Il primo ministro turco Bulent Ecevit è in visita negli Stati Uniti: al centro
dei colloqui la crisi di Cipro, l'Iraq e il processo di democratizzazione in Turchia.
La visita di Ecevit, accompagnato dai ministri degli esteri, dell'energia e dell'economia,
dovrà servire ad Ankara per ottenere un importante sostegno finanziario alla
ricostruzione dopo il disastroso terremoto del 17 agosto e fare il punto sulla costruzione
dell'oleodotto che dal terminale di Baku dovrebbe portare il petrolio del Caspio in
occidente attraverso la Turchia fino al Golfo di Alessandretta. Il tema degli aiuti alla
ricostruzione, attraverso anche una revisione della quota tessile turca, potrebbe, secondo
gli osservatori, essere una delle leve con la quale il presidente Bill Clinton, che vedrà
Ecevit domani, potrà esercitare pressioni su Ankara per una ripresa dei negoziati a
Cipro. Washington, che ha punti di vista divergenti con Ankara sul futuro dell'Iraq, vuole
anche un'accelerazione delle riforme democratiche e ad una soluzione politica della
questione curda. II governo turco ha ribadito che non accetterà pressioni su Cipro, ma ha
lanciato segnali di disponibilità' sulle riforme democratiche. Non a caso il presidente
dell'Associazione per i diritti umani, Akin Birdal, e' stato liberato sabato scorso,
accogliendo una delle richieste americane. Il governo Ecevit ha peraltro annunciato una
riforma del codice di procedura penale per garantire meglio le libertà e i diritti
fondamentali e sembra disposto a rivedere l'amnistia, rinviata al parlamento dal
presidente, estendendola ai detenuti politici e ai reati di opinione (per i quali era
stato incarcerato Birdal).Ciò potrebbe rendere definitiva la liberazione di Birdal e
aprire il carcere anche al sindaco islamico di Istanbul, Erdogan. Ma non e' chiaro se
servirà a liberare i 10 mila detenuti curdi, come chiesto dal PKK. Ankara, come e' emerso
anche durante la visita del Ministro Dini, sembra pronta a sospendere sine die la sentenza
di morte contro Abdullah Ocalan. Rimangono pero' ancora molti dubbi sulla sua reale
volontà di favorire una svolta concreta sulla questione curda. Senza contare che le
prossime elezioni presidenziali, nell'aprile del 2000, influiranno su tutti i processi di
riforma e apertura dello Stato. Il PKK ha annunciato l'invio di ''una missione di pace''
per verificare le condizioni per una fine definitiva del conflitto chiedendo alle
autorità di facilitarla con ogni mezzo. Le forze armate hanno tuttavia oggi proseguito le
operazioni militari nel sudest uccidendo altri dieci ribelli in una guerra che, nonostante
lasserito ritiro curdo, continua.
2. EURO - I "consigli" del G7 per il rafforzamento. La situazione economica internazionale mostra chiari segnali di miglioramento
sia negli USA, sia in Europa, ma per rafforzare le prospettive nell'area dell'euro occorre
''un appropriato mix di politiche macroeconomiche e strutturali che puntino a rafforzare
la crescita e l'occupazione nel medio periodo''.
E' questa la fotografia congiunturale contenuta nel comunicato finale del G7 svoltosi a
Washington, in occasione dell'assemblea annuale del FMI e della Banca mondiale. ''Negli
USA e in Canada - si legge - le prospettive sono favorevoli per un altro anno di solida
crescita e sviluppo dell'occupazione in una condizione di bassa inflazione. Le politiche
saranno dirette a sostenere la crescita di lungo periodo migliorando le condizioni
generali di finanza pubblica e, negli USA, incrementando il risparmio interno. Le
prospettive nell'area dell'euro sono migliorate in maniera significativa, con una domanda
interna più robusta''.
Il Giappone, dal canto suo, ha accettato l'analisi degli altri sei Grandi, per i quali il
superyen rischia solo di indebolire la ripresa di Tokyo e va frenato con politiche di
stimolo della domanda interna. Altri interventi, come mosse coordinate sui mercati dei
cambi, non sono stati esclusi ma neppure specificati.
3. ITALIA - In Uzbekistan una "Settimana tecnologica". Si svolgerà dal 27 settembre al 1* ottobre a Taskent la "Settimana
tecnologica" organizzata dall'ICE per promuovere l'immagine e la conoscenza della
tecnologia italiana, in particolare nel settore della meccanica strumentale.
Dopo il convegno di apertura, il calendario dei lavori prevede numerosi seminari
settoriali e un workshop di collaborazione industriale a cura dell'Area Cooperazione e
Investimenti. L'Ufficio ICE di Taskent, in collaborazione con l'UNIDO e con le autorità
locali, ha provveduto a selezionare 29 progetti di collaborazione industriale che coprono
principalmente i settori del tessile, dell'agroalimentare e del marmo. Obiettivo del
workshop - che oltre alla parte seminariale prevede una fitta serie di incontri bilaterali
- e' di presentare al paese i possibili strumenti di finanziamento degli organismi
internazionali (Banca mondiale, BERS, Banca Asiatica, Unione europea) e di far incontrare
le aziende partecipanti con i rappresentanti dei progetti di loro interesse.