Salvo irrigidimenti tattici dell'ultima ora o colpi di scena, sembra avere
preso la strada della definitiva fiducia l'investitura della Commissione presieduta da
Romano Prodi da parte del Parlamento Europeo. Sono infatti terminati nella mattinata di
ieri i colloqui orali con i 19 commissari, senza che si sia verificata alcuna bocciatura
formale. Successivamente il Presidente designato ha avuto un lungo incontro, nel corso di
un vertice istituzionale con i leader del Parlamento europeo, nel corso del quale sono
state chiarite le rispettive posizioni.
In seguito a tale incontro sia il Presidente dell'Europarlamento che Baròn e Poettering,
rispettivamente a capo dei gruppi del PSE e del PPE, si sono dichiarati soddisfatti, anche
alla luce delle risposte fornite loro da Prodi circa cinque richieste da loro stessi
formulate la settimana scorsa relative a proposte di riforma. Esse si concretano nella
richiesta della presenza del Commissario competente ogni qualvolta la plenaria
dell'Europarlamento lo richiederà, a tenere nella "massima considerazione"
tutte le richieste parlamentari per la presentazione di nuove proposte di legge ed a
presentare un nutrito pacchetto di riforme in aggiunta ai tre temi già discussi
dellEsecutivo.
2. ITALIA - D'Alema in Kossovo incoraggia la ricostruzione. Il Presidente del Consiglio, D'Alema, accompagnato dal Ministro della Difesa,
Sen. Scognamiglio, e dal Sottosegretario Ranieri, si è recato ieri in visita nelle zone
oggetto del recente conflitto nella ex Jugoslavia, in particolare a Pristina e Pec.
Sebbene il motivo ufficiale della visita fosse quello di assistere al cambio del
comandante della brigata multinazionale ovest, il tema predominante di tutti gli incontri
è stato quello del futuro del Kosovo, che il Presidente del Consiglio ha racchiuso nella
parola ricostruzione. Il Presidente D'Alema ha tenuto a specificare che la ricostruzione
deve in primo luogo passare per libere elezioni, da tenersi auspicabilmente in primavera,
per un Governo rappresentativo che ne sia espressione diretta, senza però tralasciare
l'importanza, perché il futuro della regione sai fondato su solide basi, della convivenza
pacifica tra serbi, rom e albanesi. Il tutto garantito da una cornice di sicurezza che non
dovrà prescindere dal disarmo completo dell'UCK. A tale riguardo, durante l'incontro con
il rappresentante speciale del Segretario Generale dell'Onu, Kouchner, il Presidente del
Consiglio ha potuto prendere atto della unitarietà di intenti esistente.