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Articolo 51
(Interpretazione autentica del comma 8, dell'articolo 6,
del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 149)

L’articolo 51, non modificato dalla Commissione Bilancio del Senato, definisce la portata dell’art. 6, comma 8, del D.L. n. 149/93 ("Interventi urgenti in favore dell'economia"), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 237 dello stesso anno, concernente l’industria bellica, attraverso l’interpretazione autentica del predetto comma.
L’articolo 6 del D.L. n. 149/93, ai commi 7-9, reca disposizioni concernenti interventi di razionalizzazione, ristrutturazione e riconversione produttiva nel campo civile delle imprese operanti nel settore della produzione di armamenti.
In particolare, il comma 7 assegna al Ministero dell'industria l'individuazione, mediante decreto, delle aree del territorio nazionale caratterizzate da un notevole grado di incidenza delle attività di produzione e di manutenzione di materiali di armamento, autorizzando in tali zone una spesa quinquennale di 500 mld, successivamente incrementata di 65 miliardi nel quinquennio 1997-2001 (di cui 5 miliardi per il 1997 e 15 miliardi per ciascuno degli anni dal 1998 al 2001) dall’articolo 4, comma 1 della legge Bersani (L. n. 266/97). Il successivo comma 8, di cui si propone l’interpretazione autentica, affida al Ministro dell'industria il compito di stabilire le modalità di concessione dei contributi e della loro restituzione allo Stato, a valere, sul ricavato a regime, della vendita dei prodotti oggetto delle disposizioni in esame.
Si ricorda che le aree di cui all'art.6, comma 7, del D.L. n. 149/93 sono state individuate dal DM 20 dicembre 1993, mentre le modalità di concessione dei contributi di cui al comma 8 del medesimo art. 6 sono state fissate con il DM 2 agosto 1995, n. 434.

L’articolo 51 circoscrive la restituzione dei contributi concessi ai sensi del predetto comma 8 esclusivamente ai soli programmi di riconversione produttiva in campo civile e duale, escludendo quindi le operazione di razionalizzazione e ristrutturazione, per le quali verrebbe meno l’obbligo di restituzione.
La relazione illustrativa del disegno di legge sottolinea che solo nella ipotesi di programmi di riconversione in campo civile e duale possono conseguirsi reali prospettive di profitto. Al contrario, le imprese del settore militare mantengono le loro esigenze di sostegno, perdurando la situazione di crisi. La relazione aggiunge poi che a beneficiare della norma interpretativa sarebbero in gran parte imprese in gestione pubblica. Un caso esemplare è costituito dall’Alenia Difesa, facente parte del gruppo IRI tramite la Finmeccanica. Si tratta pertanto di imprese destinate alla privatizzazione, per le quali – sempre secondo la relazione illustrativa – "è necessario non compromettere una loro positiva collocazione nel mercato. Infine, la relazione illustrativa ricorda che si tratta spesso di imprese collocate nel Meridione.
Da un punto di vista formale, si segnala che più che un’interpretazione autentica, la norma sembra concretare una modifica retroattiva dell’art. 6 del D.L. n. 237/93, il quale appare sufficientemente chiaro nel porre a carico di tutti i beneficiari l’obbligo di restituzione del contributo.


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13/12/1998
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