Bombardamenti a Belgrado e Smederevo. La NATO annuncia unintensificazione
delle operazioni militari, mentre i Ministri degli Esteri dellUE assicurano il pieno
appoggio alle incursioni dellAlleanza, attribuiscono a Milosevic le responsabilità
delle atrocità nel Kossovo e promettono sostanziosi aiuti ai Paesi più colpiti dal
flusso di profughi. Oggi si terrà lincontro tra Milosevic e il presidente del
parlamento cipriota Kyprianiou, giunto a Belgrado per trattare il rilascio dei tre soldati
americani. Ancora drammatica la situazione in Kossovo, dove, secondo la NATO, continua la
repressione, mentre fonti serbe annunciano la fine delloffensiva contro le forze
"terroristiche" albanesi nel Kossovo.
Sedicesima notte di bombardamenti, che hanno interessato larea orientale di Belgrado
e la città di Smederevo, dove è stato colpito un deposito di carburanti.
La volontà dellAlleanza di proseguire i raids era stata ribadita ieri da
Solana, che aveva annunciato operazioni ancora "più dure". Anche il Ministro
della Difesa americano Cohen, in visita alla base aerea di Aviano, aveva ribadito la ferma
volontà di continuare i bombardamenti, escludendo qualsiasi sospensione dei raids allo
scopo di ottenere il rilascio dei tre soldati catturati. A tale ultimo fine è iniziata
ieri la missione a Belgrado del Presidente del parlamento cipriota Kyprianou, che
incontrerà oggi Milosevic per tentare una mediazione effettuata a titolo personale per
fini umanitari. La missione non è iniziata sotto buoni auspici, visto che fonti vicine a
Milosevic hanno parlato di impossibilità di consegnare i tre militari. Mentre si
attendono i risultati della missione Kyprianou, si profila anche un tentativo di
mediazione da parte del Governo israeliano. Secondo fonti stampa di Tel Aviv il Ministro
degli Esteri Sharon sarebbe impegnato in un tentativo di convincere il suo omologo russo
Ivanov a intervenire sulle Autorità di Belgrado per il rilascio dei prigionieri di
guerra.
E "scoppiata" anche la "guerra mediatica" a causa delle immagini
del conflitto trasmesse dalla TV jugoslava, che sono state giudicate non autentiche dalla
NATO. In considerazione della valenza della televisione come strumento di propaganda e
repressione, lAlleanza ha dichiarato che le installazioni radiotelevisive sono
considerate "obiettivi legittimi" per gli attacchi.
Dopo la riunione dei Ministri degli Interni di mercoledì, dedicata allemergenza
profughi, lUnione Europea ha definito ieri, nel corso di una riunione a Lussemburgo
del Consiglio Affari Generali, la propria posizione sul conflitto lanciando un forte
messaggio a Milosevic, ritenuto il solo responsabile del conflitto in corso, e
sollecitando un processo di fronte al Tribunale per la ex Jugoslavia di quanti hanno
pianificato, autorizzato ed eseguito la campagna di deportazione delle popolazioni
kossovare. I Ministri hanno quindi ribadito chiaramente che senza il rispetto delle note
condizioni minime poste dalla NATO gli attacchi continueranno. Sul fronte
dellemergenza umanitaria, i Ministri dellUE hanno promesso aiuti ai Paesi più
colpiti dal flusso di profughi (Albania, FYROM e Montenegro) e prefigurato un
approfondimento delle relazioni dellUnione Europea con tali Paesi, invitando anche
la Commissione a studiare lopzione di un accordo di associazione con la Macedonia.
La Presidenza tedesca dellUE ha proposto un "patto di stabilità" per i
Balcani volto ad evitare conflitti nella regione tramite il progressivo avvicinamento dei
paesi dellEuropa sud-orientale alle strutture comunitarie, euro-atlantiche e
dellOSCE.
La situazione in Kossovo appare ancora drammatica e il Segretario Generale della NATO
Solana ha denunciato ieri che le forze di Belgrado, non rispettando la tregua unilaterale
annunciata martedì, stanno proseguendo le operazioni militari, mentre la strategia serba
nei riguardi della popolazione è cambiata e mira ora ad impedire ai kossovaro-albanesi di
lasciare la provincia tramite la chiusura dei confini con Albania e Macedonia. Opposta la
versione delle Autorità di Belgrado, che hanno annunciato la fine delle offensive contro
i "terroristi", nel rispetto della tregua unilaterale, e la possibilità di
ritorno dei kossovari alle proprie abitazioni.
Prosegue la grande attenzione con cui la Russia segue il conflitto: Eltsin ha
preannunciato ieri nuove iniziative diplomatiche e il Ministro degli Esteri russo Ivanov
ha dichiarato che le Nazioni Unite e lOSCE devono giocare un ruolo nella soluzione
della crisi, mentre proseguono i preparativi per il possibile dispiegamento nel
Mediterraneo di sette navi da guerra russe della flotta del Mar Nero. A Mosca si è svolta
la missione dellOn. Cossutta, che ha avuto incontri con il leader comunista Ziuganov
e al Ministero degli Esteri.
Oggi alle 15.00 è prevista unaudizione dei Ministri Dini e Scognamiglio presso le
Commissioni riunite Esteri e Difesa sullo stato delle operazioni militari e diplomatiche
nei Balcani e sulla posizione del Governo italiano in vista della riunione del Consiglio
Atlantico del 12 aprile prossimo. Il Ministro Dini ha evidenziato ieri la necessità di
ricercare una pace negoziata e non imposta con lattuale Governo jugoslavo. La
determinazione del Governo italiano a mantenere la solidarietà allinterno
dellAlleanza Atlantica sulle operazioni in corso è stata ribadita dal presidente
DAlema nel corso di un incontro con lambasciatore statunitense Foglietta,
latore di un messaggio di Clinton.
2. KOSSOVO - Assistenza ai profughi sul luogo. LUnione Europea mette a punto un pacchetto di aiuti umanitari e conferma
lopzione preferenziale per lassistenza ai profughi vicino al Kossovo.
La NATO annuncia loperazione "Allied harbor" finalizzata a fornire
appoggio logistico alle operazioni di assistenza ai rifugiati. LAlto Commissario per
i Rifugiati in missione in Albania.
Mentre ci si continua ancora ad interrogare sulla sorte dei profughi "spariti"
dal campo di Blace in Macedonia (operatori umanitari occidentali sostengono che i profughi
sono stati costretti a rientrare in Kossovo), le Autorità di Belgrado hanno ieri parlato
di "rientro volontario" nella provincia dei profughi. Appare comunque chiaro che
la strategia jugoslava punta ora al rientro dei profughi in Kossovo.
Per quanto riguarda gli aiuti umanitari, i Ministri degli Esteri dellUE hanno ieri
confermato la strategia di accoglienza dei profughi il più vicino possibile al Kossovo,
con possibilità di trasferimento al di fuori della regione solo temporaneamente.
Dopo la tappa romana, lAlto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Ogata ha
avuto ieri incontri al vertice a Tirana per discutere le misure da adottare in favore dei
circa 300 mila kossovari accolti in Albania.
La NATO è intanto impegnata sul fronte umanitario nelloperazione "allied
harbor", cui partecipano 8000 uomini, che mirerà a garantire protezione
allattività di assistenza ai profughi in Albania.
Una funzionaria della missione internazionale per la riorganizzazione del sistema doganale
albanese, Natalina Cea, da due anni a Tirana, ha ricevuto per telefono minacce di morte.
Secondo linteressata, che vive da tempo sotto scorta, tali minacce sono da collegare
alla rimozione di un dirigente delle dogane attuata dal Governo di Tirana a seguito delle
numerose irregolarità da lei riscontrate e segnalate.
3. UE - Invito alla Libia al partenariato euro-mediterraneo. La Libia invitata a partecipare alla Conferenza Ministeriale sul partenariato
euro-mediterraneo di Stoccarda.
Segni di "disgelo" anche nelle relazioni Libia USA.
La Presidenza tedesca dellUE ha deciso di invitare come "ospite speciale"
la Libia alla Conferenza di Stoccarda sul partenariato euromediterraneo in programma il
15-16 aprile prossimi. La decisione è stata salutata positivamente dal Ministro Dini, che
aveva compiuto il 6 aprile un viaggio a Tripoli per marcare la positiva svolta costituita
dalla consegna libica dei due sospettati della strage di Lockerbie, chiedendo poi alla
Presidenza di associare la Libia allappuntamento di Stoccarda.
Anche gli Stati Uniti sembrano disposti a riprendere i contatti con la Libia: secondo
fonti stampa statunitensi sarebbe stata avanzata richiesta a Kofi Annan di favorire
lorganizzazione di un incontro bilaterale allo scopo di discutere la revoca
definitiva delle sanzioni.
4. UE - BCE riduce il costo del denaro. La Banca Centrale Europea ha ridotto il tasso fisso per le operazioni
pronti-termine di 0.5 punti, portandolo dal 3% al 2,5%. La prima operazione di politica
monetaria compiuta dalla BCE, di segno espansivo, è stata presa al fine di "creare
le condizioni per sfruttare il considerevole potenziale di crescita dellarea
dellEuro" secondo quanto dichiarato dal presidente Duisemberg.
Favorevoli le reazioni al taglio in Europa. Il Presidente DAlema ha parlato di
decisione attesa e positiva.
Sui mercati lEuro ha risentito solo marginalmente dalla diminuzione dei tassi,
chiudendo a quota 1,0743 dollari contro 1,0777 della vigilia.
5. UE - Il Ministro Fassino chiede un Consiglio Straordinario. Il Ministro Fassino ha scritto alla Presidenza tedesca chiedendo la
convocazione di un Consiglio Straordinario dei Ministri dellUE affinché "le
questioni che ci oppongono sul piano commerciale agli Stati Uniti possano essere oggetto
di un ampio ed approfondito dibattito a livello politico".