Proposta dell'esecutivo comunitario di finanziamento per azioni di
ricostruzione nel Kossovo per un valore di circa 500 milioni di Euro da realizzare nel
2000.Il finanziamento dovrebbe avvenire a "costo zero", senza quindi alcun
rialzo delle prospettive finanziarie globali, nel rispetto della disciplina di bilancio.
Nella sua proposta la Commissione prevede invece di riallocare parte di alcuni
finanziamenti inizialmente previsti nel settore dello sviluppo rurale, di utilizzare parte
di crediti già destinati ad operazioni esterne e di prelevare fondi dalla "riserva
di flessibilità" di bilancio a sua disposizione.
2. ARMENIA - Sostituito in presidente assassinato. Nel segno della ricerca della continuità politica la nomina del nuovo Primo
Ministro in sostituzione del premier assassinato la scorsa settimana durante
l'assalto armato al Parlamento di Erevan.
Il Presidente Kotcharian ha, infatti, nominato nuovo Primo Ministro armeno Aram
Sarkissian, fratello del premier caduto sotto i colpi del commando terrorista
penetrato nel Parlamento di Erevan lo scorso 27 ottobre, ed esponente dello stesso
partito. A differenza del fratello, il nuovo capo del governo è sostanzialmente
sconosciuto negli ambienti politici armeni, ma ha subito ricevuto l'appoggio della
coalizione di maggioranza "Unità" fondata nello scorso maggio da Vazguen
Sarkissian assieme al presidente del Parlamento, Karen Demirtchian, caduto anch'egli sotto
i colpi dei terroristi. La nomina di Aram Sarkissian interviene il giorno dopo la scelta
di un nuovo presidente del Parlamento, Armen Khatchatrian, una scelta anche questa nel
segno della continuità: il neo presidente è infatti uno stretto collaboratore di
Demirtchian ed esponente della coalizione di maggioranza.
3. ITALIA - Eletta nel Comitato patrimonio mondiale dell'Unesco. LItalia è stata rieletta nel Comitato del Patrimonio Mondiale. La
votazione ha riguardato sette seggi, su ventuno, che scadevano per fine mandato.
LItalia è stato lunico membro uscente ad essere riconfermato. Sono entrati
nel Comitato, oltre allItalia, Colombia, Portogallo, Belgio, Sudafrica, Cina ed
Egitto. Tra gli esclusi il Regno Unito.
Il 9 novembre la Conferenza Generale sarà chiamata a rinnovare oltre la metà degli
attuali membri del Consiglio Esecutivo (32 su 58). Dei 32 Paesi il cui mandato è in
scadenza, cinque (Francia, Austria, Belgio, Malta e Svezia) appartengono al gruppo
occidentale. Un fattore che contribuisce a rendere importante e sensibile la nostra
candidatura è che lItalia, nonostante lelevatissimo contributo finanziario,
di idee e risorse umane assicurato allUNESCO, non risultò eletta per uno scarto di
soli 4 voti nel corso della Conferenza Generale del 1997.
Oltre allItalia hanno formalizzato le loro candidature Norvegia, Paesi Bassi,
Grecia, Spagna e Francia, sei candidati occidentali a fronte dei cinque posti disponibili.
4. ITALIA - Pressioni sulla Tunisia per la sicurezza della pesca. Anche a seguito del tentato sequestro del motopeschereccio "Aceria"
nella notte tra il 1° e il 2 novembre, il Governo italiano continua a seguire con la
massima attenzione gli sviluppi dei rapporti con la Tunisia in tema di pesca ed ad
impegnarsi per la soluzione dei casi di sequestro peraltro diminuiti negli ultimi
dodici mesi da parte delle motovedette tunisine.
Lazione italiana ha puntato a consolidare i rapporti con la Tunisia, attraverso
scambi di visite a livello politico e incontri tecnici tra operatori economici e tra i
rappresentanti delle rispettive Marine. Lobiettivo è quello di pervenire ad una
soluzione definitiva del problema, attraverso unintesa sempre maggiore tra i due
Paesi e una più solida cooperazione tra le marinerie. La questione è stata, tra
laltro, al centro della sessione della grande commissione mista dellagosto
1998 ed è stata approfondita nel corso dalla visita del Ministro Dini a Tunisi, nel
luglio di questanno.
Tali incontri hanno consentito di impostare la soluzione su basi consensuali.
Laccresciuta collaborazione tra le due Marine militari ha portato ad una sensibile
riduzione dei sequestri di imbarcazioni. Da parte tunisina, sono anche giunti segnali
concilianti nel trattamento giuridico riservato ai casi delle imbarcazioni italiane, con
lemissione di multe di entità limitata o addirittura inferiore al minimo previsto
dalla legge, senza che si procedesse in molti casi al sequestro dei natanti coinvolti.
5. MACEDONIA - Più deboli i partiti di governo. I risultati del primo turno delle presidenziali - largamente punitivi per i due
candidati espressione dei partiti governativi e vincente invece per il candidato di
centro-sinistra appoggiato dal Presidente uscente - sembra indebolire la compagine
governativa di centro-destra guidata dal premier Georgievski. Possibile rimpasto a
Skopje in tempi brevi.
L'incapacità dell'attuale maggioranza di governo uscita vittoriosa dalle legislative del
novembre dello scorso anno ad esprimere un candidato unico ha finito con sottolineare le
divisioni esistenti tra i partiti che appoggiano l'esecutivo Georgievski e premiare la
candidatura di Tito Petkovski, espressione del partito di centro-sinistra vicino al
Presidente uscente Grigorov. Petkovski infatti ha vinto il primo turno di domenica, mentre
i due candidati del centro-destra hanno registrato scores ben inferiori a quelli
previsti.
Il Primo Ministro Georgievski sembrerebbe adesso intenzionato ad operare un profondo
rimpasto ministeriale, che dovrebbe portare alla sostituzione di molti ministri tra i
quali tutti quelli espressi dal partito di maggioranza relativa al quale appartiene egli
stesso, oltre che Boris Trajkovski, uno dei due candidati di centro-destra, che dovrebbe
adesso contendere l'elezioni a Petkovski nel turno di ballottaggio del prossimo 14
novembre.
6. TURCHIA - Riaffiorano frizioni con l'Iran. Segnali contraddittori continuano a caratterizzare le relazioni tra Ankara e
Teheran. Dopo indicazioni di visibile miglioramento, sulla scia della positiva conclusione
dell'ultima riunione della commissione mista ad alto livello per le questioni della
sicurezza, nonché della capacita' mostrata dalle due capitali di portare a conclusione,
in maniera non traumatica, la delicata questione apertasi lo scorso luglio con le accuse
iraniane alla Turchia di essersi resa responsabile di incursioni aeree oltre-frontiera, di
nuovo sembrano adesso riaffiorare frizioni.
Tali incoraggianti sviluppi sono infatti stati seguiti nei giorni scorsi da nuovi sospetti
di Ankara circa un presunto coinvolgimento di Teheran nel recente assassinio del
giornalista di tendenze laiche Kislali, nonché dalla irritata reazione suscitata presso
le Autorità turche dalle critiche di Teheran alla visita compiuta ad Ankara nei giorni
scorsi dal Primo Ministro israeliano. Un ulteriore fattore di tensione e' poi scaturito
dalle indicazioni apparse su taluni organi di informazione turchi secondo le quali
lIran intenderebbe ospitare prossimamente un congresso del PKK.
Da questo scenario emerge la conferma che il traguardo di una stabilizzazione dei rapporti
bilaterali sia ancora difficile da raggiungere. Obiettivo cui peraltro non farebbe mistero
di puntare Ankara, che non intenderebbe trarre dagli ultimi episodi conclusioni di segno
negativo, anche se la situazione potrebbe mutare qualora dovessero trovare conferma le
menzionate voci sulla tenuta del prossimo congresso del PKK in Iran, e a maggior ragione
quelle di un qualche collegamento con l'attentato a Kislali.