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Giorni dell'Europa

Mercoledì 8 settembre 1999

1. UE - Commissione verso la fiducia.
Salvo irrigidimenti tattici dell'ultima ora o colpi di scena, sembra avere preso la strada della definitiva fiducia l'investitura della Commissione presieduta da Romano Prodi da parte del Parlamento Europeo. Sono infatti terminati nella mattinata di ieri i colloqui orali con i 19 commissari, senza che si sia verificata alcuna bocciatura formale. Successivamente il Presidente designato ha avuto un lungo incontro, nel corso di un vertice istituzionale con i leader del Parlamento europeo, nel corso del quale sono state chiarite le rispettive posizioni.
In seguito a tale incontro sia il Presidente dell'Europarlamento che Baròn e Poettering, rispettivamente a capo dei gruppi del PSE e del PPE, si sono dichiarati soddisfatti, anche alla luce delle risposte fornite loro da Prodi circa cinque richieste da loro stessi formulate la settimana scorsa relative a proposte di riforma. Esse si concretano nella richiesta della presenza del Commissario competente ogni qualvolta la plenaria dell'Europarlamento lo richiederà, a tenere nella "massima considerazione" tutte le richieste parlamentari per la presentazione di nuove proposte di legge ed a presentare un nutrito pacchetto di riforme in aggiunta ai tre temi già discussi dell’Esecutivo.

2. ITALIA - D'Alema in Kossovo incoraggia la ricostruzione.
Il Presidente del Consiglio, D'Alema, accompagnato dal Ministro della Difesa, Sen. Scognamiglio, e dal Sottosegretario Ranieri, si è recato ieri in visita nelle zone oggetto del recente conflitto nella ex Jugoslavia, in particolare a Pristina e Pec. Sebbene il motivo ufficiale della visita fosse quello di assistere al cambio del comandante della brigata multinazionale ovest, il tema predominante di tutti gli incontri è stato quello del futuro del Kosovo, che il Presidente del Consiglio ha racchiuso nella parola ricostruzione. Il Presidente D'Alema ha tenuto a specificare che la ricostruzione deve in primo luogo passare per libere elezioni, da tenersi auspicabilmente in primavera, per un Governo rappresentativo che ne sia espressione diretta, senza però tralasciare l'importanza, perché il futuro della regione sai fondato su solide basi, della convivenza pacifica tra serbi, rom e albanesi. Il tutto garantito da una cornice di sicurezza che non dovrà prescindere dal disarmo completo dell'UCK. A tale riguardo, durante l'incontro con il rappresentante speciale del Segretario Generale dell'Onu, Kouchner, il Presidente del Consiglio ha potuto prendere atto della unitarietà di intenti esistente.

Giorni dell'Europa


28 settembre 1999
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