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CIPRO
NEL
MEDITERRANEO

CAPITALE: Nicosia (ab.186.400 escluso settore turco) ABITANTI: 752.808 (1994) SUPERFICIE: 9.250 kmq (3.335 sono in area turca)
     
Capo dello Stato Presidente Glafcos CLERIDES
Primo ministro Presidente Glafcos CLERIDES
Presidente Camera dei Rappresentanti Spyros KYPRIANOU

DATI POLITICO-ISTITUZIONALI

Indipendente dal 1960 è Repubblica del Commonwealth dallo stesso anno in base al Cyprus Act, che prevedeva una collaborazione tra le due comunità dell'isola. I gravi contrasti che dividono la comunità greco-cipriota sfociano nel 1974 in un colpo di stato ad opera dei sostenitori dell'unione alla Grecia. Ne consegue l'intervento della Turchia, le cui forze occupano la parte settentrionale dell'isola e proclamano nel 1983 la Repubblica Turca di Cipro del Nord (TRNC), dichiarata "legalmente invalida" dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Essa comprende il territorio occupato dall'esercito turco nel 1974 (37% del totale) ed è abitato da circa 150.000 turco-ciprioti e 50.000 coloni dell'Anatolia.

L'urgenza di una soluzione della questione cipriota si è accentuata nella prospettiva dell'avvio del negoziato di adesione all'UE. L'Unione non può accettare a cuor leggero la prospettiva di "importare" il problema di un'isola divisa e quindi esiste l'esigenza che anche la parte turco-cipriota partecipi alla delegazione che negozierà le modalità di adesione senza che questo implichi un riconoscimento internazionale di essa. D'altro canto però il riconoscimento è proprio l'obiettivo di Cipro Nord che, in mancanza di esso, rifiuta di partecipare alla delegazione negoziale.

Cipro è una repubblica presidenziale nella quale il Governo è responsabile soltanto verso il presidente che nomina e dimette i ministri. Il Parlamento, monocamerale, è composto da una Camera dei Rappresentanti di 80 deputati eletti a suffragio universale ( 56 dalla comunità greco-ciporiota e 24 dalla comunità Turco-cipriota, i cui seggi sono ora vacanti) per 5 anni. Le ultime elezioni si sono tenute nel maggio 1996.

I 56 seggi della comunità greco-cipriota sono attualmente così ripartiti:

Partito di Concentrazione Democratica (DISY)

20

Partito Progressista dei Lavoratori (AKEL)

19

Partito Democratico (DIKO)

10

Partito Socialista (EDEK)

5

Democratici Uniti

2

Le donne presenti in parlamento sono 3 (5%).

L'opposizione è costituita dai post-comunisti di AKEL e da una parte del DIKO.

La politica interna è condizionata dalla questione della divisione dell'isola e quindi inscindibile dalla politica estera. Le ultime elezioni presidenziali a suffragio universale tenutesi nel febbraio 1998 hanno visto la vittoria del presidente in carica Clerides che è anche capo dell'esecutivo. Il mandato è quinquennale.

Il posto di vicepresidente, che secondo la costituzione è riservato a un turco-cipriota, è attualmente vacante.

Il Presidente della "Repubblica Turca di Cipro nord " è Rauf Denktash, rieletto per il terzo mandato (che dura cinque anni) il 22 aprile 1995. E' attiva un' Assemblea legislativa composta di 50 deputati in cui sono rappresentati quattro partiti. La coalizione di governo è composta dal "Partito dell'unità nazionale"(destra nazionalista) e dal Partito Democratico. L'opposizione è formata dal Partito Repubblicano Turco e dal partito della Liberazione Comunale (socialista) ambedue favorevoli al dialogo con i greco ciprioti.

Cipro è membro dell'ONU, dell'OCSE e del Consiglio d'Europa. La Gran Bretagna mantiene piena sovranità su due zone la cui amministrazione dipende dal Ministro dell'aeronautica britannico.

La sezione bilaterale di amicizia tra Italia e Cipro dell’Unione interparlamentare è presieduta dall’on. Enrico Cavaliere (Lega Nord I.P.) e composta dai deputati Giuseppe Lumia (DSU), Giuseppe Amato (FI), Alessio Butti (AN), Annamaria Procacci (Misto-Verdi-UL) e Massimo Grillo (UDR/CDU-CDR), e dal senatore Giovanni Bruni (Rinnovamento).

RELAZIONI CON L'UNIONE EUROPEA

Tra i partners commerciali i Paesi dell'unione Europea hanno confermato il loro ruolo primario assorbendo il 60% delle esportazioni da Cipro e provvedendo a più del 50% delle esportazioni verso Cipro. Tra i prodotti ciprioti esportati figurano in primo luogo quelli industriali, circa il 72% del totale.

I negoziati per l’adesione all’Unione europea, avviati sei mesi dopo la conclusione della Conferenza intergovernativa per la revisione dei Trattati, sono stati preceduti, a partire dal giugno 1995, dalla predisposizione di una strategia di preadesione che comprende la partecipazione ai programmi UE nei settori dell’istruzione e formazione, dell’audiovisivo, della ricerca scientifica e tecnologica, della cultura e dell’energia.

Cipro ha beneficiato, nel quadro della cooperazione e dell’assistenza finanziaria, di contributi per 136 milioni di ecu. Un nuovo protocollo finanziario è stato approvato per il quadriennio 1996-1999, con investimenti per 74 milioni di ecu destinati in larga parte all’ammodernamento delle strutture produttive.

POPOLAZIONE E LAVORO

In base a stime di luglio 1997 Cipro conta 725.808 abitanti, di cui il 25% ha meno di 15 anni e il 65% è tra i 15 e i 64 anni. Il tasso di crescita è dell'1,08%. Per quel che riguarda la composizione etnica, il 78% è greco(il 99,5% dei greci vive nell'area greca; lo 0,5 nell'area turca), il 18% è turco (1,3% dei turchi vive nell'area greca, il 98,7 dei turchi vive nell'area turca), e il restante 4% di altre etnie (il 99,2% degli altri gruppi etnici vive nell'area greca, lo 0,8 in area turca).

Le lingue sono greco, turco, inglese.

La religione predominante è la greco-ortosossa(78%), seguito dalla religione musulmana (18%) il restante 4% si divide tra maroniti, armeni-apostolici e altri.

Per quel che riguarda l'alfabetizzazione, il 94% della popolazione totale al di sopra dei dieci anni sa legge re e scrivere. E' alfabetizzato il 98% degli uomini e il 91% delle donne (stime del 1987).

La forza di lavoro è stimata in 299.700 unità nell'area greca di cui il 62% occupato nei servizi, il 25% nell'industria e il 13% in agricoltura. La forza lavoro nell'area turca conta 76.500 unità occupate per il 66% nei servizi, per l'11% nell'industria e per il 23% in agricoltura (1995). Il tasso di disoccupazione è del 2,3% nell'area greca (stime 1996) e del 3,6% in area turca (stime 1995).

ECONOMIA

La fase di recessione dell'economia cipriota iniziata nel 1996 è continuata anche nel 1997. Il tasso di crescita è passato dal 5,8 del 1994 a meno del 2% nel 1997. Ciò ha avuto riflessi negativi in tutti i settori: la disoccupazione è aumentata e l'inflazione, se pur contenuta, ha raggiunto nel 1997 il 3,4%. La produzione agricola ha registrato nel 1997 un crollo del 30% dovuto alla scarsa competitività con i prodotti importati e alle cattive condizioni climatiche. Anche il settore manufatturiero sta attraversando una fase di declino dovuto ,tra l'altro, al fatto che la riduzione delle tariffe sui prodotti di origine europea, secondo l'Accordo di Unione Doganale tra Cipro e l'EU , ha contribuito a rafforzare la presenza dei prodotti importati. Anche il turismo ha avuto nel 1997 un decremento. L'eccessiva dipendenza dell'economia cipriota dal turismo rende il paese particolarmente sensibile e fattori esterni spesso incontrollabili.

In ogni caso nel 1996 Cipro ha soddisfatto tutti i parametri di Maastricht.

Il PIL è di 8,8 miliardi di dollari , con una crescita del 4% nell'area greca. Per quanto riguarda la ripartizione interna, l’industria contribuisce per il 23% , i servizi per il 72% e l’agricoltura per il 5%. Il PIL procapite è di 11.800 dollari (13.700 nell'area greca e 3.950 nell'area turca)

Ulteriori problemi sono rappresentati dalla scarsa competitività dell'industria locale, la carente tecnologia, la modesta diversificazione delle produzioni, la non convertibilità della moneta e la rigidità del tasso di sconto. Il Governo ha predisposto un "piano di sviluppo strategico 94-98" che si propone di affrontare tali problemi attraverso una modernizzazione del sistema economico industriale, avendo come obiettivo il futuro ingresso di Cipro in Europa.

Per quanto riguarda gli investimenti stranieri, non esiste a Cipro una specifica normativa che regoli il settore. Gli investimenti accolti più favorevolmente sono quelli volti all'introduzione di nuove tecnologie e all'uso di avanzati criteri di produzione. Comunque la repubblica di Cipro, con circa duemila società off-shore, si pone come uno dei principali centri finanziari dell'area mediterranea. Ciò è il risultato di una politica di sgravi fiscali, della posizione geografica dell'isola e dall'ottimo livello dei servizi offerti.

Per quanto riguarda la parte turca, poiché essa è stata riconosciuta solo dalla Turchia, ha avuto molte più difficoltà per i finanziamenti dall'estero e le aziende straniere hanno esitato a fare investimenti. L'economia rimane pesantemente dipendente da agricoltura e impieghi pubblici, che insieme assorbono più della metà della forza-lavoro. Per compensare la debolezza economica, la Turchia fornisce aiuti diretti e indiretti praticamente a tutti i settori. Ha inoltre firmato un accordo di cooperazione economica per 250 milioni di dollari per sostenere turismo, istruzione e industria.

COMMERCIO

Nelle esportazioni verso Cipro l'Italia nei primi sei mesi del '97, con 155,4 milioni di dollari, è al terzo posto dopo Stati Uniti e Regno Unito e prima di Germania, Grecia e Giappone, malgrado rispetto all'anno precedente le esportazioni italiane abbiano subito una flessione del 14%. Le principali voci delle esportazioni sono rappresentate da macchinari, componenti elettroniche, TV, radio e video, elettrodomestici, prodotti metalmeccanici, prodotti edili, ceramiche, amianto, vetro, tessuti e prodotti tessili, prodotti di plastica, gomma e derivati.

Nelle importazioni da Cipro l'Italia si trova al dodicesimo posto. I principali prodotti importati sono legumi, frutta, bevande, liquori, tabacco, prodotti chimici, tessuti e abbigliamento, macchinari, componenti elettronici, TV, radio. Le importazioni italiane nei primi sei mesi del '97 sono state di 19,7 miliardi di Lit. con un aumento del 46%. Il saldo per l'Italia è stato di 5365,7 miliardi di lire italiane.

Per quanto riguarda i rapporti commerciali interni all’area mediterranea, essi ammontano a un totale di 152 milioni di ecu (dati del 1994). Il principale partner commerciale è senza dubbio il Libano, che assorbe da solo il 46% dei flussi.


10/08/1998
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