Guerra in Iraq

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 8 febbraio 2003

Invece che su scudi stellari e armi sofisticate
Meglio sviluppare la ricerca
nello sviluppo di case economiche nei paesi poveri

Bisogna decidersi a considerare la pace un investimento


Amici, date un po' un'occhiata all'articolo di Avvenire dell'8 febbraio Donald Rumsfeld. Il falco che teme gli Stati Canaglia per avere un'idea con che gente abbiamo a che fare. Queste sono le teste che programmano la pace nel mondo...
Chi governa il mondo è il denaro e gli uomini ricchi e potenti, sempre più assetati di denaro. Per quello si è disposti a produrre e vendere armi, scatenare guerre per usarle, consumarle e rivenderle, ecc.
Purtroppo non siamo in grado di influire più di tanto su questo andazzo. Tuttavia già prendere coscienza di questo è importante, per essere almeno preparati moralmente a reagire, anche nella nostra vita di ogni giorno, a questa schiavitù della ricerca sfrenata del denaro...
E, se un giorno toccherà a qualcuno di noi decidere di cose importanti nella politica, saremo pronti a proporre una diversa via allo sviluppo... Forse, invece di scudi stellari e armi sofisticate,  sarebbe più importante sviluppare la ricerca nello sviluppo di case economiche per le nazioni povere, di tecnologie semplici per i paesi poco sviluppati.
Forse tutto ciò non è economico per una multinazionale, ma i governi come indirizzano i finanziamenti?      

Bepi Faccini

Risponde Tino Bedin

Nel recente dibattito nell'aula del Senato sulla politica estera italiana ho sottolineato il silenzio del ministro Frattini sulla cooperazione allo sviluppo. Credo anch'io che la ricerca della pace passi attraverso un diverso impegno dei governi e delle stesse imprese nei confronti delle sfide del sottosviluppo, sfide che oggi saremmo in grado di vincere se si decidesse che la pace è un investimento.

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9 febbraio 2003
di-189
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