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Giorni dell'Europa

Giovedì 26 agosto 1999

1. KOSSOVO – Gli americani sostengono il contingente russo.
Appoggio di Washington a Mosca per il contingente russo che cerca di posizionarsi attorno alla città kossovara di Orahovac ma e' ancora bloccato dagli abitanti di etnia albanese. Gli Stati Uniti hanno ribadito la loro contrarietà alla 'cantonizzazione' del Kossovo su base etnica, ipotesi che sembra invece sempre più convincere i serbi. Secondo fonti jugoslave sarebbero state scoperte fosse comuni con vittime serbe ad una cinquantina di chilometri da Pristina.
In una dichiarazione del Dipartimento di Stato si ritiene che le truppe russe agiranno con equilibrio e rispetteranno il loro mandato a Orahovac e si ricorda come le proteste degli albanesi (che temono atteggiamenti filoserbi da parte dei russi) a Kosovska Kamenica nei giorni scorsi siano progressivamente scemate quando le forze russe hanno concretamente dimostrato di essere impegnate, come le altre forze della Kfor, a dare sicurezza a tutta la gente del Kossovo, a prescindere dalla loro appartenenza etnica o religione.
Sulla controversa proposta della cantonizzazione, in discussione nella riunione organizzata dalle Nazioni Unite a Pristina, da parte americana ne viene ribadita l'opposizione perché viene ritenuta in contrasto con l'unita' e l'integrità territoriale di un Kossovo multietnico. Da parte serba, invece, si comincia a ritenere che l'organizzazione della regione a cantoni possa essere l'unico schema atto a garantire il rientro e la sicurezza della popolazione serba fuggita dal Kossovo. Secondo dati dell'UNHCR la quasi totalità della precedente minoranza serba vivente nel Kossovo ha ormai comunque abbandonato la regione.
Certo è che i segnali per una distensione continuano ad essere negativi: l'agenzia jugoslava Tanjug ha annunciato la scoperta ieri di una fossa comune ad una cinquantina di km da Pristina con oltre una decina di cadaveri di serbi, mentre la Chiesa Ortodossa Serba ha denunciato la distruzione di una cinquantina di monasteri e chiese, costruiti tra il X e il XVI secolo e sovente posti sotto protezione dell'UNESCO, avvenuta dall'inizio del dispiegamento della KFOR nella regione.
Sempre da parte americana è stato annunciato che il Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite, Holbrooke, partirà venerdì per una visita nei Balcani che lo porterà in Albania, Bosnia, Macedonia e Kossovo al fine di informarsi sulla situazione attuale e sulle condizioni per l'attuazione della pace. A Pristina, in particolare, il neo-Ambasciatore Usa si incontrerà con responsabili dell'ONU e della NATO, per discutere le questioni relative al ritorno dei profughi, alla ricostruzione e ai crimini di guerra.

2. TURCHIA – Il Pkk si ritira.
Il PKK ha annunciato ieri di avere iniziato il suo ritiro dalla Turchia. La decisione sarebbe stata presa per facilitare le operazioni di soccorso a seguito del sisma che ha colpito il paese. L'esercito di Ankara sembra però continuare le operazioni contro gli indipendentisti curdi. Il Consiglio Presidenziale del PKK afferma in un comunicato che, tenuto anche conto della situazione creatasi con il terremoto, ha anticipato il suo ritiro dal Kurdistan Settentrionale (cioè' dal sud est della Turchia) verso il Nord Iraq prima della data precedentemente stabilita in base alle richiesta di Ocalan del primo settembre. Il PKK avrebbe già sospeso tutte le operazioni militari in Turchia e si attende una reazione positiva sia da Ankara sia dai curdi iracheni (KDP) di Massud Barzani. Fonti del Partito Democratico del Kurdistan di Barzani hanno riferito di non aver registrato per ora alcun movimento di forze del PKK verso il territorio da esso controllato in Nord Irak. Safeen Dizayee, rappresentante del KDP ad Ankara, ha tenuto a precisare che ''la nostra posizione e' chiara : il PKK non deve cercare di stabilirsi nell'area'' controllata dagli uomini di Barzani in Nord Iraq. Il PKK punterebbe ad attraversare il territorio controllato da Barzani al confine con la Turchia per dirigersi verso il confine iraniano e la zona controllata dalla Unione Patriottica del Kurdistan (PUK).
Le Forze Armate turche, però, proseguono le operazioni contro il PKK. Fonti ufficiali parlano di scontri avvenuti nelle provincie sudorientali di Hakkari, Van e Sirnak, con l'uccisione di una decina di guerriglieri.

3. BELGIO – Prorogati i controlli sulla diossina.
Il Comitato veterinario dell'Unione, riunito ieri a Bruxelles, ha deciso di prorogare fino al 30 settembre l'obbligo per il Belgio di effettuate test sul contenuto di diossina in relazione ad ogni partita di carne e sui prodotti derivati con più del 2% di grassi animali che intende esportare.

4. AUSTRIA – Una visita del ministro Scognamiglio.
Incontro ieri a Salisburgo tra il Ministro della Difesa Scognamiglio ed il suo omologo austriaco Fasslabend nel quadro delle periodiche consultazioni tra responsabili della difesa. Nel corso dei colloqui sarebbero stati esaminati gli sviluppi della situazione nei Balcani e l'andamento delle missioni alleate in Kossovo, Albania e Bosnia. I due Ministri avrebbero inoltre avuto uno scambio di vedute sul tema dello sviluppo dell'Identità Europea di Sicurezza e Difesa.

5. FRANCIA – Ospiti europei tra gli ambasciatori.
Il Segretario Generale presente, su invito del Ministro degli Esteri francese Vedrine, ai lavori della VII Conferenza degli Ambasciatori francesi in servizio all'estero in corso a Parigi da ieri. Oltre all'Ambasciatore Vattani sono stati invitati ai lavori il Ministro degli Esteri ungherese Martony ed il Segretario Generale del Ministero degli Esteri tedesco, l'Ambasciatore Ischinger.

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26 agosto 1999
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