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Giorni dell'Europa

Giovedì 11 novembre 1999

1. EUROPA - Un nuovo trattato sulle forze convenzionali.
Si è concluso a Vienna il negoziato sull'adattamento del Trattato sulle forze convenzionali in Europa (CFE), che dovrà essere firmato, salvo improbabili sorprese dell'ultim'ora, a Istanbul dai Capi di Stato e di Governo in occasione del Vertice OSCE (18-19 novembre).
Il nuovo trattato CFE, che nascerà dopo due anni di negoziato condotto a Vienna sotto presidenza italiana, costituisce un adattamento del vecchio trattato alla nuova situazione determinatasi in Europa con la disgregazione del blocco sovietico. Fra le maggiori novità del trattato che si aprirà alla firma ad Istanbul vi sarà quindi la riformulazione dei limiti alle cinque categorie di armamenti previste dal CFE utilizzando "tetti" individuali per ogni Stato parte, e non per alleanza militare (NATO e Patto di Varsavia).
Il mancato accordo, durante le ultime fasi del negoziato svoltosi a Vienna, sulle misure di trasparenza e verifica ha impedito di raggiungere un'intesa definitiva sull'intero pacchetto. Rimangono inoltre aperte alcune questioni attinenti ai tetti nazionali e regionali dell'Azerbaijan, oltre ad altri aspetti minori.
Nel corso del negoziato viennese si sono comunque delineate le possibili intese su quasi tutte le questioni in sospeso. Non dovrebbero quindi sussistere problemi, durante la prosecuzione del negoziato fra le delegazioni che avverrà nei prossimi giorni ad Istanbul, al raggiungimento dell'intesa finale ed alla successiva firma da parte dei Capi di Stato e di Governo.

2. COMMISSIONE EUROPEA - Il contributo alla revisione dei trattati.
Il Presidente Prodi e il Commissario Barnier hanno presentato ieri un contributo preliminare della Commissione al rapporto della Presidenza sulla prossima revisione dei trattati. Il contributo della Commissione riguarda le questioni istituzionali che saranno oggetto di negoziato in occasione della Conferenza Intergovernativa.
Secondo la Commissione, l’Unione deve prepararsi ad accogliere i nuovi Stati Membri riformando e "stabilizzando" il suo sistema istituzionale. Obiettivo della Commissione è dunque di concludere la conferenza intergovernativa prima della fine del 2000, concentrando i lavori su tre grandi obiettivi prioritari: miglioramento del funzionamento delle istituzioni dell'Unione allargata per evitare il blocco decisionale; mantenimento di un sufficiente grado di coesione anche all'interno dell'Unione allargata; prosecuzione della costruzione politica dell’Europa.

3. ALBANIA - Gli incontri italiani del primo ministro.
Il Ministro Dini, ha ricevuto il Primo Ministro di Albania, Ilir Meta, che era accompagnato dal Ministro degli Esteri Paskal Milo, con il quale ha passato in rassegna i rapporti italo-albanesi e la situazione nei Balcani.
Il Primo Ministro Meta e il Ministro Milo hanno quindi partecipato a Palazzo Chigi agli incontri con il Presidente D'Alema allargati alle rispettive delegazioni.
Da entrambe le parti è stata espressa soddisfazione per la cooperazione bilaterale in atto, e il Presidente D'Alema ha ricordato lo stanziamento di 400 miliardi recentemente deliberato dal Parlamento per iniziative nell'area nel quadro del Patto di Stabilità. Da parte albanese è stato ricordato lo sforzo in atto per incentivare la presenza economica italiana nel paese.
Un ulteriore passo avanti nella cooperazione bilaterale è rappresentato dalla prossima apertura di un Consolato d'Italia a Valona con lo scopo principale - ha ricordato il Presidente D'Alema - di gestire l'ingresso in Italia, nel rispetto della normativa sui flussi migratori, dei cittadini albanesi.

4. ITALIA- Più cooperazione culturale con l'Iran.
Il Ministro Dini, ha ricevuto il Ministro della Cultura e dell’Orientamento Islamico della Repubblica Islamica dell’Iran, Sayed Ataollah Mohajerani, per colloqui incentrati soprattutto sui rapporti bilaterali ed in particolare sulle relazioni culturali, da entrambe le parti giudicate di grande importanza per favorire la conoscenza e la comprensione reciproca e sviluppare il dialogo politico.
Il Ministro Dini ha ricordato come, da parte italiana, si incoraggi il processo di riforme in Iran e come il Governo, le forze parlamentari e l’opinione pubblica italiani siano sensibili al tema della democratizzazione e dei diritti umani nel mondo.
Da entrambe le parti è stata auspicata una crescente cooperazione tra Italia e Iran nel campo culturale, con particolare riferimento ai settori archeologico, del restauro e della protezione del patrimonio culturale, della collaborazione nel settore cinematografico e teatrale.
Il Ministro Dini ha espresso apprezzamento per il sostegno fornito dall’Iran all’elezione dell’Italia al Consiglio esecutivo dell’UNESCO, che permetterà, tra l’altro, una più incisiva azione proprio nel settore del riconoscimento e della tutela del patrimonio culturale mondiale.

5. ITALIA - La preparazione al Millennium Round.
La visita di oggi a Roma del Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio Mike Moore, che incontrerà il Ministro Dini, avviene nel contesto di un invito esteso dal Ministro Fassino a partecipare ad una conferenza organizzata per discutere le prospettive del Millennium Round. Alla conferenza, cui sono state invitate associazioni, imprenditori, sindacati e ONG, interverranno sia lo stesso Moore che i Ministri Fassino, De Castro, Ronchi, Bersani, Melandri e Turco ed il Presidente dell’ICE, Prof. Onida.

6. ITALIA - Più coordinamento per la diffusione del "made in Italy".
Nel corso di una tavola rotonda organizzata presso la Convenzione Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all'Estero (CCIE), l'Ambasciatore Vattani ha sottolineato l'esigenza di un maggiore coordinamento delle istituzioni italiane all'estero per dare nuovo impulso alle esportazioni 'made in Italy'.
Il Segretario Generale ha evidenziato il ruolo delle nostre esportazioni nella crescita economica, e di conseguenza anche politica, dell'Italia negli ultimi 50 anni. Qualche preoccupazione deriva quindi dai segnali di debolezza resi evidenti dai dati della nostra penetrazione commerciale negli ultimi anni.
Per dare nuovo vigore alle nostre esportazioni è perciò necessario, secondo l'Ambasciatore Vattani, migliorare il coordinamento fra tutte le istituzioni italiane operanti all'estero, incluse le Regioni.

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11 novembre 1999
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