1. KOSSOVO Gli americani sostengono il contingente russo.
Appoggio di Washington a Mosca per il contingente russo che cerca di
posizionarsi attorno alla città kossovara di Orahovac ma e' ancora bloccato dagli
abitanti di etnia albanese. Gli Stati Uniti hanno ribadito la loro contrarietà alla
'cantonizzazione' del Kossovo su base etnica, ipotesi che sembra invece sempre più
convincere i serbi. Secondo fonti jugoslave sarebbero state scoperte fosse comuni con
vittime serbe ad una cinquantina di chilometri da Pristina.
In una dichiarazione del Dipartimento di Stato si ritiene che le truppe russe agiranno con
equilibrio e rispetteranno il loro mandato a Orahovac e si ricorda come le proteste degli
albanesi (che temono atteggiamenti filoserbi da parte dei russi) a Kosovska Kamenica nei
giorni scorsi siano progressivamente scemate quando le forze russe hanno concretamente
dimostrato di essere impegnate, come le altre forze della Kfor, a dare sicurezza a tutta
la gente del Kossovo, a prescindere dalla loro appartenenza etnica o religione.
Sulla controversa proposta della cantonizzazione, in discussione nella riunione
organizzata dalle Nazioni Unite a Pristina, da parte americana ne viene ribadita
l'opposizione perché viene ritenuta in contrasto con l'unita' e l'integrità territoriale
di un Kossovo multietnico. Da parte serba, invece, si comincia a ritenere che
l'organizzazione della regione a cantoni possa essere l'unico schema atto a garantire il
rientro e la sicurezza della popolazione serba fuggita dal Kossovo. Secondo dati
dell'UNHCR la quasi totalità della precedente minoranza serba vivente nel Kossovo ha
ormai comunque abbandonato la regione.
Certo è che i segnali per una distensione continuano ad essere negativi: l'agenzia
jugoslava Tanjug ha annunciato la scoperta ieri di una fossa comune ad una cinquantina di
km da Pristina con oltre una decina di cadaveri di serbi, mentre la Chiesa Ortodossa Serba
ha denunciato la distruzione di una cinquantina di monasteri e chiese, costruiti tra il X
e il XVI secolo e sovente posti sotto protezione dell'UNESCO, avvenuta dall'inizio del
dispiegamento della KFOR nella regione.
Sempre da parte americana è stato annunciato che il Rappresentante Permanente presso le
Nazioni Unite, Holbrooke, partirà venerdì per una visita nei Balcani che lo porterà in
Albania, Bosnia, Macedonia e Kossovo al fine di informarsi sulla situazione attuale e
sulle condizioni per l'attuazione della pace. A Pristina, in particolare, il
neo-Ambasciatore Usa si incontrerà con responsabili dell'ONU e della NATO, per discutere
le questioni relative al ritorno dei profughi, alla ricostruzione e ai crimini di guerra.
2. TURCHIA Il Pkk si ritira. Il PKK ha annunciato ieri di avere iniziato il suo ritiro dalla Turchia. La
decisione sarebbe stata presa per facilitare le operazioni di soccorso a seguito del sisma
che ha colpito il paese. L'esercito di Ankara sembra però continuare le operazioni contro
gli indipendentisti curdi. Il Consiglio Presidenziale del PKK afferma in un comunicato
che, tenuto anche conto della situazione creatasi con il terremoto, ha anticipato il suo
ritiro dal Kurdistan Settentrionale (cioè' dal sud est della Turchia) verso il Nord Iraq
prima della data precedentemente stabilita in base alle richiesta di Ocalan del primo
settembre. Il PKK avrebbe già sospeso tutte le operazioni militari in Turchia e si
attende una reazione positiva sia da Ankara sia dai curdi iracheni (KDP) di Massud
Barzani. Fonti del Partito Democratico del Kurdistan di Barzani hanno riferito di non aver
registrato per ora alcun movimento di forze del PKK verso il territorio da esso
controllato in Nord Irak. Safeen Dizayee, rappresentante del KDP ad Ankara, ha tenuto a
precisare che ''la nostra posizione e' chiara : il PKK non deve cercare di stabilirsi
nell'area'' controllata dagli uomini di Barzani in Nord Iraq. Il PKK punterebbe ad
attraversare il territorio controllato da Barzani al confine con la Turchia per dirigersi
verso il confine iraniano e la zona controllata dalla Unione Patriottica del Kurdistan
(PUK).
Le Forze Armate turche, però, proseguono le operazioni contro il PKK. Fonti ufficiali
parlano di scontri avvenuti nelle provincie sudorientali di Hakkari, Van e Sirnak, con
l'uccisione di una decina di guerriglieri.
3. BELGIO Prorogati i controlli sulla diossina. Il Comitato veterinario dell'Unione, riunito ieri a Bruxelles, ha deciso di
prorogare fino al 30 settembre l'obbligo per il Belgio di effettuate test sul contenuto di
diossina in relazione ad ogni partita di carne e sui prodotti derivati con più del 2% di
grassi animali che intende esportare.
4. AUSTRIA Una visita del ministro Scognamiglio. Incontro ieri a Salisburgo tra il Ministro della Difesa Scognamiglio ed il suo
omologo austriaco Fasslabend nel quadro delle periodiche consultazioni tra responsabili
della difesa. Nel corso dei colloqui sarebbero stati esaminati gli sviluppi della
situazione nei Balcani e l'andamento delle missioni alleate in Kossovo, Albania e Bosnia.
I due Ministri avrebbero inoltre avuto uno scambio di vedute sul tema dello sviluppo
dell'Identità Europea di Sicurezza e Difesa.
5. FRANCIA Ospiti europei tra gli ambasciatori. Il Segretario Generale presente, su invito del Ministro degli Esteri francese
Vedrine, ai lavori della VII Conferenza degli Ambasciatori francesi in servizio all'estero
in corso a Parigi da ieri. Oltre all'Ambasciatore Vattani sono stati invitati ai lavori il
Ministro degli Esteri ungherese Martony ed il Segretario Generale del Ministero degli
Esteri tedesco, l'Ambasciatore Ischinger.