1. KOSSOVO - A Pristina sono rimasti solo mille serbi.
Pare ormai irreversibile l'esodo dei serbi dal Kosovo. Ad otto settimane
dall'arrivo della Kfor rimangono nella regione, secondo fonti ACNUR, solo il 25 per cento
dei 200mila serbi dell'ultimo censimento antebellico.
La sequela di attentati e vendette dei combattenti albanesi dell'Esercito di liberazione
del Kosovo sembra mettere in difficoltà i propositi della Nato e delle Nazioni Unite di
creare una nuova società democratica multietnica nei Balcani: ''I piu' gravi incidenti
contro i serbi e i rom sono stati provocati da membri dellUCK'', conferma un
rapporto appena pubblicato da ''Human Rights Watch". Si stima che gli albanesi
abbiano ucciso o fatto sparire almeno 200 serbi negli ultimi due mesi. Anche il portavoce
in Kossovo dell'Acnur (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), Ron
Redmond, ammette che ''sarà molto difficile fermare l'esodo'': a Pristina, ad esempio, la
popolazione serba e' crollata da 40mila a meno di mille residenti, che vive sotto
protezione Nato.
2. RUSSIA - Dilazioni per i debiti con l'estero. Secondo il Ministro delle Finanze russo Kassianov l'applicazione dell'accordo
per la conversione del debito fra la Federazione Russa e le banche private creditrici
riunite nel cosiddetto ''Club di Londra'' potrebbe scattare nel primo trimestre del
prossimo anno.
Kassianov ritiene che in tal modo la Russia sarà posta nelle condizioni di rimborsare i
debiti senza pesare sulla crescita della sua economia. Quali opzioni per la conversione
del debito russo si prospettano, a parere di Kassianov, tassi più bassi, un prolungamento
dei tempi di rimborso e una remissione parziale del debito. Per quest'anno, secondo i dati
disponibili, le attese di ripagamenti da parte russa nei confronti delle banche del ''Club
di Londra'' e degli stati creditori riuniti nel ''Club di Parigi'' ammontano ad oltre nove
miliardi di dollari (circa 16.000 miliardi di lire). Kassianov ha detto che i vecchi
debiti dellURSS assunti dalla Russia ammontano a 24 miliardi di dollari.
3. NATO - Inglese il nuovo segretario generale. Il Ministro della Difesa britannico Robertson è stato formalmente nominato
ieri pomeriggio nuovo Segretario Generale della NATO, in sostituzione dello spagnolo
Solana.
4. JUGOSLAVIA - I progetti politici dell'opposizione illustrati
all'Italia. Durante l'incontro a Roma fra il Ministro Dini e il leader serbo Draskovic sono
state discusse le strategie dell'opposizione serba, i rapporti col Montenegro, la
situazione in Kossovo, con particolare riferimento all'esodo dei serbi, le sanzioni e le
prospettive di un reinserimento della Serbia nella comunità internazionale.
Draskovic ha evidenziato che le opposizioni non ricercano il confronto diretto con
Milosevic, per evitare che la transizione sia bloccata sul nascere. Si punta quindi a
coagulare le forze di opposizione nel Paese tramite la grande manifestazione unitaria
prevista per il prossimo 19 agosto. La piattaforma comune si basa sulla costituzione di un
governo tecnico di transizione e sulla preparazione di elezioni a tutti i livelli.
In tema di sanzioni, Draskovic ha sottolineato la necessità di non farne ricadere i
pesanti effetti sulla popolazione, anche al fine di evitare che la propaganda
anti-occidentale di Milosevic possa sfruttare il malcontento popolare.
Particolare enfasi ha dedicato il leader di "Rinnovamento serbo" alla questione
dei serbi del Kossovo, che sarebbero soggetti a vessazioni e persecuzioni definite
"drammatiche". Il Ministro Dini ha condiviso tali preoccupazioni, evidenziando
lo sforzo della comunità internazionale e dell'Unione Europea per la ricostruzione e
stabilizzazione nei Balcani. Draskovic ha ringraziato per il ruolo dell'Italia nel
sostenere questa delicata fase della vita politica della RFJ.
5. ITALIA - Collaborazione con gli Usa per l'Eritrea. L'Inviato speciale del Presidente Clinton per il conflitto etio-eritreo,
Anthony Lake, è a Roma nel quadro del coordinamento tra Stati Uniti e Italia per il
sostegno all'azione della Presidenza algerina dell'OUA diretta a porre fine alla guerra
tra i due paesi del Corno d'Africa. Ieri sera Lake ha incontrato il Segretario Generale
della Farnesina, Ambasciatore Vattani, e oggi sono previsti colloqui con il
Sottosegretario Serri.
Nei prossimi giorni dovrebbero essere finalizzati ad Algeri, con il supporto americano,
italiano e delle Nazioni Unite, i dettagli sul ridispiegamento delle forze dei due
contendenti e lo schieramento degli osservatori militari dell'OUA quale inizio
dell'attuazione del Piano di pace dell'Organizzazione dell'Unità Africana, accettato
dalle due parti.