i-e181

Giorni dell'Europa

Giovedì 7 ottobre 1999

1. UNIONE EUROPEA - Il presidente Ahtisaari a Damasco.
Durante la visita a Damasco del Presidente finlandese Ahtisaari e del Ministro Halonen, accompagnati dall'inviato UE per la regione Moratinos, si è discusso delle prospettive di una ripresa dei negoziati di pace con Israele, eventualità che, dopo l'ottimismo iniziale, appare più remota.
Da parte del Presidente Assad si sarebbe sostenuto che i ritardi nell'inizio dei negoziati sarebbero da imputare alla mancata accettazione israeliana della condizione preliminare della restituzione del Golan.
Sia il Presidente Ahtisaari che l'inviato speciale Moratinos, che faceva parte della delegazione della Presidenza dell'Unione Europea, avrebbero invitato gli interlocutori siriani a mostrare comunque flessibilità, in modo da riannodare un dialogo che potrebbe iniziare con le questioni di più semplice soluzione per poi passare alla spinosa questione territoriale (il ritorno ai confini del 4 giugno 1967), nella speranza che l'auspicato esito positivo delle prime fasi negoziali crei un'atmosfera tale da condurre al successo su tutte le questioni sul tappeto.

2. UNIONE EUROPEA - La Turchia sarà "candidata".
Il vertice europeo di Helsinki in dicembre dovrebbe assegnare alla Turchia uno statuto di 'paese candidato' all'UE, secondo quanto affermato ieri a Strasburgo dal commissario europeo all'allargamento Guenther Verheugen.
Il commissario europeo ha precisato che dopo la probabile decisione del consiglio europeo di Helsinki - che sarà dedicato prevalentemente all'allargamento dell'UE verso l'Europa orientale e mediterranea - non saranno avviati subito negoziati bilaterali di adesione con Ankara, come quelli già in corso con sei paesi dell'Europa centrale e con Cipro. Ad Helsinki verrà in altri termini avviato un processo per preparare il futuro avvio di un negoziato. Nonostante alcuni segnali di apertura, resta però ancora ufficialmente non risolta l'opposizione di Atene.

3. UNIONE EUROPEA - L'Italia chiede conferenza europea sull'immigrazione.
Una conferenza dell'Unione Europea sull'Adriatico e lo Ionio contro la criminalità organizzata, il contrabbando e l'immigrazione clandestina: a proporla e' stato il Presidente del Consiglio D'Alema al termine dell'incontro di ieri mattina a Palazzo Chigi con il Primo Ministro finlandese Lipponen.
Convinto che la frontiera adriatica tra l'Unione e i Balcani ''sia una delle più difficili ed esposte'', il Presidente D'Alema ha spiegato che questa conferenza ''può essere un seguito di Tampere'' (dove il 15 e i 16 prossimi si terra' un vertice straordinario su giustizia e affari interni).
Secondo il Presidente del Consiglio, la conferenza dovrebbe costituire un contributo molto importante alla stabilita' dei Balcani e anche un banco di prova per tutte quelle classi dirigenti dei paesi dell'altra sponda che intendono costruire un rapporto con la comunità internazionale. Il Presidente D'Alema ha citato in proposito come esempio il Montenegro, ''con cui abbiamo avviato una cooperazione, e l'Albania, con cui collaboriamo da più tempo con risultati positivi''.
Il controllo delle frontiere - ha precisato più volte il Presidente del Consiglio - non e' soltanto un problema che riguarda la sicurezza dell'Italia, anche se certamente il nostro paese e' più fortemente investito. Dobbiamo considerare la frontiera adriatica come una frontiera dell'UE, perché il contrabbando di tabacco e' un traffico internazionale''.

4. GRECIA - Il ministro degli esteri va all'università di Istanbul.
Partecipazione del Ministro degli Esteri greco Papandreu alla cerimonia di apertura dell'anno accademico dell'Università di Istanbul assieme al suo omologo turco Cem. La stampa turca sottolinea il valore simbolico della presenza del ministro greco ed i possibili sviluppi positivi nelle difficili relazioni bilaterali con Atene.
Si starebbe diffondendo ad Ankara la sensazione che, con l'arrivo di Papandreu alla guida della politica estera greca, i rapporti tra i due paesi starebbero imboccando una strada che potrebbe portare, con tutta la necessaria gradualità, a risultati incoraggianti. A scadenza ravvicinata è previsto un incontro tra i Ministri degli esteri dei due paesi e in tale occasione sarà possibile raccogliere maggiori indicazioni sulla tenuta o meno dei processi dialettici in atto.
Comunque, è un dato di fatto che la stampa turca è quasi unanime nell'esprimersi in senso positivo sulla sostanza del discorso pronunciato da Papandreu all'università di Istanbul in occasione dell'apertura dell'anno accademico. Con soddisfazione vengono in particolare rilevati i rinnovati segnali di apertura e di sensibilità del Ministro degli Esteri greco nei confronti delle aspirazioni europee della Turchia, anche se non ci si nasconde che tali segnali ancora non si siano tradotti in un esplicito impegno greco a sostenere già al prossimo Consiglio Europeo ad Helsinki il conferimento alla Turchia dello status di paese candidato all'adesione. Notazioni critiche continuerebbero ad essere registrate anche su la scarsa flessibilità finora dimostrata da Papandreu sulla questione cipriota e su qualsiasi ipotesi di soluzione lungo linee confederali, così come invece auspicato sia ad Ankara sia a Cipro settentrionale.

5. NATO - Dallo spagnolo Solana al britannico Robertson.
Lo spagnolo Javier Solana ha cessato dall'incarico di Segretario Generale dell'Organizzazione. Il 18 ottobre dovrebbe assumere le nuove funzioni come Mr. PESC. Il successore di Solana alla NATO, il britannico Lord Robertson è atteso per la settimana prossima a Bruxelles.

6. TURCHIA - Toni distensivi con l'Italia sulla sentenza pro Ocalan.
Fonti del Ministero degli Esteri turco sottolineano che la decisione del Tribunale civile di Roma di concedere l'asilo politico ad Abdullah Ocalan non toccano le relazioni tra Italia e Turchia.
Nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri turco Sermet Atacanli, pur riconoscendo che la decisione non può non essere interpretata negativamente, ha inteso fare una differenza tra il potere politico e gli organi giudiziari in Italia. In proposito è stato rilevato che il governo italiano si e' espresso contro la concessione dell'asilo ad Ocalan e ciò sarebbe già sufficiente per non pregiudicare le relazioni tra Italia e Turchia, che, dopo la crisi seguita all'arrivo di Ocalan lo scorso anno, sono progressivamente ritornate alla normalità', così come evidenziato dalla visita ad Ankara del Ministro Dini il 15-16 settembre scorso.

7. FRANCIA - Più facile capirsi con la Spagna.
La visita del Presidente francese nel paese vicino sembra rilanciare un rapporto non sempre facile e non privo di ombre in passato tra Parigi e Madrid soprattutto a causa della questione basca. Concordanza di vedute sulla tematiche europee e ruolo politico essenziale dell'intesa nel Mediterraneo.
Le relazioni franco-spagnole sono state lungamente influenzate dalla questione basca e dalla mancata collaborazione nella lotta al terrorismo che Madrid ha più volte in passato imputato alla Francia. Non a caso, quindi, largo spazio è stato dato a quello che da fonte spagnola viene definito l'impegno solenne e senza riserve che da parte di Chirac sarebbe stato preso nella lotta al separatismo basco, impegno testimoniato dall'attuale detenzione in penitenziari del sud della Francia di membri dell'organizzazione terroristica basca ETA. Da parte spagnola si sarebbe particolarmente apprezzato il riconoscimento francese della dimensione non solo spagnola del problema dell'ETA e del nazionalismo basco.
Le tematiche europee avrebbero ricevuto particolare attenzione nel corso dei colloqui svoltisi a Madrid. Da parte delle due delegazioni si sarebbe sottolineata la totale identità di vedute, segnatamente per quanto concerne la tematica della difesa europea. A poco meno di un anno dal turno di presidenza francese dell'UE, da parte spagnola si appoggerebbe con convinzione la proposta francese di organizzare un summit tra i Quindici ed i paesi terzi mediterranei nel secondo semestre del prossimo anno.

8. CROAZIA - Il sottosegretario Ranieri a Spalato.
Visita del Sottosegretario Ranieri a Spalato e Fiume. Nell'incontro con il vice Ministro degli Esteri croato Sanader sottolineato il buon andamento dei rapporti politici ed economici tra Roma e Zagabria. Da parte italiana è stato espresso l'apprezzamento per il contributo fornito dalla Croazia in occasione della crisi del Kossovo e l'aspettativa per una piena collaborazione delle autorità croate con il tribunale dell'Aja. Nell'incontro discussi anche le questioni riguardanti la minoranza italiana in Croazia, i cui rappresentanti sono stati incontrati dal Sottosegretario a Fiume.

Giorni dell'Europa


7 ottobre 1999
webmaster@euganeo.it
home page
il collegio senatoriale di
Tino Bedin