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Giorni dell'Europa

Martedì 31 agosto 1999

1. RUSSIA – In Daghestan offensiva finale?
L'esercito russo ha lanciato quella che nei piani di Mosca dovrebbe essere l'offensiva finale contro i ribelli islamici del Daghestan. Con l'ausilio dell'artiglieria, di aerei e unità corazzate, le truppe russe hanno ingaggiato combattimenti con estremisti ''Wahabiti'' in diversi villaggi della regione di Buikansk. L'operazione sarebbe iniziata al termine di una notte di bombardamenti aerei e di schermaglie isolate con gruppi di guerriglieri, in particolare nei villaggi di Karamakhi e Chabanmakhi dove i Wahabiti hanno per diversi mesi rovesciato il potere, imponendo la legge islamica della Sharia.
Almeno 60 tra soldati russi e poliziotti sono morti in due settimane e mezzo di scontri.

2. TURCHIA – Controversa legge di amnistia.
Il Parlamento di Ankara approva una controversa legge di amnistia che sembra sollevare molte critiche e scarse lodi. Nessuna apertura politica nel provvedimento. L'obiettivo originario della legge era di decongestionare le sovraffollate carceri turche e frenare una pericolosa deriva violenta al loro interno, ma il dibattito politico aveva poi fatto registrare diversi appelli a cogliere l'opportunità per varare un provvedimento che rivestisse anche il carattere di un gesto di riconciliazione politica ed in tema di diritti umani. Ma questo non sembra essere il caso della legge approvata.
Del provvedimento - per effetto del quale dovrebbero ritrovare la libertà circa metà dei detenuti presenti nelle carceri turche - appaiono infatti beneficiare essenzialmente i criminali ordinari e risultano esclusi i responsabili di reati contro lo Stato. Non usufruiranno quindi dell'amnistia le circa 10.000 persone condannate e detenute per reati politici, attivismo a favore del PKK, per atti di terrorismo e per appartenenza a gruppi radicali islamici e di sinistra. La legge finirà inoltre con il sottrarre all'ulteriore corso della giustizia anche alcuni politici accusati di collusione con il crimine organizzato.
E' su questi aspetti che si appuntano le perplessità di buona parte dell'opinione pubblica turca, già particolarmente sensibile dopo gli ultimi avvenimenti connessi con le operazioni di soccorso post-terremoto, che appare sempre più critica nei confronti del governo e forse di buona parte della classe politica, con la sola eccezione del Primo Ministro Ecevit (non a caso anch'egli pubblicamente dubbioso nei confronti di diversi aspetti della legge).

3. MACEDONIA – Un candidato "forte" per le presidenziali.
La candidatura del partito di maggioranza relativa per le elezioni presidenziali decisa a favore del vice Ministro degli Esteri Boris Trajkovski, personalità in ascesa nel panorama politico dello stato balcanico dopo il recente conflitto nella limitrofa regione del Kossovo. La designazione a larga maggioranza da parte dell'assemblea del VMRO sembra confermare quindi il crescente ruolo politico del giovane vice ministro sia nel partito di maggioranza sia nel governo macedone. Uomo di fiducia del Primo Ministro (e Presidente del VMRO) Georgievski, il neo-candidato Trajkovski ha acquistato popolarità durante il recente conflitto nel Kossovo, in particolare per la sua dinamica e concreta gestione della delicata questione dei profughi e degli aiuti internazionali alla Macedonia.
Il ruolo del VMRO nel quadro politico macedone - partito di maggioranza relativa alle elezioni parlamentari del 1998 con il sostegno di circa un terzo dei votanti - rende la candidatura di Trajkovski una delle più forti nel panorama che va delineandosi a Skopje.

4. PARLAMENTO EUROPEO – L’audizione dei commissari.
Iniziate ieri le audizioni dei singoli Commissari dinanzi al Parlamento con la spagnola de Palacio. Oggi dovrebbero presentarsi altri quattro Commissari, tra cui la verde tedesca Schreyer. Toni accesi nel dibattito tra PPE e PSE.

5. JUGOSLAVIA – A Roma esponente dell’opposizione.
Oggi a Roma l'economista Dragoslav Avramovic, l'economista serbo ritenuto possibile capofila di un'opposizione moderata al Presidente Milosevic. Previsto un incontro con il Ministro Dini.

Giorni dell'Europa


31 agosto 1999
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