Sesta notte di bombardamenti sulla Jugoslavia. Colpite Pristina e Belgrado.
Schierati i super-bombardieri B-1 statunitensi per colpire le truppe serbe e gli A-10 in
funzione anticarro. Il Primo Ministro russo Primakov oggi a Belgrado per colloqui con
Milosevic. La missione è esplicitamente appoggiata da Italia, Germania e Turchia. Sempre
più grave la situazione nel Kossovo: Pristina sarebbe deserta. Uccisi dai serbi alcuni
negoziatori albanesi di Rambouillet mentre lUCK incita gli albanesi alle armi.
Lobiettivo principale dei bombardamenti NATO sembra essersi spostato nel Kossovo, in
particolare contro le truppe serbe che sembrano sempre più impegnate in una violenta
azione di pulizia etnica della regione. Colpite installazioni ed aeroporti militari a
Pristina e nella periferia nord della capitale serba. Il capoluogo kossovaro avrebbe ormai
le sembianze di una città morta, sconvolta per di più dagli incendi appiccati dalle
truppe serbe. Da parte della NATO si assiste ad un rafforzamento degli strumenti militari,
con lintervento dei "super-bombardieri" B-1 armati con bombe a grappolo
per colpire le truppe mentre gli A-10 avrebbero funzioni contro i carri armati serbi.
Sul fronte diplomatico oggi il Primo Ministro russo Primakov si reca a Belgrado per
colloqui con il Presidente jugoslavo Milosevic. Liniziativa di Mosca ha ricevuto
esplicito sostegno da parte di Bonn e Roma ed il premier dovrebbe recarsi, subito dopo
Belgrado, a Bonn per riferire alla Presidenza di turno UE degli esiti dei colloqui con la
dirigenza serba. Il Presidente del Montenegro, Djukanovic, ha nuovamente lanciato un
appello alla NATO per chiedere la sospensione dei bombardamenti e lavvio di
negoziati. Secondo il dirigente montenegrino da tempo critico verso la politica di
Belgrado - lazione della NATO starebbe esclusivamente rafforzando le posizioni di
Milosevic e precipitando invece il suo stato verso il caos e la violenza, soprattutto in
considerazione dellafflusso di profughi che rischia sempre più di far saltare i
fragili equilibri allinterno della piccola repubblica. Prosegue frattanto con
violenza la repressione serba nel Kossovo, dove sarebbe in atto una vera e propria pulizia
etnica. Sarebbe confermata luccisione dei dirigenti moderati kossovari Fehmi Agani e
Baton Haxhiu: la stessa agenzia di stampa jugoslava Tanjug parla della morte dei due
dirigenti albanesi, che facevano parte della delegazione kossovara a Rambouillet,
attribuendola ad un regolamento dei conti interno al fronte albanese. La dirigenza
dellUCK ha lanciato un appello a tutti i profughi albanesi perché prendano le armi
contro i serbi.
2. KOSSOVO Per i profughi sostegno ad Albania e Macedonia. Il numero dei profughi cresce a vista docchio. Albania e Montenegro
chiedono sostegno internazionale. Il Ministro Iervolino in Albania.
Sono ormai varie centinaia di migliaia i profughi che sfuggono ai bombardamenti ed alle
rappresaglie serbe nella regione. Tra gli 80 ed i 100.000 secondo fonti
dellUE sarebbero giunti negli ultimi giorni in Albania, ma altre migliaia si
sarebbero recati in Macedonia, Montenegro e Bosnia. Lattraversamento delle frontiere
avviene a fasi alterne, contrassegnato da continue chiusure da parte delle forze di
polizia serbe. Alcuni osservatori NATO parlano di una precisa strategia attuata da
Belgrado per usare "larma dei profughi" per destabilizzare gli stati
vicini. Il Primo Ministro albanese Maiko ha accusato esplicitamente Milosevic di
strumentalizzare levacuazione forzata delle popolazioni.
Il Commissario europeo per gli aiuti umanitari, Emma Bonino, da domani sarà in Albania e
Macedonia per rendersi conto degli interventi più urgenti da effettuare. Le autorità di
Tirana e Skopje hanno, infatti, lanciato pressanti appelli alla comunità internazionale
per chiedere urgenti sostegni allazione a favore dei profughi. Il Ministro degli
Interni, Rosa Russo Iervolino, accompagnata dai Sottosegretari Ranieri e Barberi, è a
Tirana per organizzare misure di sostegno ai profughi quali campi di raccolta e
linvio di strutture e mezzi, ma anche per prevenire una nuova ed incontrollata
ondata di immigrazione clandestina sulle nostre coste adriatiche.
Il dramma dei profughi sembra toccare anche i già logorati equilibri interni alla
Federazione Jugoslava: un vero e proprio dramma umanitario è in corso nel Montenegro, ed
in particolare a Ruzaje dove soltanto ieri sarebbero giunti 17.000 profughi che verrebbero
ad aggiungersi alle altre migliaia già fuggiti verso il territorio montenegrino dal
Kossovo. In questo caso la situazione è ancora più precaria, in considerazione
dellimpossibilità di prestare una qualsiasi forma di assistenza alle autorità di
Podgorica, formalmente parte integrante della Federazione jugoslava.
3. EURO Ai minimi storici. Tra "leffetto Kossovo" e lottimo stato di salute
delleconomia statunitense il dollaro "vola" sullEuro, ai suoi minimi
storici dallo scorso gennaio. Lindice Dow Jones oltre quota 10.000. La valuta
europea è scesa per la prima volta sotto la soglia di 1,07 dollari per un euro,
attestandosi a 1.0692, nuovo minimo storico. La crisi del Kossovo ed i timori per
unescalation militare nella regione contribuiscono a deprezzare landamento
della moneta unica europea, ma anche ennesime voci su un possibile taglio dei tassi
dinteresse da parte della BCE hanno ulteriormente indebolito lEuro. Il dollaro
invece risente anche dellottima contingenza delleconomia americana: ieri
lindice Dow Jones ha chiuso a quota 10006, segnando il miglior risultato di tutti i
tempi a Wall Street.
4. FRANCIA Non ci va il presidente iraniano. Annullata" la visita del Presidente Kathami in Francia prevista per il 12
aprile. Con una decisione che sembrava andare maturando sempre più negli ultimi giorni,
la visita del Presidente iraniano in Francia è stata aggiornata "sine die",
anche se formalmente non si tratta di un vero e proprio annullamento (tra laltro la
visita non era stata ancora ufficialmente fissata al 12 aprile).Il mancato viaggio di
Kathami in Francia sembra per il momento interrompere loffensiva di simpatia del
Presidente iraniano, che nelle scorse settimane si era recato in vista ufficiale in
Italia, la prima di un Capo dello Stato in ventanni di Repubblica Islamica in un
paese occidentale.
5. BERLINO - Vertice UE-ASEM Convergenza sulla candidatura del tailandese Panichpakdi alla Presidenza del
WTO. Un accordo tra i Ministri degli Esteri delle due organizzazioni sarebbe emerso nel
corso dei lavori della ministeriale UE-ASEM a Berlino. Il Vice primo ministro tailandese
è uno dei due candidati rimasti a succedere a Renato Ruggiero nella carica di Presidente
dellOrganizzazione Mondiale del Commercio, dopo il ritiro della candidatura
marocchina. Laltro rimasto in lizza e lex premier neozelandese Moore, ma dopo
laccordo UE-ASEM le possibilità di Panichpakdi sembrano essersi decisamente
rafforzate.
6. CONSIGLIO EUROPEO PESCA La ristrutturazione delle
flotte. Le modalità e le condizioni delle azioni strutturali del settore della
pesca al centro delle discussioni a Bruxelles. Si tratta in particolare di definire le
modalità di ristrutturazione delle flotte peschiere europee, le condizioni per la
costituzione di società miste, gli interventi socioeconomici per il settore,
lazione a favore delle flotte costiere e quelli per le organizzazioni dei
produttori. Si tratta comunque di una riunione ancora di definizione delle misure, alla
luce anche delle posizioni divergenti tra gli Stati membri, e lobiettivo della
Presidenza tedesca appare quello di avvicinare le rispettive posizioni in modo da potere
facilitare il prosieguo dei lavori e ladozione al prossimo Consiglio Pesca di
giugno.