SICUREZZA E DIFESA

Conferenza stampa dell'Ulivo sul disegno di legge 1547
Ulivo denuncia,
CdL vuole liberalizzare
il traffico di armi

La maggioranza vorrebbe vendere armi a chiunque

''Dopo le rogatorie internazionali, il commercio delle armi. Ancora una volta, il governo prende a pretesto la ratifica di un trattato internazionale, peraltro gia' sottoscritto dai governi di centrosinistra, per introdurre gravi innovazioni giuridiche nel nostro ordinamento, in questo caso rivedendo la legge 185 sul commercio e sull'esportazione di armi''.
E' quanto denunciano i senatori Tana de Zulueta (Ds), Tino Bedin (Margherita) e Francesco Martone (Verdi), che stamane hanno tenuto una conferenza stampa in Senato.
''La legge che la Cdl vuole modificare -spiegano i senatori- e' stata approvata dopo lo scandalo della Bnl di Atlanta e dei finanziamenti Usa per il riarmo dell'Iraq, impone controlli rigorosi e trasparenti sulla produzione e la vendita di munizioni a paesi terzi, fissando criteri che ci hanno posto all'avanguardia in Europa''.
''Il centrodestra vuole ora allentare ogni tipo di vincolo sulla produzione ed esportazione di armi. Se la legge venisse approvata cosi' com'e', ad esempio, -concludono i senatori dell'Ulivo- le fabbriche italiane potrebbero tornare a vendere munizioni anche a Paesi in cui non vengono tutelati i diritti umani, a patto che non si tratti di violazioni gravi. Chi decide se e quando queste violazioni sono gravi? E' evidente che si vogliono alleggerire vincoli e lacci, mentre noi crediamo che in questo caso l'esportazione di armi debba essere vietata, come succede ora con la 185''. (Tor/Idb/Adnkronos)

9 ottobre 2002



 INTERVENTO DISCUSSIONE GENERALE NELLA GIUNTA PER GLI AFFARI EUROPEI

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10 ottobre 2002
sd-063
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