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Giorni dell'Europa

Venerdì 21 maggio 1999

1. KOSSOVO – Tra bombe e diplomazia.
Nuova intensa notte di bombardamenti sulla Serbia. Colpite raffinerie ed impianti industriali a Belgrado sin dalle 20,00 di ieri sera.
Sul fronte diplomatico a Mosca sono proseguiti i colloqui a tre tra l'inviato russo Cernomyrdin, il Presidente finlandese Ahtisaari ed il vice Segretario di Stato USA Talbott. Le divergenze resterebbero ancora notevoli, ma si parla di "passi in avanti". Oggi nella capitale russa dovrebbero giungere anche l'inviato del Segretario Generale delle Nazioni Unite Bildt ed il Ministro degli Esteri greco Papandreou. Riunione, a livello direttore politico, del G8 per stillare la proposta di risoluzione da sottoporre al C.d.S. per la sospensione dei bombardamenti ed il ritiro delle truppe dalla regione.
Il Presidente del Consiglio a Bruxelles incontra il Segretario Generale della NATO per illustrargli le iniziative italiane e discutere della questione dei missili sganciati nel Mar Adriatico.
Sul fronte umanitario, ieri il Segretario Generale della Nazioni Unite Kofi Annan si è recato in Albania, dove ha ribadito l'impegno a far rientrare i profughi nelle loro case in sicurezza prima dell'inverno.
Dopo qualche giorno di parziale rallentamento, anche in conseguenza di condizioni meteorologiche non ottimali, le incursioni dell'Alleanza atlantica sulla Jugoslavia sono riprese massicciamente, riproponendo la determinazione dei vertici militari della NATO nel non dare tregua alle truppe di Milosevic. Presi di mira importanti depositi di carburante della Serbia, alcuni già fatti oggetti di attacchi NATO nelle settimane scorse. Belgrado è stata colpita sin dalle prime ore della sera. In particolare le raffinerie della Jugopetro di Banono Brdo alla periferia della città e quelle di Rakovica, nelle immediate vicinanze, sono state ben presto avvolte dalle fiamme, con violente esplosioni che hanno interessato in parte anche la residenza dell'ambasciatore svizzero. Violente incursioni anche sulle installazioni industriali ed i depositi di carburante di Sombor, duecento chilometri a nord-ovest della capitale: in questo caso si parla anche di possibili vittime civili. Gli attacchi potrebbero ulteriormente intensificarsi: nella notte altri 24 bombardieri statunitensi FA-18 hanno raggiunto l'Ungheria, che ha messo a disposizione una sua base militare.
Questa situazione non sembra però piegare il Presidente Milosevic, anche se giungono sempre più frequenti notizie di diserzioni tra le truppe serbe e di prese di posizioni e proteste contro la politica governativa: Belgrado comunque è ancora ferma nel rifiutare qualsiasi ipotesi di presenza di truppe straniere nel Kossovo.
Continuano nel frattempo gli sforzi diplomatici: da quasi due giorni, con brevi interruzioni, sono in corso a Mosca i colloqui a tre tra l'inviato russo per i Balcani Cernomyrdin, il Presidente finlandese Ahtisaari, inviato e prossimo presidente di turno dell'UE, ed il vice Segretario di Stato americano Talbott. Le divergenze sarebbero ancora notevoli, in particolare sul punto relativo alla cessazione dei bombardamenti preliminarmente o susseguentemente all'avvio di negoziati con Belgrado. Tutti e tre i negoziatori, tuttavia, hanno fatto manifestazione di ottimismo. Dopo alcuni giorni di sospensione - connessi probabilmente con il cambio del governo deciso dal Presidente Eltsin - Mosca sembra essere di nuovo tornata ad essere la capitale delle trattative diplomatiche: oggi giungeranno nella città l'inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Kossovo Karl Bildt ed il Ministro degli esteri greco Papandreou. Oggi nel frattempo si riuniscono i direttori politici dei G8 per mettere a punto un progetto di risoluzione da presentare al Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite, primo passo della strategia decisa appunto in ambito G8 per fare cessare la crisi nella regione.
Il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha ieri illustrato a Bruxelles al Segretario Generale della NATO le iniziative italiane per una soluzione negoziata della crisi. Nel corso dei colloqui è stato anche trattato il tema delle bombe inesplose dell'Alleanza sganciate nel Mar Adriatico (143 in totale secondo fonti NATO).
Il Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan ieri si è recato in visita in Albania, in particolare al campo profughi di Kukes. A fronte di un atteggiamento chiaramente contrario della grande maggioranza dei profughi a lasciare il campo per essere trasferiti altrove per timore di un definitivo sradicamento (oltre che la paura di finire in mano a speculatori senza scrupoli e di perdere anche il poco che sarebbero riusciti a portarsi appresso), il Segretario Generale ha ribadito l'impegno a far rientrare prima del prossimo inverno gli sfollati in Kossovo. Perché questo avvenga senza rischi ed in tutta sicurezza Annan ha confermato la necessità di far accettare a Belgrado il ritiro delle truppe e delle milizie paramilitari dalla regione e l'esigenza di inviare una forza militare multinazionale in loco.
Nel corso della sua visita il Segretario Generale si è intrattenuto a colloquio con il Presidente ed il Primo Ministro albanesi ai quali ha manifestato il ringraziamento delle Nazioni Unite per lo sforzo che il paese sta compiendo con l'emergenza umanitaria creatasi. In tale occasione Annan ha affermato che, una volta ritornata la pace, il Tribunale Internazionale dell'Aja dovrà essere sicuramente messo in condizioni di operare per colpire i colpevoli delle atrocità commesse nel Kossovo.

2. RUSSIA – Le probabili riconferme al governo.
Nuovo Governo: confermati con molta probabilità Ivanov agli Esteri e Sergheiev alla Difesa. Dovrebbero invece essere esclusi i comunisti ed i loro alleati. Nel giro di una settimana Eltsin incassa due importanti vittorie e potrebbe adesso avviarsi un periodo di relativa stabilità per il paese, fino alle elezioni legislative di fine anno.
Dopo l'approvazione della nomina di Stepashin a Primo Ministro da parte della Duma, sembrerebbe essere in fase avanzata la composizione del nuovo governo russo. Dalle prime indiscrezioni, un congruo numero di ministri potrebbero essere confermati, mentre sarebbe ormai certa l'esclusione dei comunisti e dei loro alleati dall'esecutivo. I decreti di conferma dovrebbero riguardare, tra gli altri, il Ministro degli Esteri Ivanov, il Ministro della difesa Sergheiev, quello della giustizia e delle situazioni di emergenza. La riconferma di Ivanov era stata messa in dubbio nei giorni scorsi da varie fonti, dato che egli è considerato un uomo dell'ex Primo Ministro Primakov, ma d'altro canto potrebbe prevalere la considerazione dell'inopportunità di cambiare i vertici del Ministero degli Esteri in un momento di pesante crisi internazionale scatenata dal conflitto nel Kossovo.
Al di là di nuovi problemi collegati con la salute, gli sviluppi di quest'ultima settimana sembrano segnare un chiaro rafforzamento della posizione di Eltsin, soprattutto per quanto riguarda il complesso e travagliato rapporto del Presidente con il Parlamento. Superato lo scoglio dell'impeachment, sostituito il Primo Ministro che in qualche maniera si era sentito imposto dalla Duma con un suo fedelissimo, oggi il Capo dello Stato sembra in condizione di poter assicurare una relativa stabilità al paese fino alle prossime elezioni legislative previste per dicembre.

3. BOSNIA ERZEGOVINA – L’ultima fase della ricostruzione.
Si è aperta ieri a Bruxelles la quinta Conferenza dei donatori per la Bosnia. La Conferenza affronta l'ultima fase del programma di ricostruzione deciso per la Bosnia. In conseguenza del programma avviato per venire incontro alle necessità del paese dopo il conflitto, è stato possibile raggiungere una crescita economica media del 40% annuo. Finora i fondi messi a disposizione dall'Unione Europea per aiuti umanitari e per la ricostruzione sono stati di 222,4 milioni di euro nel 1999, portando a 2.033 milioni di euro il contributo totale dell'UE tra il 1995 e il corrente anno.
Nella conferenza si parlerà anche dell'impatto che la crisi del Kossovo potrà avere sulla Bosnia. Un progetto di sviluppo sostenibile a medio termine per il 2000/2004 sarà inoltre presentato dalla Banca Mondiale. Secondo una stima annunciata dalla BEI, i costi della ricostruzione dopo il conflitto del Kossovo si preannunciano molto più elevati, circa 25 miliardi di dollari USA (45.000 miliardi di lire).

4. TURCHIA - Condannato a morte l'ex numero due del PKK.
Con un verdetto che getta inquietanti presagi sulla sorte di Abdullah Ocalan, il suo ex numero due del PKK, Semin Sakik, è stato condannato a morte per tradimento, omicidio plurimo e separatismo. Le stesse accuse sono state formulate in effetti contro Ocalan, che sarò giudicato nel carcere di massima sicurezza dell'isola di Imrali, a partire dal 31 maggio prossimo. La Procura, come noto, ha già annunciato che chiederà per Ocalan la condanna a morte. La sentenza contro Sakik è stata emessa a Diyarbakir, nel sud-est della Turchia, da una Corte per la sicurezza dello Stato formata da un giudice militare e due magistrati civili.

5. CONSIGLIO EUROPEO COOPERAZIONE – L’agenda della riunione.
Riunione dei Ministri dei Quindici incaricati delle tematiche connesse con la Cooperazione allo sviluppo oggi a Bruxelles. Fra i temi in discussione, i meccanismi di valutazione , il coordinamento e la complementarità tra gli stati membri e la Commissione, la prosecuzione dei negoziati post-Lomè, la prevenzione dei conflitti in Africa, le mine anti-uomo, la sicurezza alimentare. Su richiesta della delegazione belga sarà affrontata anche la questione relativa alla ripresa della cooperazione con il Burundi e su richiesta del Portogallo la questione di Timor orientale.

6. GERMANIA - Chiederà il commissario per l'economia?
La Germania potrebbe reclamare nella nuova Commissione le competenze per l'economia, le finanze e la politica della concorrenza.
A Bonn, durante una riunione, i partiti della coalizione governativa hanno richiesto che siano affidate alla Germania le competenze per l'economia, le finanze e la politica della concorrenza nella nuova Commissione. Perlomeno due di questi incarichi, si sottolinea, dovranno essere ricoperti da commissari tedeschi. Tali competenze, secondo Schroeder, corrispondono in definitiva al peso attuale della Germania e anche se altri Stati vorranno richiuderle, la Germania "non si farà mettere da parte". Sui potenziali candidati non sono stati peraltro avanzato nomi. Gli ambientalisti, alleati di minoranza del governo, si battono in effetti per avere uno dei due commissari tedeschi ed intendono assegnarlo ad una donna.
Il cancelliere Schroeder intenderebbe mettere a parte quanto prima dei desideri tedeschi il Presidente designato Prodi.

7 BCE – Tassi invariati.
La Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di riferimento di mercato. Per le operazioni di pronti-termine il livello rimane pertanto fissato al 2,5%.

8. FRANCIA – Jospin a Napoli.
Il Primo Ministro francese Jospin in Italia per partecipare all'avvio della campagna elettorale della sinistra a Napoli per le elezioni europee. Oggi colloqui con il Presidente del Consiglio D'Alema.

Giorni dell'Europa


31 luglio 1999
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