SICUREZZA E DIFESA

La ratifica dell'Accordo di Farnborough non richiede cambio di procedure
Non è opportuno sopprimere
la trasparenza e i controlli
già previsti dalla legge 185

Gli interventi del senatore Tino Bedin nelle commissioni Esteri e Difesa

Dal resoconto della seduta del 23 luglio 2002 delle commissioni riunite Esteri e Difesa del Senato, riportiamo gli interventi del senatore Tino Bedin.

Disegno di legge
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro tra la Repubblica francese, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica italiana, il Regno di Spagna, il Regno di Svezia e il Regno Unito della Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord relativo alle misure per facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industria europea per la difesa, con allegato, fatto a Farnborough il 27 luglio 2000, nonché modifiche alla legge 9 luglio 1990, n. 185,
approvato dalla Camera dei deputati

di Tino Bedin
segretario della Giunta per gli Affari europei del Senato

... Il senatore BEDIN illustra gli emendamenti a sua firma relativi all'articolo 5. Relativamente all'emendamento 5.1 ricorda che il provvedimento all'esame delle Commissioni riunite contiene una previsione positiva, ovvero l'opportuna sostituzione al comma 4 dell'articolo 9 della legge n. 185 del 1990 dell'Unione dell'Europa Occidentale con l'Unione europea. Relativamente agli emendamenti da 5.7 a 5.27 osserva che una loro approvazione avrebbe l'effetto di evitare elusioni al sistema di controllo disciplinato dalla legge n. 185 del 1990. A tal riguardo ricorda anche che la scorsa settimana il Consiglio europeo ha varato un'azione tesa a circoscrivere il commercio delle armi leggere entro limiti ben determinati, quali il diritto di autodifesa degli Stati. Questa costituirebbe, a suo avviso, un'ulteriore riprova dell'inopportunità di una soppressione dei controlli previsti dalla vigente normativa. Osserva infine che l'emendamento 5.32 mira ad ampliare la portata dell'accordo quadro, al quale il suo Gruppo è sempre stato favorevole, mentre gli emendamenti da 5.33 a 5.41 si propongono di incentivare il sostegno dell'industria europea di difesa senza attenuare le limitazioni attualmente previste al commercio internazionale di armi.

Il senatore BEDIN illustra gli emendamenti 6.2, 6.3, 6.5, 6.6, 6.8, 6.11, 6.13 e 6.14.
Per ciò che concerne l'emendamento 6.2 sottolinea che la posizione della sua parte politica è ancora nel senso di pervenire ad una sollecita approvazione della ratifica dell'accordo di Farnborough. Il mancato raggiungimento di tale obiettivo sarebbe infatti da imputare all'atteggiamento assunto dal Governo, insensibile ad ogni proposta modificativa del provvedimento all'esame delle Commissioni riunite.
Prosegue quindi nell'illustrazione degli altri emendamenti a sua firma, rimarcando la centralità assunta all'interno del disegno di legge dall'articolo 6, concernente la "licenza globale di progetto". A tal riguardo osserva che le proposte emendative tendono ad operare una forte valorizzazione dell'istituto impedendo la soppressione delle previsioni contenute nella legge n. 185 del 1990. Queste ultime sono infatti volte ad assicurare la necessaria trasparenza in ordine al commercio e al transito degli armamenti, e non appaiono assolutamente in contrasto con il nuovo istituto della licenza globale di progetto.

23 luglio 2002



 INTERVENTO IN DISCUSSIONE GENERALE

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26 settembre 2002
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