 1985, anno di entrata della Spagna nella CEE, gli scambi commerciali italo-spagnoli sono cresciuti di quasi sette volte. Oggi la Spagna rappresenta per l'Italia il quinto partner commerciale nel mondo ed il quarto in Europa dopo Germania, Francia e Regno Unito. L’Italia rappresenta per la Spagna il terzo partner commerciale dopo Francia e Germania. Nell’arco di tempo 1993-1998, l’aumento dell’interscambio con la Spagna è stato di gran lunga superiore a quello registrato con i nostri principali partners economici (Germania, Francia, Regno Unito).

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30 novembre 1999
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