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Giorni dell'Europa

Mercoledì 10 novembre 1999

1. ALBANIA - Il nuovo primo ministro comincia dall'Italia.
Prima visita all'estero del nuovo Primo Ministro albanese Ilir Meta, oggi a Roma per colloqui con il Presidente del Consiglio.

2. AUSTRIA - Dopo un mese, ancora senza governo.
Situazione d'impasse per la costituzione del nuovo governo. Il cancelliere incaricato, Victor Klima, avrebbe escluso per il momento di poter riuscire a formare un governo che disponga di una solida maggioranza.
Ad oltre un mese dalle elezioni del 3 ottobre scorso, caratterizzate da una forte affermazione del partito di destra FPOE di Joerg Haider, non sembrano esservi schiarite nel complesso problema della costituzione di un nuovo governo austriaco. Il Cancelliere uscente, il socialdemocratico Victor Klima, è stato incaricato dal Presidente Klestil di sondare la possibilità di costituire un nuovo esecutivo, ma tutti i suoi tentativi si sarebbero per ora scontrati contro l'opposizione dei cristiano-popolari dell'OEVP - divenuti il terzo partito dopo essere stati superati dalla FPOE nelle elezioni di ottobre - alla ricostituzione della coalizione con i socialdemocratici.
Sulla carta vi sarebbe la possibilità della costituzione di un governo SPOE-FPOE, ma Klima ha escluso categoricamente una qualsiasi alleanza tra socialdemocratici e liberali (nazionalisti) per formare il governo. L'unica possibilità rimasta sarebbe quindi la costituzione di un monocolore socialdemocratico di minoranza, ma a questa soluzione si opporrebbe il Presidente della Repubblica.

3. BELGIO- Superata la crisi della diossina.
Gli ultimi indicatori economici belgi sembrano indicare un superamento degli effetti della crisi provocata dallo scandalo della diossina.
In particolare, la Banca Nazionale Belga avrebbe rivisto al rialzo le stime di crescita del P.I.L., scese nell'agosto scorso - sotto l'effetto della crisi della diossina - all'1,6%, fissandole al 2% per il 1999.Secondo gli osservatori, questa revisione al rialzo si spiegherebbe con un'accelerazione dell'attività, decisamente più marcata nel secondo semestre dell'anno, la generale ripresa economica nell'area dell'Euro, un impatto macroeconomico della crisi meno forte del previsto ed una diminuzione della disoccupazione.

4. FRANCIA - Se ne va due anni prima il direttore del Fondo monetario internazionale.
Il Direttore amministrativo e Presidente del Comitato Esecutivo del Fondo, Michel Camdessus, ha ieri pubblicamente annunciato le sue dimissioni, che diventeranno operative agli inizi del 2000, con circa due anni di anticipo sulla scadenza naturale del mandato. Ex governatore della Banca di Francia, Michel Camdessus è in carica dal 1987 ed è stato eletto, come nessun altro dei suoi predecessori, per tre mandati di fila al vertice del Fondo Monetario. L'attuale mandato scade il 16 gennaio 2002, ma già da tempo si rincorrevano voci su una possibile partenza anticipata del Direttore. Ieri la conferma da parte dello stesso Camdessus che si è detto intenzionato a lasciare la sua carica a metà febbraio del prossimo anno, dopo che il Comitato Esecutivo avrà nominato il suo successore.
Parlando al personale dell'istituzione finanziaria il Direttore avrebbe adotto motivi personali alla base della sua decisione, ma molti osservatori da tempo hanno sottolineato che il sostanziale consenso con il quale Camdessus aveva guidato il FMI dal 1987 - ed in contingenze anche complesse, come quella della crisi del debito latino-americano - si era rapidamente eroso, prima sotto la spinta prima della crisi asiatica, ed in particolare di quella tailandese, e poi soprattutto con quella russa. Il Direttore era stato da più parti criticato per la spregiudicata politica nei confronti della Russia di Eltsin e la sua posizione si era ulteriormente indebolita dopo lo scoppio dello scandalo del "Russiagate".

5. GRECIA - Ormai pronta per l'euro.
Il Ministro delle Finanze Iannos Papantoniou prevede la presentazione della richiesta greca di adesione all'unione monetaria europea per il prossimo marzo.
La data, secondo il Ministro, è legata alla elezione del Presidente della Repubblica ellenico, che la Costituzione greca prevede per i primi di marzo. Ma Papantoniou ha sottolineato come si tratti di un passaggio meramente formale al quale la Grecia si starebbe preparando da anni, con l'obiettivo di centrare i parametri di Maastricht, ed a riprova di ciò ha ricordato i buoni risultati congiunturali dell'economia greca ed il controllo sull'inflazione, ormai stabilmente al di sotto del 2%.
L'entrata della Grecia nell'Ume dal 2001 è stata già avallata da un rapporto di ottobre del FMI, mentre un sondaggio fra economisti europei avrebbe previsto l'adozione dell'Euro da parte di Atene entro non più di venti mesi.
Tra i quattro paesi membri dell'UE fuori dell'area dell'Euro (oltre alla Grecia, il Regno Unito, la Svezia e la Danimarca), la Repubblica ellenica è l'unica che ne è rimasta fuori non per sua scelta, ma per non aver centrato a tempo i parametri richiesti dal Trattato di Maastricht.

6. ITALIA - Ritorno nell'esecutivo dell'Unesco.
L'Italia e' stata oggi eletta nel Consiglio esecutivo dell'UNESCO, dopo un'assenza durata due anni. L'elezione al Consiglio esecutivo, formato da 58 membri scelti dalla Conferenza Generale, testimonia del ruolo rilevante che viene attribuito all'Italia nel panorama della cultura mondiale. L'Italia ha infatti ottenuto 160 voti, risultando prima fra i Paesi europei eletti, davanti alla Spagna con 145 voti, alla Francia con 135, alla Grecia e all'Olanda con 134. Dei candidati europei e' rimasta fuori dal Consiglio Esecutivo la Norvegia con 127 voti.
Soddisfazione è stata espressa dal Ministro Dini, che ha evidenziato il larghissimo margine della votazione, e dal Sottosegretario Toia, che ha ricordato come il recente successo segua di poco l'elezione dell'Italia, sempre in ambito UNESCO, al Comitato per il Patrimonio dell'Umanità.

Giorni dell'Europa


10 novembre  1999
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