1. EUROPA - Un nuovo trattato sulle forze convenzionali.
Si è concluso a Vienna il negoziato sull'adattamento del Trattato sulle forze
convenzionali in Europa (CFE), che dovrà essere firmato, salvo improbabili sorprese
dell'ultim'ora, a Istanbul dai Capi di Stato e di Governo in occasione del Vertice OSCE
(18-19 novembre).
Il nuovo trattato CFE, che nascerà dopo due anni di negoziato condotto a Vienna sotto
presidenza italiana, costituisce un adattamento del vecchio trattato alla nuova situazione
determinatasi in Europa con la disgregazione del blocco sovietico. Fra le maggiori novità
del trattato che si aprirà alla firma ad Istanbul vi sarà quindi la riformulazione dei
limiti alle cinque categorie di armamenti previste dal CFE utilizzando "tetti"
individuali per ogni Stato parte, e non per alleanza militare (NATO e Patto di Varsavia).
Il mancato accordo, durante le ultime fasi del negoziato svoltosi a Vienna, sulle misure
di trasparenza e verifica ha impedito di raggiungere un'intesa definitiva sull'intero
pacchetto. Rimangono inoltre aperte alcune questioni attinenti ai tetti nazionali e
regionali dell'Azerbaijan, oltre ad altri aspetti minori.
Nel corso del negoziato viennese si sono comunque delineate le possibili intese su quasi
tutte le questioni in sospeso. Non dovrebbero quindi sussistere problemi, durante la
prosecuzione del negoziato fra le delegazioni che avverrà nei prossimi giorni ad
Istanbul, al raggiungimento dell'intesa finale ed alla successiva firma da parte dei Capi
di Stato e di Governo.
2. COMMISSIONE EUROPEA - Il contributo alla revisione dei
trattati. Il Presidente Prodi e il Commissario Barnier hanno presentato ieri un
contributo preliminare della Commissione al rapporto della Presidenza sulla prossima
revisione dei trattati. Il contributo della Commissione riguarda le questioni
istituzionali che saranno oggetto di negoziato in occasione della Conferenza
Intergovernativa.
Secondo la Commissione, lUnione deve prepararsi ad accogliere i nuovi Stati Membri
riformando e "stabilizzando" il suo sistema istituzionale. Obiettivo della
Commissione è dunque di concludere la conferenza intergovernativa prima della fine del
2000, concentrando i lavori su tre grandi obiettivi prioritari: miglioramento del
funzionamento delle istituzioni dell'Unione allargata per evitare il blocco decisionale;
mantenimento di un sufficiente grado di coesione anche all'interno dell'Unione allargata;
prosecuzione della costruzione politica dellEuropa.
3. ALBANIA - Gli incontri italiani del primo ministro. Il Ministro Dini, ha ricevuto il Primo Ministro di Albania, Ilir Meta, che era
accompagnato dal Ministro degli Esteri Paskal Milo, con il quale ha passato in rassegna i
rapporti italo-albanesi e la situazione nei Balcani.
Il Primo Ministro Meta e il Ministro Milo hanno quindi partecipato a Palazzo Chigi agli
incontri con il Presidente D'Alema allargati alle rispettive delegazioni.
Da entrambe le parti è stata espressa soddisfazione per la cooperazione bilaterale in
atto, e il Presidente D'Alema ha ricordato lo stanziamento di 400 miliardi recentemente
deliberato dal Parlamento per iniziative nell'area nel quadro del Patto di Stabilità. Da
parte albanese è stato ricordato lo sforzo in atto per incentivare la presenza economica
italiana nel paese.
Un ulteriore passo avanti nella cooperazione bilaterale è rappresentato dalla prossima
apertura di un Consolato d'Italia a Valona con lo scopo principale - ha ricordato il
Presidente D'Alema - di gestire l'ingresso in Italia, nel rispetto della normativa sui
flussi migratori, dei cittadini albanesi.
4. ITALIA- Più cooperazione culturale con l'Iran. Il Ministro Dini, ha ricevuto il Ministro della Cultura e
dellOrientamento Islamico della Repubblica Islamica dellIran, Sayed Ataollah
Mohajerani, per colloqui incentrati soprattutto sui rapporti bilaterali ed in particolare
sulle relazioni culturali, da entrambe le parti giudicate di grande importanza per
favorire la conoscenza e la comprensione reciproca e sviluppare il dialogo politico.
Il Ministro Dini ha ricordato come, da parte italiana, si incoraggi il processo di riforme
in Iran e come il Governo, le forze parlamentari e lopinione pubblica italiani siano
sensibili al tema della democratizzazione e dei diritti umani nel mondo.
Da entrambe le parti è stata auspicata una crescente cooperazione tra Italia e Iran nel
campo culturale, con particolare riferimento ai settori archeologico, del restauro e della
protezione del patrimonio culturale, della collaborazione nel settore cinematografico e
teatrale.
Il Ministro Dini ha espresso apprezzamento per il sostegno fornito dallIran
allelezione dellItalia al Consiglio esecutivo dellUNESCO, che
permetterà, tra laltro, una più incisiva azione proprio nel settore del
riconoscimento e della tutela del patrimonio culturale mondiale.
5. ITALIA - La preparazione al Millennium Round. La visita di oggi a Roma del Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale
del Commercio Mike Moore, che incontrerà il Ministro Dini, avviene nel contesto di un
invito esteso dal Ministro Fassino a partecipare ad una conferenza organizzata per
discutere le prospettive del Millennium Round. Alla conferenza, cui sono state invitate
associazioni, imprenditori, sindacati e ONG, interverranno sia lo stesso Moore che i
Ministri Fassino, De Castro, Ronchi, Bersani, Melandri e Turco ed il Presidente
dellICE, Prof. Onida.
6. ITALIA - Più coordinamento per la diffusione del "made
in Italy". Nel corso di una tavola rotonda organizzata presso la Convenzione Mondiale
delle Camere di Commercio Italiane all'Estero (CCIE), l'Ambasciatore Vattani ha
sottolineato l'esigenza di un maggiore coordinamento delle istituzioni italiane all'estero
per dare nuovo impulso alle esportazioni 'made in Italy'.
Il Segretario Generale ha evidenziato il ruolo delle nostre esportazioni nella crescita
economica, e di conseguenza anche politica, dell'Italia negli ultimi 50 anni. Qualche
preoccupazione deriva quindi dai segnali di debolezza resi evidenti dai dati della nostra
penetrazione commerciale negli ultimi anni.
Per dare nuovo vigore alle nostre esportazioni è perciò necessario, secondo
l'Ambasciatore Vattani, migliorare il coordinamento fra tutte le istituzioni italiane
operanti all'estero, incluse le Regioni.