1. RUSSIA - Il terrorismo islamico fa esplodere uno stabile di sette piani.
Il terrorismo di matrice islamica torna a colpire pesantemente la capitale
russa. Nuova esplosione di uno stabile di sette piani nella periferia sudorientale di
Mosca: oltre venti i morti e decine di feriti, ma il bilancio sembra destinato ad
aumentare.
Le modalità dell'attentato sembrano richiamare il precedente, compiuto soltanto giovedì
scorso sempre nella capitale russa contro un grosso palazzo della periferia che ha
provocato 90 morti e numerosi feriti. Rientro immediato a Mosca del premier Putin,
mentre il Presidente Eltsin ha convocato i vertici dei servizi. Il Capo dello Stato ha
preannunciato che nelle prossime ore saranno definite nuove ed accresciute misure di
sicurezza, in particolare per quanto riguarda le installazioni nucleari ed i depositi di
carburante, mentre si susseguono da più parti voci incontrollate di una prossima
dichiarazione dello stato d'emergenza. Questa ipotesi, peraltro, sarebbe stata smentita
dal Primo Ministro Putin.
2. PORTOGALLO - Passione per Timor Est. La crisi a Timor Orientale monopolizza l'attenzione generale del paese, in un
clima di sostanziale unità tra le forze politiche sull'azione del governo e sulla
manifesta intenzione di Lisbona a partecipare ad un eventuale forza multinazionale di
pace. Relegata in secondo piano la campagna elettorale per le elezioni politiche del 10
ottobre prossimo.
L'intensità con la quale l'intero paese segue l'evoluzione della situazione nell'ex
colonia asiatica sembra essere totale, come testimoniato dalle migliaia di persone che
hanno accolto venerdì scorso l'arrivo del vescovo di Dili a Lisbona, il Premio Nobel
Monsignor Belo, costretto ad abbandonare la propria residenza nell'isola. L'attenzione al
problema Timor Orientale ed il sostegno alle aspirazioni di indipendenza del territorio
hanno d'altronde rappresentato una costante dei governi portoghesi, sin dal ritiro delle
truppe lusitane dal territorio nel 1975 e la susseguente annessione forzata da parte
dell'Indonesia. Il Portogallo ha costantemente e caparbiamente sollevato la questione di
Timor in ogni foro internazionale, a cominciare dalle Nazioni Unite, anche quando essa non
soltanto non era assolutamente al centro dell'attualità internazionale, ma anzi era
offuscata dalla stabilità politica e dal successo economico dell'Indonesia di Suharto.
Logico quindi che l'attuale evoluzione della situazione finisca con il coinvolgere ancora
di più il paese, rinfrancato adesso dalla decisa attenzione della comunità
internazionale, e non a caso ha sin dall'inizio dei massacri richiesto l'invio di una
forza multinazionale, manifestando senza indugi la disponibilità a parteciparvi.
La questione di Timor Orientale sta finendo con l'avere ripercussioni anche sulla politica
interna. Totalmente passata in secondo piano sembra essere la campagna elettorale per le
elezioni legislative previste per il 10 ottobre prossimo, se si esclude la proposta
avanzata al Capo dello Stato dal leader del principale partito di opposizione, il PSD, di
un rinvio della consultazione, per l'inesistenza, a suo dire, delle condizioni necessarie
per una normale campagna elettorale. La risposta del Presidente della Repubblica Sampaio
sarebbe stata contraria in linea di principio, pur non escludendo una più ampia
riflessione sull'argomento. Sull'azione finora condotta dal paese nel suo insieme a favore
di Timor esiste una convergenza ed una solidarietà di fondo, anche se qualche critica
sulle modalità di gestione della crisi sono state espresse dall'opposizione. Certo è
però che, soprattutto il PSD, ma l'opposizione tutta si trova in una scomoda posizione,
conscia che a beneficiare degli eventuali sviluppi positivi della crisi sarà
essenzialmente il partito di governo, salvo clamorosi passi falsi che potrebbero
ripercuotersi però su un positivo esito della crisi timorense.
3. GERMANIA - La SPD ha perso in Turingia e nel
Nor-Reno-Westfalia. Nuova e pesante sconfitta elettorale della SPD del cancelliere Schroeder alle
elezioni nel Land della Turingia ed alle elezioni municipali nel
Nor-Reno-Westfalia.
Il risultato elettorale è particolarmente negativo per i socialdemocratici, che per la
prima volta in 43 anni perdono Colonia, mentre nel Land orientale della Turingia diventano
il terzo partito, scavalcato anche dai post-comunisti del PSD. Il grande vincitore è
comunque la CDU, che si aggiudica la maggioranza assoluta in Turingia, e vede confermata
il trend positivo emerso già prepotentemente la settimana scorsa nelle elezioni nella
Saar e nel Brandenburgo. Un altro risultato negativo per la coalizione di governo è
atteso per le elezioni di domenica prossima in Sassonia.
4. UE - Consiglio Affari Generali discute di Timor Est e Turchia. Timor Orientale e Turchia al centro dei colloqui tra i Ministri degli Esteri
dei Quindici, riuniti oggi a Bruxelles sotto Presidenza finlandese.
Nel corso della sessione del Consiglio Affari Generali, che segna la ripresa delle
riunione sotto Presidenza finlandese dopo la pausa di agosto, Ministri degli Esteri
dell'Unione incontreranno il loro omologo turco, Ismail Cem, occasione che segna la
ripresa del dialogo tra l'U.E. e la Turchia dopo il gelo intervenuto nelle relazioni
bilaterali a seguito delle decisioni che furono prese al Consiglio Europeo di Lussemburgo
del dicembre 1997 sull'allargamento dell'Unione. In tale occasione, ad Ankara non fu
riconosciuto lo status di Paese candidato all'adesione.