1. ITALIA - A Roma in cerca di pace per il Corno d'Africa.
Si riuniranno domani e dopodomani a Roma i due Comitati dellIGAD Partners
Forum (l'organismo presieduto dallItalia che riunisce un gruppo di Paesi e Organismi
Internazionali interessati a sostenere i processi di pacificazione e di sviluppo nei Paesi
del Corno dAfrica riuniti nellIGAD) per la Somalia e per il Sudan.
LItalia, che presiede il Comitato IPF per la Somalia e co-presiede, con la Norvegia,
quello sul Sudan, è da tempo impegnata in unattività di facilitazione dei processi
di pace nei due Paesi. In questo ambito si sono svolte tra il 1998 e lanno in corso
diverse riunioni del Comitato per il Sudan (lultima ad Oslo, nel marzo di
questanno) e del Comitato per la Somalia (a Roma nel maggio e nel novembre del
1998).
Le prossime riunioni di Roma, che saranno presiedute dal Sottosegretario Serri, hanno come
scopo generale di vagliare la situazione nei due Paesi alla luce degli sviluppi più
recenti e di definire le future iniziative necessarie a favorire le prospettive di
pacificazione.
In particolare, per la Somalia vi è lesigenza di valutare le novità intervenute,
in seguito anche allultimo rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite, in
vista della definizione di ulteriori azioni a sostegno dellazione dellIGAD per
la soluzione della crisi favorendo la riconciliazione nazionale e la ricostruzione dello
Stato e dellunità del Paese.
Per quanto riguarda il Sudan, lincontro analizzerà landamento del processo di
pace dopo la sessione negoziale di Nairobi nello scorso mese di luglio, che ha tra
laltro deciso di rafforzare le strutture per la conduzione di tale processo al fine
di giungere ad una cessazione delle ostilità, allintensificazione degli interventi
umanitari in condizioni di sicurezza e ad unintesa sui nuovi rapporti tra Nord ed il
Sud del Paese.
Fanno parte dei Comitati Somalia e Sudan dellIGAD Partners Forum lAustria, il
Belgio, il Canada, la Danimarca, lEgitto, la Finlandia, la Francia, il Regno Unito,
gli Stati Uniti, la Svezia, la Svizzera, la Commissione Europea, il Segretariato delle
Nazioni Unite, lUNDP, lUNCHR, la Banca Mondiale e la Federazione Russa come
osservatore. Alla riunione saranno presenti anche la Presidenza di turno dellIGAD
(Gibuti), nonché lEtiopia ed il Kenya, paesi incaricati di presiedere alle
iniziative di pace rispettivamente per la Somalia e per il Sudan.
2. CONSIGLIO EUROPEO - Da Tampere un progetto: un'area di
giustizia entro il 2005. L'obiettivo fissato dai Capi di stato e di governo dei Quindici al vertice di
Tampere è la costruzione entro il 2005 di un'area di libertà, sicurezza e giustizia
nell'Unione Europea. In vista di tale obiettivo, la Commissione europea dovrà presentare
una road map la cui attuazione da parte degli stati membri sarà sottoposta a
monitoraggio periodico.
In materia di asilo e immigrazione l'UE vuole sviluppare un sistema europeo che disciplini
le procedure d'asilo, sulla base standard e condizioni minime omogenee e della chiara
identificazione dello stato che deve esaminare le richieste. Nel più lungo periodo,
l'Unione dovrà definire una procedura comune ed uno status uniforme per la concessione
dell'asilo. L'Europa intende anche intensificare gli sforzi per un accordo sulla
protezione temporanea dei profughi sulla base della solidarietà fra gli stati membri. Non
ci saranno risorse aggiuntive per un fondo a favore dei paesi più colpiti da ondate di
profughi (come sollecitavamo noi), ma la Commissione è stata invitata a studiare la
materia. Il Consiglio Europeo, nel deliberare una cooperazione tecnica fra i Paesi membri
al fine di controllare l'immigrazione illegale, ha inoltre salutato con favore l'intesa
fra Italia e Grecia per rafforzare la cooperazione nell'area dello Ionio contro le
organizzazioni criminali, il contrabbando ed il traffico di esseri umani. In tale ultimo
settore, il Consiglio Europeo ha previsto pene più severe, da definire entro la fine del
2000.
In tema di giustizia, i Quindici hanno approvato il principio del mutuo riconoscimento
delle sentenze, che sarà la pietra angolare della cooperazione giudiziaria sia in diritto
civile che penale. Le misure per passare alla sua attuazione dovranno essere assunte entro
la fine del 2000. Uno sfoltimento delle procedure intermedie per il riconoscimento di
giudizi resi in un altro stato membro sarà proposto dalla Commissione europea con
riguardo ai settori del diritto di famiglia e commerciale. Sul fronte dell'estradizione, i
leaders dell'UE si propongono di abolire procedure formali nel caso di persone che
si sono sottratte alla giustizia dopo una condanna definitiva. Iter accelerati di
estradizione saranno studiati senza pregiudizio del principio dell'equo processo. Tutti i
Paesi membri non stati invitati a ratificare le Convenzioni Europee del 1995 e 1996
sull'estradizione.
Quanto alla lotta al crimine, è stata varata una task force di capi della polizia
europei incaricata, insieme ad Europol, di contribuire alla pianificazione di azioni
operative. Luce verde entro la fine del 2001 anche per 'Eurojust', una rete di magistrati,
procuratori nazionali e agenti di sicurezza che coordini e faciliti le indagini
transazionali. Previsto anche il rafforzamento di Europol, con l'estensione delle
competenze al riciclaggio di capitali.
3. UNIONE EUROPEA - Francia e Germania per un'Europa più
politica. Francia e Germania sembrano intenzionati a recuperare il rapporto privilegiato
franco-tedesco, utilizzando in particolare la dimensione politica e di difesa dell'Unione
(vero banco di prova dell'integrazione europea del dopo Euro) per tale rilancio. In tale
chiave si può interpretare la lettera congiunta Chirac - Schroeder al Consiglio europeo
di Tampere, intesa a elevare il profilo politico dell'Unione rafforzando il ruolo
dell'Alto Rappresentante della PESC.
Anche l'aperto appoggio dei due Governi al recente accordo delle rispettive industrie di
difesa (creazione della European Aeronautic Defense and Space Company dalla fusione della
francese Aerospatiale-Matra e della tedesca Dasa) testimonia della volontà di rilanciare
il polo continentale dell'industria militare europea in vista dell'auspicato rilancio
delle capacità di difesa dell'Unione.
Queste nuove iniziative comuni sono indice di un'inversione di tendenza rispetto alle
frizioni e al minore slancio sperimentato dalla cooperazione franco-tedesca negli ultimi
tempi, anche se non cancellano del tutto il passato: sussistono infatti vari casi di
insoddisfacente andamento dei progetti di cooperazione bilaterale, ed a livello di
società civile si notano alcune involuzioni, come testimoniato dalla prosecuzione del
trend discendente dell'insegnamento del tedesco nelle scuole francesi.
4. GERMANIA - Cambia la politica sul Consiglio di sicurezza
dell'Onu. La Germania non considera più "un obiettivo prioritario" la
conquista di un seggio permanente nell'esecutivo dell'Onu, come dichiarato dal Ministro
degli Esteri tedesco Joschka Fischer unintervista allo "Spiegel". Il
Ministro ha infatti rivelato di non considerare prioritaria la causa del seggio
permanente, tenacemente perseguita governo Kohl, anche se rimane un obiettivo da
perseguire "senza urgenza ".
5. VATICANO - Visita ufficiale di Ciampi. La visita ufficiale di domani del Presidente della Repubblica in Vaticano fa
seguito ad una serie di contatti regolari al più alto livello, a conferma di un rapporto
bilaterale intenso e caratterizzato da un dialogo costante su tutti i temi di comune
interesse. Essa segue, da ultimo, lincontro tra il Presidente del Consiglio
DAlema ed il Nunzio Apostolico in Italia (22-3-1999) e la colazione di lavoro del
Presidente Scalfaro con il Santo Padre ed il Cardinale Sodano in Vaticano (29-3-1999) su
tematiche connesse con la crisi del Kosovo.
Tra i punti dellagenda internazionale di rilievo preminente per la diplomazia
pontificia rientrano le relazioni con le Organizzazioni Internazionali, i temi del
disarmo, la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la auspicata
remissione in occasione del Giubileo del debito estero dei Paesi in via di
sviluppo, in particolar modo di quelli africani, lassistenza umanitaria e la tutela
dellambiente.
I colloqui potranno anche incentrarsi sul Kosovo e sui Balcani, sulle varie tematiche
mediorientali anche in vista del programmato pellegrinaggio religioso del Papa nei
Luoghi Santi sulla situazione a Timor Est, per ampliarsi eventualmente alle crisi
regionali in Africa ed ai temi asiatici (rapporti con la Cina) e relativi allAmerica
latina.