Una delegazione dell'Unione Europea arriva oggi ad Algeri per valutare le
condizioni politiche, sociali ed economiche del Paese, in vista del rilancio dei negoziati
per la conclusione di un accordo di associazione con lUE.
La delegazione europea è composta dal nuovo rappresentante della politica estera Ue,
Javier Solana, dai Ministri degli Affari Esteri della attuale e della prossima presidenza
semestrale dell'Unione, la finlandese Tarja Halonen ed il portoghese Jaime Gaime, e dal
Commissario Europeo responsabile per le relazioni estere, Christopher Patten. Le
trattative in vista dell'accordo di associazione con l'Algeria, basato principalmente su
un'area di libero scambio commerciale, sono state interrotte nel maggio 1997 per
l'insoddisfazione delle autorità algerine nei confronti delle proposte UE, e a causa
della recrudescenza della violenza che ha insanguinato il paese nordafricano. Dopo
l'elezione del nuovo Presidente Abdelaziz Bouteflika, avvenuta lo scorso aprile, le
relazioni tra l'UE ed il governo di Algeri hanno subito un notevole impulso, che le due
parti sembrano decise a concretizzare attraverso un più stretto legame di cooperazione
economica e commerciale.
2. ITALIA - Missione del ministero degli Esteri a Timor Est. Una missione tecnica del ministero degli Affari Esteri - composta da un medico
e da un esperto in aiuti alimentari della Direzione Generale per la Cooperazione allo
Sviluppo- ha proceduto ieri a Dili alla distribuzione di un quantitativo di farmaci
essenziali fornito con il contributo italiano, in collaborazione con l'Organizzazione
Mondiale della Sanità.
La missione - realizzata nel quadro di un'operazione congiunta con il contingente militare
italiano impegnato a Timor Est- e' diretta a finalizzare una serie di attività per
portare aiuto alle popolazioni colpite dal conflitto interetnico, attraverso il supporto
finanziario ad Organizzazioni Internazionali e Organizzazioni non Governative. Gli
esperti, in particolare, definiranno con le Autorità locali la distribuzione di una
fornitura di 900 tonnellate di aiuti alimentari che e' prevista giungere a Timor entro il
mese di novembre.
Nel corso della missione, inoltre, avranno luogo contatti con i rappresentanti delle
Agenzie delle Nazioni Unite e le Autorità civili, con il Vescovo di Dili e altri
religiosi (tra cui alcuni dei missionari italiani ancora presenti a Timor), nonché con
esponenti delle Organizzazioni non Governative, al fine di raccogliere elementi di
valutazione sulle necessita' della popolazione nella prospettiva di future iniziative
umanitarie.
3. ITALIA - L'Alitalia riprende i voli su Algeri. L'Alitalia ha ripreso da ieri i voli con l'Algeria con la vocazione di
diventare al più presto leader del bacino Mediterraneo, un'area che genera un quarto (il
24%) del traffico della compagnia. Con la riapertura del volo Roma Algeri - operativo con
frequenza bisettimanale il martedì e la domenica - Alitalia e' il primo vettore
comunitario a ritornare in Algeria dopo il dirottamento nel 1994 di un airbus dell'Air
France.
La riapertura del collegamento con lAlgeria e' servito ai vertici della compagnia
per fare il punto sul traffico del Mediterraneo, che nei primo otto mesi del 1999, ha
detto il presidente Fausto Cereti, e' cresciuto del 20% sul 1998, portandosi a un milione
832 mila passeggeri, il 24% del totale dei passeggeri di Alitalia. Con queste premesse, ha
sottolineato Cereti, Alitalia vuole rafforzare la sua presenza nell'area e, dopo aver
ripreso i collegamenti con Tripoli dal primo maggio, proseguirà il suo impegno nel bacino
del Nord Africa, sviluppando il traffico aereo e recuperando rotte. Fra i primi
appuntamenti ci sarà anche l'introduzione presto di un volo tra Algeri e Malpensa.
4. JUGOSLAVIA - Il Montenegro adotta il marco come moneta. Il Governo di Podgorica ha introdotto il marco come seconda valuta in
Montenegro, in aggiunta al dinaro jugoslavo, giustificando tale mossa con l'eccesso di
offerta di moneta prodotto dalle Autorità monetarie federali.
Con l'introduzione del marco Podgorica spera di evitare l'inflazione e la svalutazione che
minacciano l'economia serba. Secondo il ministro delle finanze montenegrino Miroslav
Ivamisevic, le normative emanate dall'esecutivo prevedono il trasferimento dei poteri
della Banca centrale jugoslava alla filiale montenegrina, che acquista così una sua
autonomia. I prezzi dei prodotti controllati dallo stato saranno espressi in marchi, e
sempre in marchi saranno stabiliti stipendi, pensioni e contributi sociali. La nuova
normativa entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
La mossa è vista dalla stampa indipendente jugoslava come un importante passo verso
l'indipendenza del Montenegro, che da tempo chiede una revisione dei suoi rapporti con la
Federazione. Il presidente montenegrino Djukanovic ha più volte minacciato, in caso le
richieste di Podgorica non siano accolte a Belgrado, di indire un referendum
sull'indipendenza del Montenegro.
5. RUSSIA - Disponibilità per una missione Osce in Cecenia. Il ministro degli esteri russo Igor Ivanov ha confermato che Mosca ha dato il
suo assenso all'invio di una missione umanitaria temporanea dell'Osce nel Caucaso per
verificare le condizioni dei profughi ceceni.
La missione - ha precisato Ivanov - si recherà nei campi profughi dell'Inguscezia e del
Daghestan (che ospitano decine di migliaia di rifugiati) e anche in Cecenia, ma solo nei
territori tornati sotto il controllo delle forze federali russe. Il Ministro russo, che a
Oslo ha incontrato il Segretario di Stato americano, Albright, ha osservato che
quest'ultima ha accolto la disponibilità di Mosca sulla missione Osce come un passo
costruttivo. Ivanov ha peraltro ribadito che la Russia non accetta pressioni sulle
operazioni militari in Cecenia che essa considera una risposta legittima agli attacchi
subiti nei mesi scorsi da parte della guerriglia islamica cecena.