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Giorni dell'Europa

Venerdì 22 ottobre 1999

1. TURCHIA - Attentato mortale ad ex ministro.
Il giornalista ed ex ministro della Cultura turco, Ahmet Kislali, e' rimasto ucciso ieri a seguito dell'esplosione di una bomba collocata nella sua automobile. L'attentato è stato poi rivendicato dal gruppo fondamentalista "Fronte islamico dei combattenti del Grande Oriente". Ministro della Cultura tra il 1978 e 1979 nel Governo Ecevit, Kislali scriveva per il quotidiano ''Cumhurriyet'', lo stesso giornale nel quale lavorava Ugur Mumcu, anche lui ucciso con un'autobomba nel 1993.
Kislali era considerato vicino agli ambienti militari ed apparteneva ai gruppi favorevoli all'integrazione della Turchia nelle strutture europee. Probabilmente per la sua impostazione laica, Kislali era evidentemente entrato nel mirino dei gruppi fondamentalisti islamici.

2. TURCHIA - Il processo d'appello ad Ocalan.
E' iniziato in mezzo ad imponenti misure di sicurezza il processo d'appello contro Abdullah Ocalan, che dovrebbe concludersi il 25 novembre prossimo.
Nella memoria letta dai suoi avvocati in apertura del processo d'appello, il leader curdo ha ribadito la necessità di avviare il negoziato per una soluzione pacifica della questione curda, che potrà essere ricercata solamente all'interno di una riforma autenticamente democratica del Paese che consenta il pieno riconoscimento di uguali diritti a tutti i cittadini. "Apo" ha anche ribadito che al prossimo congresso del PKK sarà formalizzata la sua richiesta ai guerriglieri di deporre le armi.
Per parte loro, gli avvocati difensori di Ocalan si sono appellati, dal punto di vista politico, alla mancata presa in considerazione, da parte dei giudici di primo grado, dei fattori di discriminazione presenti in Turchia contro l'etnia curda e, dal punto di vista giuridico, su varie irregolarità procedurali (incompetenza territoriale del tribunale, assenza di pubblicità delle udienze svoltesi sull'isola di Imrali ed altro), sull'inattendibilità di alcuni testimoni e sull'incompatibilità di una condanna capitale con la normativa internazionale applicabile al caso.

3. PORTOGALLO- Nel nuovo governo confermati 11 ministri su 16.
Il primo ministro Antonio Guterres, ha varato oggi il nuovo governo dopo la vittoria del Partito socialista alle elezioni del 10 ottobre scorso. La nuova lista dei ministri comprende undici conferme su sedici.
Jaime Gama viene confermato come Ministro degli Esteri, mentre all'ex comunista, passato al Partito socialista, Joaquin Pina Moura, va il ministero unificato di economia e finanze. Ministro dell'Interno è l'ex sindaco di Porto, Fernando Gomes, che ricopre anche la carica di vice premier e coordinatore dell'intero gabinetto. Julio Castro Caldas, un eminente avvocato, è diventato ministro della difesa. Il Partito socialista si e’ assicurato, a seguito delle ultime elezioni, la metà dei seggi in Parlamento, tre in più rispetto alla precedente legislatura. Guterres potrà anche contare sull'appoggio esterno del Partito comunista, che si e' rafforzato conquistando 17 seggi (ne aveva 15). All'opposizione di centro destra erano andati rispettivamente 83 seggi al Partito socialdemocratico (conservatore) e 15 al Partito popolare.

4. ITALIA - La conferenza euro-mediterranea per la gestione delle acque.
Si è conclusa a Torino la conferenza ministeriale euro-mediterranea sulla gestione locale delle acque, con l'approvazione, da parte dei 27 Paesi, della Carta di Torino sull'acqua e di un piano d'azione che fissano i principi di una politica di gestione delle risorse idriche nel Mediterraneo sulla base di progetti regionali.
La valenza anche politica della conferenza è stata sottolineata dal Ministro israeliano Peres, che ha ricordato come la cooperazione nel settore possa favorire la diplomazia della pace. In effetti la crescente scarsità idrica, che caratterizza ampie zone del bacino mediterraneo, potrà costituire, in assenza di una regolamentazione consensuale, un forte motivo di attrito fra Stati. Anche a Torino si sono verificate divergenze fra alcune delegazioni circa la valenza e l'utilizzo dei trattati internazionali concernenti l'uso delle acque.
Quanto ai progetti concreti, sono state individuate alcune aree prioritarie (rafforzamento delle capacità istituzionali e formazione, trasferimento di tecnologia, scambio di informazioni). La Commissione ha annunciato l'intenzione di destinare ad ogni area una dotazione finanziaria di 4-6 milioni di Euro.

5. JUGOSLAVIA - Milosevic dice "no" ad elezioni anticipate.
Il portavoce del Partito socialista del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic ha annunciato ieri il rifiuto in blocco delle istanze dei democratici serbi, e cioè la tenuta di elezioni anticipate e l'organizzazione di una tavola rotonda fra Governo e opposizioni. La coalizione al potere e' invece favorevole ad elezioni locali, probabilmente allo scopo di recuperare il controllo delle 38 città serbe - Belgrado inclusa - che sono passate all'opposizione. Tali elezioni si svolgerebbero in base ad una nuova legislazione per gli enti locali che, secondo il democratico Goran Svilanovic, mira a mettere sotto controllo governativo i comuni ora amministrati dalle forze contrarie al regime.
Le opposizioni hanno invece ribadito che le elezioni si dovranno tenere a tutti i livelli, compreso quello federale.

6. FRANCIA - Con Ciampi e Dini bilancio delle relazioni con l'Italia.
E' iniziata la visita del Capo dello Stato e del ministro Dini in Francia, che si inserisce in un quadro di ottimi rapporti bilaterali, rafforzati da vari canali di consultazione e da numerose occasioni di incontro. Ieri il Presidente della Repubblica Ciampi ha incontrato il Presidente Chirac e quindi il Primo Ministro Jospin.
Come in occasione delle ultime consultazioni, si sono verificate importanti convergenze su questioni europee e internazionali (ulteriormente valorizzate dalla comune solidarietà atlantica in occasione delle operazioni militari NATO nei Balcani, per le quali Francia e Italia sono state, dopo gli USA, i Paesi maggiormente impegnati e dalla volontà di entrambi i Governi di rinsaldare in tutti i settori la collaborazione bilaterale).
La sintonia fra i due Paesi è stata di recente evidenziata dall’accettazione francese della nostra proposta di reciproco appoggio nelle prossime elezioni al Consiglio esecutivo dell’UNESCO. Una significativa eccezione alla comunanza di vedute è peraltro costituita dal tema della riforma del Consiglio di Sicurezza ONU.
Quanto alle crisi regionali ed in particolare i Balcani, l’organizzazione del seminario bilaterale sui Balcani del gennaio 1999 (a Parigi) ha dimostrato la sintonia fra le due capitali sull’argomento, confermata durante i drammatici sviluppi successivi nella regione.
Fra i rari problemi bilaterali, rimane ancora aperto il tema delle difformità delle due cartografie in merito al confine di Stato sul massiccio del Monte Bianco (ove la cartografia francese pretende che la vetta sia tutta sotto sovranità francese mentre per quella italiana essa è italo-francese, nel rispetto della linea dello spartiacque).
I rapporti economici tra la Francia e l’Italia sono molto intensi sia in termini di scambi commerciali sia per quanto concerne la cooperazione tra imprese, che si estende a tutti i principali settori di attività. La bilancia commerciale, da anni favorevole all’Italia, ha registrato nel 1998 un saldo negativo per la Francia di 5,27 miliardi di franchi.
In tale periodo le esportazioni francesi verso l’Italia (161,9 miliardi di franchi) sono cresciute del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 1997, mentre le importazioni (167,1 miliardi di franchi) sono aumentate dell’8,1%. Alla luce di tali risultati il nostro Paese si conferma al secondo posto (dopo la Germania) nella graduatoria dei principali fornitori della Francia ed al terzo posto (preceduto da Germania e Gran Bretagna) in quella dei principali clienti. Nel 1998, la quota italiana nelle importazioni globali della Francia è stata pari al 9,9%.
Nello stesso anno lo stock dei nostri investimenti diretti in Francia, ha raggiunto, secondo la Banca d’Italia (non sono ancora disponibili i dati di parte francese), la cifra di 18.619 miliardi di lire. Tale valore corrisponde all’8,5% del totale degli investimenti stranieri in quel Paese ed evidenzia che la Francia rappresenta (relativamente agli stocks) la quarta destinazione dei nostri investimenti nel mondo dopo i Paesi Bassi, il Lussemburgo e gli Stati Uniti.

7. MALTA - Assistenza italiana per l'ingresso nell'Unione.
Italia e Malta hanno firmato ieri un memorandum d'intesa che prevede l'assistenza tecnica del governo italiano per ''spianare'' la strada all'ingresso del piccolo stato mediterraneo nell'Unione Europea. L'accordo, che e' stato firmato dal ministro per le Politiche Comunitarie Enrico Letta e dal ministro degli Esteri maltese Joe Borg, prevede, tra l'altro, l'invio di esperti italiani a Malta e l'organizzazione di seminari in Italia per alti funzionari maltesi sul recepimento del diritto comunitario nella legislazione interna italiana.

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22 ottobre 1999
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