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Giorni dell'Europa

Lunedì 10 maggio 1999

1. KOSSOVO – La conseguenze del bombardamento dell’ambasciata cinese.
La crisi innescata dal bombardamento dell'ambasciata cinese non ferma le azioni della NATO. La lunga telefonata di ieri sera di Clinton a Jiang Zemin volta ad esprimere il rammarico per il "deplorevole incidente" non ha sopito l'ira del governo di Pechino. Nonostante l'assunzione di responsabilità effettuato dalla NATO, Clinton ha però anche rivendicato la legittimità dei raids aerei. Nonostante gli errori verificatisi a Belgrado ed a Nis, continua, soprattutto da parte russa, la ricerca di una soluzione diplomatica: il rappresentante per i Balcani del presidente russo Boris Eltsin, Victor Cernomyrdin, si recherà nella giornata a Pechino, dove, sebbene con un agenda nettamente più stringata rispetto al previsto, si recherà anche il cancelliere Schroeder. Sul piano delle attività militari, prima notte senza allarme aereo a Belgrado, e dal resto della Jugoslavia si hanno notizie solo di bombardamenti a Nis. Scontri tra guerriglieri dell'UCK e forze serbe avrebbero, nel fine settimana, portato alla morte di 22 soldati di Belgrado.
L'inasprimento della crisi diplomatica messa in moto dagli avvenimenti di Belgrado a seguito del bombardamento dell'ambasciata cinese nella capitale serba, non ha bloccato le azioni della Nato che nella notte ha preso di mira soprattutto la città di Nis. Dopo che i rappresentanti cinesi al Consiglio di Sicurezza avevano dato luogo ad una riunione fiume nella quale era stato espresso tutto il disappunto per l'errore commesso dalle forze NATO, e dopo che Pechino aveva formalizzato la "sospensione" del dialogo sui diritti umani ed il "rinvio" di quello sul disarmo, nella serata di ieri il presidente Clinton ha inviato una lettera e successivamente chiamato al telefono il capo di Stato cinese Jang Zemin nel tentativo di placare la furia di Pechino dopo il bombardamento dell'Ambasciata a Belgrado esprimendo il rammarico per i lutti inferti in conseguenza del "deplorevole incidente". Al contempo, il presidente statunitense ha tenuto a rimarcare la legittimità delle azioni aeree per fermare la pulizia etnica in Kossovo. Lo stesso concetto è stato infine ribadito in una telefonata tra lo stesso presidente Usa e Chirac al termine della quale si è voluto sottolineare che in ogni caso "non vi saranno sconti" per Milosevic. Al momento non si conoscono ancora le reazioni del governo cinese al passo diplomatico di Clinton. Tra l'altro, continuano ad essere assediate le ambasciate di Stati Uniti e Regno Unito nella capitale cinese, dove in giornata si recherà il mediatore russo per i Balcani Victor Chernomyrdin, il quale non perde il suo ottimismo e, di ritorno a Mosca da Bonn, ha ripetuto che "si è sulla via giusta" per trovare una soluzione politica alla crisi, anche alla luce di una sua ultima telefonata con Milosevic. Un segnale positivo arriva dalla conferma che il cancelliere tedesco Schroeder si recherà ugualmente a Pechino per la programmata visita di Stato. Si tratterà di un viaggio più breve e largamente svuotato nella sostanza: è stata cancellata la sosta a Shanghai e la folta delegazione economica che doveva accompagnare il cancelliere non partirà più, ma rimane il segnale positivo di volere mantenere aperto il dialogo con la Cina.
Quella appena terminata è stata, dopo 43 notti, la prima senza allarme aereo a Belgrado. Gli attacchi della NATO sembrano essere stati rallentati più dalle pessime condizioni meteo sulla penisola balcanica che dalle ripercussioni delle bombe sull'ambasciata cinese. Gli attacchi NATO si sono invece concentrati sulla città di Nis.
Nello scorso fine settimana, guerriglieri dell'Uck avrebbero ucciso in uno scontro a fuoco 22 soldati delle milizie paramilitari serbe. Gli scontri, nel corso dei quali i kossovari si sarebbero impossessati di una grande quantità di munizioni, sarebbero avvenuti nei pressi della cittadina kossovara di Gollak.

2. KOSSOVO - Riprende il flusso di profughi verso l'Albania.
Mentre il Governo italiano porta avanti lo spostamento di 10.000 kossovari macedoni nel campo di accoglienza di Comiso, anche a seguito delle ultime vicende, ha ripreso consistenza nelle ultime ore il flusso di profughi dal Kossovo verso l'Albania. In particolare, ha ripreso consistenza il flusso al valico di Morini dove nella notte varie centinaia di persone si sono riversate nell'intento di varcare il confine albanese.
Continua intanto lo sforzo di vari Stati teso ad accogliere il maggior numero possibile di profughi.

3. ISLANDA - Nessuna sorpresa dalle elezioni politiche.
Il governo di centro-destra guidato dai conservatori dovrebbe avviarsi alla terza legislatura al potere. Primo Ministro dovrebbe essere confermato il premier uscente David Oddsson che, forte soprattutto dei brillanti successi economici conseguiti dal suo governo, si appresta ad avviare le consultazioni con gli alleati centristi per governare per la terza legislatura di fila l'isola. La campagna elettorale si è concentrata su questioni locali e scarso peso hanno avuto le tematiche internazionali, quali la crisi del Kossovo. Peraltro è da segnalare che tra i paesi NATO l'Islanda è uno di quelli dove vi è il più alto tasso di approvazione dell'azione militare dell'Alleanza in Jugoslavia.

Giorni dell'Europa


31 luglio 1999
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