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Giorni dell'Europa

Mercoledì 6 ottobre 1999

1. POLONIA - Prodi spiega la sua politica.
Nel corso della sua visita in Polonia, il Presidente Prodi ha illustrato al Presidente della Repubblica Kwasniewski e al Primo Ministro Buzek le priorità della sua azione al vertice della Commissione.
Innanzi tutto la questione dell'allargamento, come la scelta della Polonia per la sua prima visita lascia intuire. Il Presidente Prodi ha assicurato le Autorità polacche del suo impegno affinché al vertice di Helsinki si arrivi alla fissazione di date certe per l'adesione del primo gruppo di sei Paesi candidati, dei quali la Polonia è il maggiore per taglia, popolazione e PIL. Il Presidente non ha tuttavia sottaciuto le difficoltà che potrebbero emergere, auspicando comunque il completamento delle procedure entro la fine del suo mandato.
In materia di agricoltura, il Presidente Prodi ha invitato le Autorità polacche ad uno sforzo di realismo, anche per non ingenerare eccessive aspettative nell'opinione pubblica polacca. Quanto alle riforme istituzionali, il cui completamento si rende urgente anche in vista dell'adesione di un Paese delle dimensioni della Polonia, il Presidente Prodi ha informato che intende procedere attraverso incontri preliminari con i singoli Paesi membri.

2. ALBANIA - Strategiche le relazioni con l'Italia.
Il Ministro Dini ha ricevuto ieri il Ministro degli Esteri di Albania, Paskal Milo, con il quale ha passato in rassegna i rapporti italo-albanesi e la situazione nei Balcani, anche nella prospettiva della visita in Italia nei prossimi giorni del Presidente Mejdani.
E' stato innanzi tutto ribadito il carattere "strategico" delle relazioni bilaterali e rilevata con soddisfazione la prosecuzione della collaborazione fra i due Governi, alla quale da parte albanese si vorrebbe dare carattere più istituzionale e permanente, anche con la creazione di un apposito meccanismo di consultazione.
I due Ministri hanno ribadito la necessità di intensificare ulteriormente la collaborazione nella lotta all’immigrazione clandestina, rafforzando la cooperazione fra le rispettive competenti Autorità nell’azione di controllo e di contrasto dei fenomeni migratori illegali, della criminalità organizzata, dei traffici illegali, della corruzione. Il Ministro Dini ha sottolineato l’importanza di un controllo efficace dell’ordine pubblico, anche sotto il profilo dello sviluppo delle relazioni dell’Albania con la comunità internazionale e delle relative implicazioni.
Il Ministro Milo ha altresì segnalato l’importanza, ai fini della stabilizzazione, di sviluppare i rapporti economici, gli investimenti di grande portata, la presenza di imprenditori italiani in Albania, la partecipazione ai programmi di privatizzazione, agevolando inoltre i progetti di sviluppo della Banca Mondiale. Da parte albanese, è stato fatto cenno anche allo sviluppo della collaborazione culturale nel settore delle borse di studio, nonché ai rapporti in materia socio-emigratoria e di visti.
Da parte del Ministro Milo, è stato ribadito l’auspicio - che il Governo italiano appoggia - di un rafforzamento delle relazioni dell’Albania con l’Unione Europea e l’aspettativa per un’accelerazione del processo di avvicinamento del Paese alle istituzioni europee, anche attraverso la conclusione di un accordo di stabilizzazione e associazione con l’UE. Il Ministro Milo ha anche ricordato la questione dell’adesione dell’Albania al WTO, per la quale viene sollecitato l’appoggio italiano.
Il Ministro Dini ha poi confermato l’impegno italiano di cooperazione con l’Albania, dove si stanno realizzando progetti per 154 miliardi di lire. Sono inoltre in avanzata fase istruttoria progetti per ulteriori 101 miliardi di lire, mentre sono in preparazione nuovi interventi per un ammontare di 166 miliardi di lire. Complessivamente, per il triennio 1999-2001 il Ministero degli Esteri ha allocato a favore dell’Albania fondi per un totale di 421 miliardi di lire, nei settori prioritari dell’energia elettrica, dei trasporti, dell’agricoltura, delle risorse idriche, della formazione dei quadri dirigenti e della sanità di base.

3. PRINCIPATO DI MONACO - Prima visita ufficiale italiana.
La visita di oggi del Ministro Dini a Montecarlo, la prima nella storia dei rapporti bilaterali tra i due Stati, si inserisce in una fase in cui il Principato di Monaco dimostra un particolare interesse al rafforzamento delle relazioni con il nostro Paese.
Le ultime elezioni del febbraio 1998 hanno visto la vittoria del partito UND ("Union Nationale et democratique", partito moderato conservatore) di Jean Louis Campora, che ha conquistato tutti i diciotto seggi disponibili al Consiglio Nazionale, l’assemblea legislativa eletta per cinque anni a suffragio universale diretto. Le prossime elezioni sono previste nel 2003.
L’ordinamento costituzionale monegasco, tipico di una monarchia illuminata, è destinato a subire una profonda revisione qualora Monaco dovesse aderire, come è suo auspicio, al Consiglio d’Europa. Tale "membership", infatti, comporterebbe necessariamente un sostanziale riequilibrio nella distribuzione dei poteri, attualmente accentrati nelle mani del Sovrano. In tal senso si è espresso il recente rapporto degli esperti giuridici inviati a Montecarlo dall’Assemblea del Consiglio d’Europa come passo preliminare all’esame della domanda di ammissione monegasca.
L’attività economica globale del Principato (non coincidente con il PIL) supera i 40 miliardi di franchi francesi ed è basata principalmente su commercio e attività finanziarie e bancarie.
In politica estera, il Principato ha recentemente iniziato una rinnovata azione di proiezione in modo da allargare lo spettro delle relazioni internazionali, finora eccessivamente incentrate sul vicino francese ai sensi degli Accordi bilaterali del 1918.
Non esiste in passato una tradizione di scambi di visite ufficiali con l'Italia, a parte le occasioni private, come la più recente nel 1996, quando il Principe Ranieri ha effettuato una visita privata a Roma incontrando informalmente il Presidente Scalfaro. Il Principe Ranieri ha manifestato a varie riprese l’aspettativa per un concreto segno di maggior attenzione da parte italiana verso Monaco, citando l’efficace cooperazione bilaterale nell’ambito di varie organizzazioni internazionali (realizzata compatibilmente con i privilegiati rapporti con la Francia), ed in particolare quella svolta in seno all’ONU per quanto riguarda la riforma del Consiglio di Sicurezza.
Il sostegno del nostro Paese è auspicato dalle autorità monegasche per sostenere la candidatura di Monaco al Consiglio d'Europa.

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6 ottobre 1999
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