A venti giorni dallinizio dellintervento NATO, proseguono
incessantemente i bombardamenti sulla Serbia; raffinerie petrolifere, depositi di
carburante e infrastrutture militari fra i principali bersagli di ieri. Colpito per errore
da un missile un treno passeggeri; vittime civili: dieci morti e una ventina di feriti.
A Bruxelles, i Ministri degli Esteri dellAlleanza ribadiscono le cinque condizioni
già poste da Kofi Annan a Milosevic per interrompere i bombardamenti. Preciso monito a
Milosevic e a Belgrado sulle responsabilità per le vittime della "pulizia
etnica" in Kossovo: secondo stime americane, i senza tetto dispersi nella provincia
si aggirano sui 700mila. Oggi ad Oslo lincontro Albright-Ivanov: il Segretario di
Stato tenta di recuperare la collaborazione russa, offrendo la partecipazione ad una
futura forza di pace in Kossovo. A Mosca, tuttavia, crescono i sentimenti antioccidentali.
Non accenna a diminuire loffensiva serba in Kossovo, ma la resistenza albanese è
ancora forte, attestata nelle montagne, con classica tattica di guerriglia. Intensi
scontri tra forze serbe e UCK allestremità dellAlbania settentrionale.
Gli aerei della NATO hanno colpito una caserma a Belgrado, ed altri obiettivi in tutta la
Jugoslavia. In particolare un missile ha colpito la raffineria di Novi Sad ed un altro un
deposito di carburante della compagnia petrolifera serba Nis. Altri obiettivi sono stati
gli stabilimenti industriali nelle città di Cacak, e di Kragujevac, nonché un aeroporto
vicino a Kraljevo. Due aerei dellAlleanza hanno colpito ieri per errore un treno
passeggeri, in procinto di attraversare un ponte che era lobiettivo designato, nella
Serbia meridionale; lattacco avrebbe provocato almeno dieci morti e una ventina di
feriti. Il portavoce NATO ha ammesso le infelici conseguenze dellattacco al ponte
ferroviario di Grdelicka (300 chilometri a sud di Belgrado), ricordando che
lAlleanza ha fatto e sta facendo il massimo sforzo per evitare o quanto meno
minimizzare vittime e danni civili.
Il Dipartimento della Difesa americano ha accolto la richiesta del Generale Clark di
rinforzi, per disporre di circa 300 aerei per gli attacchi contro la Jugoslavia.
Sul versante politico-diplomatico, i Ministri degli Esteri dellAlleanza, riuniti a
Bruxelles, hanno lanciato un chiaro messaggio a Mosca di incoraggiamento perché essa dia
il suo contributo alla soluzione della crisi. Pur compatta nella strategia del logoramento
progressivo di Milosevic, lAlleanza esclude (per ora) lipotesi di una guerra
di terra e tenta di tenere agganciata Mosca nella difficile ricerca di una soluzione. Il
messaggio dei 19 Ministri è in sostanza quello atteso: Milosevic non punti su divisioni
nella NATO, perché i Membri dellAlleanza andranno avanti nei bombardamenti fino a
quando non accetterà le cinque condizioni della comunità internazionale. Sono inoltre
allo studio alcune ipotesi circa il futuro del Kossovo e dei Balcani, tra cui
listituzione di un protettorato internazionale nella provincia e la finalizzazione
di un patto di stabilità sotto egida OSCE per lintera area.
Mentre il Sottosegretario agli Esteri tedesco Ischinger era ieri a Mosca, il Cancelliere
Schroeder ha parlato di una "sorta di piano Marshall" a favore dei Balcani ed ha
annunciato che Kofi Annan parteciperà il 14 aprile al vertice informale dei Capi di Stato
e di Governo dellUE a Bruxelles. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite si è
tra laltro detto disponibile ad incontrare Milosevic per trovare una soluzione al
conflitto.
Il Parlamento di Belgrado ha ieri approvato a stragrande maggioranza la proposta di
Milosevic di fare aderire la Federazione jugoslava allunione tra Russia e
Bielorussia.
Si intensificano nel frattempo gli scontri nellAlbania settentrionale tra forze
serbe e guerriglieri dellUCK. Fonti dellEsercito di Liberazione del Kossovo
sostengono di aver ucciso nelle ultime 48 ore almeno 130 soldati serbi, mentre
lagenzia Tanjug riferisce che tra le fila dellUCK sarebbero 150 i morti.
Secondo il rappresentante in Austria della Lega dei democratici del Kossovo, Gashi,
nonostante prosegua loffensiva serba, circa il 50% del territorio della regione
sarebbe sotto il controllo dellUCK. Belgrado ha accusato la NATO di fornire
allUCK i suoi elicotteri per trasportare guerriglieri in Kossovo.
Le forze serbe stanno intanto intensificando anche il cannoneggiamento dei villaggi
albanesi vicino alla frontiera con il Kossovo: otto granate hanno colpito il villaggio di
Tropoje. Ancora imprecisato il bilancio delle vittime.
2. KOSSOVO Profughi in difficoltà. Il Ministro Jervolino ha incontrato il suo omologo bulgaro, Bonev, in visita a
Roma. La Russia ha protestato con il Governo di Budapest per aver bloccato ai confini con
lUcraina un convoglio di aiuti umanitari, che successivamente è peraltro riuscito
ad entrare in territorio jugoslavo. La situazione complessiva dei profughi è sempre più
drammatica, con le malattie che iniziano a diffondersi.
I due Ministri hanno concordato sul fatto che tutti gli sforzi devono tendere a fornire
ogni possibile aiuto ai rifugiati, allontanandoli però il meno possibile dalle terre
dorigine e senza la predeterminazione di quote che possono portare a successive
deportazioni forzate verso Paesi terzi, compromettendo così il loro rapido rientro nei
luoghi di provenienza.
Mosca ha inviato una nota di protesta alle Autorità di Budapest per larresto di un
convoglio umanitario al confine con lUcraina, accusando le Autorità magiare di
interferire con le azioni umanitarie in sostegno dei profughi: Ciò, secondo Mosca,
denoterebbe la mancanza di volontà politica di sviluppare relazioni "amichevoli con
la Russia a seguito dellingresso dellUngheria nella NATO". Il convoglio,
che poi è comunque riuscito ad entrare in territorio jugoslavo, è composto da 68
autocarri con 300 tonnellate di aiuti.
E ripreso il flusso di profughi al posto di frontiera albanese di Morini. Altri 1200
sono entrati in Montenegro. In Albania sono giunti i primi militari della NATO nel
contesto delloperazione "Allied Harbor". La nave francese
"Orange" ha attraccato al porto di Durazzo con a bordo 200 uomini, 100 veicoli e
tre elicotteri da trasporto.
Il Governo della Nuova Zelanda ha offerto asilo permanente a 200 famiglie albanesi del
Kossovo, per un totale di circa 600 persone e ha inviato una équipe medica ed un
aereo da trasporto nella zona.
Gli osservatori internazionali in Macedonia hanno verificato che iniziano a diffondersi
sempre più velocemente le malattie: sono stati infatti registrati casi di colera,
scabbia, tifo ed infezioni polmonari.
3. SVEZIA - Sostituzione al Ministero delle Finanze. Dimissioni del Ministro delle Finanze e nomina-lampo del suo successore.
Divergenze sul proseguimento della politica di rigore in tema di riduzione delle tasse con
il Primo Ministro Persson.
Alla vigilia della presentazione del progetto di legge di bilancio 1999-2000 il Ministro
delle Finanze del governo svedese, il socialdemocratico Erik Asbrink, presenta le sue
dimissioni per contrasti con il premier Persson. All'origine del gesto, che, pur giungendo
dopo una lunga fase di deterioramento dei rapporti emersa nella complessa fase di
preparazione del bilancio, ha colto di sorpresa gli osservatori, vi sarebbero alcune
dichiarazioni del Primo Ministro il quale, citando alcune previsioni dell'istituto per la
congiuntura più ottimistiche di quelle del Ministero delle Finanze, avrebbe ipotizzato
una possibile riduzione delle tasse dell'ordine di 15-20 miliardi di corone. Queste
dichiarazioni, non concordate, sono state aspramente criticate da Asbrink che ha affermato
che in tal modo era vanificata la complessa architettura della proposta di bilancio ed ha
presentato le dimissioni. Immediata la reazione del Primo Ministro che ha nominato un suo
fedelissimo, Bosse Ringholm, al vertice del dicastero finanziario, assicurando nello
stesso tempo che non vi saranno cambiamenti di sostanza nella politica di rigore economico
finora perseguita dal suo governo.
4. RUSSIA - Visita israeliana. Sharon in visita a Mosca ha incontrato il suo omologo Ivanov.
Si è parlato dei rapporti bilaterali della crisi del Kossovo e delle prospettive di pace
in Medio Oriente. Al termine dellincontro Sharon ha detto di aver posto
laccento sui pericoli inerenti allacquisizione di tecnologia militare da parte
di Paesi come lIran ed altri Paesi del Medio Oriente.
5. UE - Vertenza delle banane. Dopo lemissione del lodo arbitrale che prevedeva la riduzione delle
sanzioni prospettate dagli Stati Uniti nei confronti dei membri dellUE a 191 milioni
di dollari, il Dipartimento per Commercio statunitense ha pubblicato la lista dei prodotti
nei cui confronti saranno applicate le ritorsioni.
Per quanto riguarda i prodotti di origine italiana sono stati esclusi dai superdazi:
cachemire, pecorino, prosciutto, e prodotti dolciari. Sono state altresì escluse dai
superdazi, con esplicita previsione, le macchinette da caffè, e da tè di origine
italiana. Rimane limposizione dei superdazi, del 100% ad valorem, con decorrenza
retroattiva al 3 marzo, nei confronti dei tessuti di lino e delle preparazioni da bagno.
Resta ora da procedere alla definizione di un nuovo regolamento Banane. In tale ottica è
stato chiesto alla nostra Rappresentanza a Bruxelles di opporsi allipotesi di un
appello, qualora la Commissione intendesse proporla, in quanto tale scelta risulterebbe
inutilmente dilatoria mentre appare necessaria una pronta e costruttiva soluzione
negoziale della vertenza.
6. UE - Il presidente designato Prodi di fronte
allEuroparlamento. Il Presidente designato Prodi pronuncerà oggi per la prima volta di fronte al
Parlamento Europeo un discorso di indirizzo politico.
Il discorso del Presidente designato sarà seguito dagli interventi dei portavoce di tutti
i gruppi. Mercoledì pomeriggio Prodi sarà poi a Bruxelles al vertice dellUnione
per chiarire tempi e procedure per la formazione della nuova Commissione. Ai primi di
maggio (il 4 o il 5) il neo Presidente interverrà nuovamente davanti
allEuroparlamento per presentare il suo programma e successivamente ci sarà il
voto.