Mancata la maggioranza (2/3) per limpeachment. Sarebbero stati necessari
300 voti su 450. Lassenteismo è stato determinante (il numero dei votanti è stato
di 348).
I capi daccusa erano politici:
a) dissoluzione dellURSS avvenuta nel 1991 come conseguenza degli Accordi firmati da
Eltsin nel dicembre di quellanno in Bielorussia. (240 voti)
b) scioglimento della Duma nel 1993 e successiva repressione militare della rivolta dei
deputati che causò 150 morti. (263 voti)
c) responsabilità di Eltsin nella guerra cecena che, tra il 1994 ed il 1996, fece 80.000
morti. (283 voti)
d) indebolimento delle forze armate provocato dai tagli degli effettivi e dei
finanziamenti statali. (241 voti)
e) genocidio del popolo russo provocato dalla politica delle riforme. (238 voti).Eltsin
può trarre conforto dal voto, ma non dal fatto che la maggioranza semplice abbia votato a
favore di tutti i capi e manifesti un caparbio rifiuto di avallare la dissoluzione
dellURSS. Sul fronte opposto, Zyuganov ha fallito nel tentativo di raccogliere il
parlamento intorno al partito comunista, pur con un Presidente a livelli minimi di
popolarità.
Lo scontro si sposta ora sulla nomina di Stepashin quando mercoledì la Duma sarà
chiamata a ratificare la sostituzione del Premier uscente Primakov. Il mancato impeachment
allontana tuttavia la prospettiva di un confronto extra-costituzionale; Eltsin può ora
decidere di sciogliere la Duma nel rispetto dellordinamento.
2. KOSSOVO Tentativi di ripresa diplomatica. La settimana che inizia oggi, con un fitto calendario di incontri ai massimi
livelli, si profila molto importante per la ricerca di una soluzione diplomatica alla
crisi. Di nuovo possibile un viaggio congiunto Cernomyrdin-Athisaari a Belgrado.
Proposta del Presidente del Consiglio D'Alema: dopo una risoluzione del Consiglio di
Sicurezza dellONU, intravede la possibilità di far cessare i raids sulla Jugoslavia
suscita. Reazioni molto caute da parte della NATO, ma DAlema insiste che a
pronunciarsi siano i responsabili politici dellAlleanza. Al Consiglio di Sicurezza
si va rafforzando il legame russo-cinese come conseguenza del bombardamento della
ambasciata cinese a Belgrado.
Il Pentagono annuncia il probabile rilascio dei tre prigionieri serbi detenuti in
Germania.
Continuano i bombardamenti, ma restano per ora inattivi i vulnerabili elicotteri Apache,
causa la preoccupazione del Pentagono di evitare perdite.
I primi calcoli sui danni causati dai bombardamenti ammonterebbero a circa 20.000 miliardi
di lire.
Fatta ieri in un'intervista pubblicata sulla stampa italiana, la proposta del Presidente
del Consiglio D'Alema, prevede la cessazione dei bombardamenti a seguito di una
risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Non entusiastico il commento del portavoce della
NATO, Shea; al momento Bruxelles rimane ferma sulla posizione concordata al vertice
dellAlleanza: ritiro delle truppe e delle milizie paramilitari serbe dal Kossovo
prima, stop ai raids poi. La preoccupazione della NATO sembra anche di non offrire a
Milosevic margini per temporeggiamenti tattici, consolidando così il fatto compiuto
dellepurazione etnica, proprio quando da Belgrado cominciano a giungere ammissioni
di indebolimento militare (ma non ancora segnali politici concludenti e/o di rallentamento
delle operazioni in Kossovo proprio ieri oltre un migliaio di nuovi profughi ha
varcato il confine con la Macedonia).
Il Presidente del Consiglio italiano ha sottolineato la necessità che a pronunciarsi
sulla proposta siano i leaders politici dellAlleanza, al di là della reazione a
livello tecnico da Bruxelles. Non ci sono stati ancora commenti del Cancelliere tedesco
che si incontrerà domani a Bari col capo del Governo italiano, occasione per discutere
approfonditamente della proposta italiana.
La settimana che inizia oggi è densa di incontri ai massimi livelli. Lo scenario è
ancora confuso ma nellinsieme potrebbe propiziare il rilancio delliniziativa
diplomatica. Lo stesso Schroeder avrà l'opportunità di discutere del piano italiano col
cancelliere finlandese Athisaari, prossimo presidente di turno dell'UE, che incontrerà
nella giornata di oggi ad Helsinki. Domani è invece fissato l'appuntamento tra Victor
Cernomyrdin e Strobe Talbott. Possibile che entro la fine della settimana Athisaari e
Cernomyrdin si rechino a Belgrado. Intanto i Ministri degli Esteri UE si incontrano oggi a
Bruxelles (Consiglio Affari Generali).
Dopo la distruzione dellambasciata cinese a Belgrado la crisi kossovara ha prodotto
un primo, non voluto, risultato politico: il riavvicinamento tra Cina e Russia in
Consiglio di Sicurezza. Riavvicinamento tattico, perché tra i due paesi resta una
diffidenza di fondo, ma confermato è dal loro veto congiunto ad una risoluzione sulla
situazione umanitaria in Kossovo, perché non prevedeva la fine dei bombardamenti.
Pare imminente il rilascio dei due (o tre) soldati serbi detenuti in Germania, dopo che
erano stati consegnati alla NATO da membri dell'UCK che li avevano catturati in territorio
albanese. Sarebbero consegnati alla Croce Rossa Internazionale (non è chiaro se tutti
vogliano tornare in RFJ). Le fonti americane escludono la reciprocità col rilascio dei
tre marines statunitensi ottenuto dal reverendo Jackson.
A Belgrado sono cominciate a circolare le prime stime sui economiche sui danni provocati
da questi oltre 50 giorni di bombardamenti. I calcoli sono stati fatti separando i danni
provocati alla città di Belgrado ed all'intera RFJ, dove risultano al momento danneggiati
oltre 530 edifici. Nel secondo caso la cifra raggiunge l'astronomica cifra di 100 miliardi
di dollari.
Controversia sulla causa delle vittime di Kosira. Incuranza nel colpire obiettivi civili,
secondo Belgrado; profughi (scudi umani?) scientemente lasciati accampare in prossimità
di obiettivi militari, sostiene la NATO.
Washington denuncia la scomparsa di 100.000 uomini di etnia kossovara, "in età di
leva". Secondo il Segretario alla Difesa statunitense William Cohen, molti potrebbero
essere stati vittime delle milizie paramilitari serbe. Finora secondo le notizie di cui
dispongono gli americani, oltre 4.000 kossovari sarebbero stati passati per le armi
dall'inizio delloffensiva jugoslava nella provincia.
3. UCRAINA Vertice dei paesi centro-europei. Il vertice informale conclusosi sabato ha chiesto a Belgrado di accettare il
piano G8, confermando il totale isolamento di Milosevic nella regione. Il Vertice
informale dei nove Paesi centro-europei (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania,
Ungheria, Polonia, Romania, Slovenia ed Ucraina) si è concluso sabato a Lviv (Ucraina)
con ladozione di una dichiarazione comune con cui si "chiede al governo di
Belgrado di assumersi gli impegni richiesti dalla comunità internazionale come
precondizioni per una soluzione pacifica" della crisi del Kossovo. I nove Presidenti
propongono inoltre "una conferenza di alto livello sullEuropa
sud-orientale" per elaborare una strategia globale per la stabilizzazione
dellintera regione attraverso la ricostruzione economica e la promozione della
democrazia". La Conferenza dovrebbe tenersi a Vienna sotto legida
dellONU, dellOSCE e del Consiglio dEuropa. Il summit di Lviv è il
settimo dal 1994; il prossimo appuntamento si terrà nel 2000 in Ungheria.
4. SLOVACCHIA - Elezioni presidenziali, Schuster e Meciar al
ballottaggio. Rudolf Schuster, candidato della coalizione al potere, e lex Primo
Ministro Meciar, leader dellopposizione, disputeranno il 29 maggio il ballottaggio,
non avendo nessuno dei due raggiunto, nelle elezioni presidenziali di sabato, il 50% più
uno dei voti necessari per essere eletto al primo turno. Secondo i dati ufficiali resi
noti dalla Commissione elettorale, Schuster ha ottenuto il 47,38% e Meciar il 37,24%.
Lex attrice Vasaryova, lunica donna tra i nove candidati in lizza, ha avuto il
6,6% dei voti. Laffluenza è stata del 74%.
5. CONSIGLIO EUROPEO AFFARI GENERALI - Presenti anche Rugova e
Ivanov. Il Kossovo dominerà inevitabilmente la riunione di oggi dei Ministri degli
Esteri dellUnione alla presenza anche di Rugova e del Ministro degli Esteri russo
Ivanov. Altri argomenti allordine del giorno sono, tra gli altri, la strategia
comune verso la Russia (il CAG dovrebbe raccomandarne ladozione da parte del
Consiglio Europeo di Colonia), le relazioni con gli Stati Uniti in tema di carni prodotte
con ormoni di crescita, il processo di pace in Medio Oriente.
6. ITALIA-GERMANIA A Bari il vertice. Iniziano oggi gli incontri tra Primi Ministri e Ministri dellInterno. In
serata larrivo dei Ministri degli Esteri provenienti dal CAG di Bruxelles. Inizia
oggi e continuerà nella giornata di domani il vertice italo-tedesco di Bari che conferma
una prassi di consultazioni bilaterali al più alto livello che, sulla base di un accordo
del maggio 1998, si svolgono fra i due Paesi almeno una volta lanno fra Capi di
Governo e Ministri degli Esteri, cui si aggiungono altri Ministri a seconda delle esigenze
del momento (a Bari saranno presenti anche i Ministri dellInterno). Molti i temi
nellagenda dei colloqui. Tra tutti domina la crisi del Kossovo che verrà analizzata
nei suoi diversi aspetti, sia dal punto di visto politico che umanitario che di stabilità
dellintera regione dei Balcani. Ma i lavori serviranno per passare in rassegna altre
tematiche quali quelle europee, la preparazione del Vertice G8 di Colonia, le tematiche di
sicurezza alla luce del Vertice NATO di Washington, i rapporti con la Cina e la Turchia. I
temi di carattere bilaterale toccheranno unampia serie di settori, dal politico,
alleconomico, al socio-migratorio ed al culturale.