VENETO

Consiglio regionale del Veneto: mozione unitaria di Ulivo e Prc
Rifiuto di ogni coinvolgimento politico e militare dell'Italia nel conflitto in Iraq
Un mondo senza giustizia non troverà la pace

I gruppi consigliari dell'Ulivo e di Rifondazione Comunista del Consiglio regionale del Veneto hanno proposto una mozione unitaria sulla situazione dell'Iraq e della pace. Ne pubblichiamo il testo.

  Articolo 11 della Costituzione - L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di sovranità necessari ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

Nella presente situazione in cui appare possibile pervenire alla definitiva eliminazione delle armi di distruzione di massa eventualmente detenute dall'Iraq, senza ricorso alla guerra,
- tenendo conto della decisione del Consiglio di sicurezza dell'ONU di proseguire le ispezioni; - valutando il documento approvato dal Consiglio Europeo il 17 febbraio 2003;
- sottolineando il valore straordinario della partecipazione popolare alle manifestazioni per la pace svoltesi nel Veneto, nel Paese, in tutto il mondo, che interpretano un larghissimo orientamento delle opinioni pubbliche;
- richiamando il dettato Costituzionale che obbliga ad un imperativo che si intende rispettare ancor più in assenza di una risoluzione ONU favorevole all'intervento armato - intervento che in base agli stessi trattati fondativi dell'ONU non può mai essere preventivo - nella ferma convinzione che ogni bomba sganciata, ogni arma usata potrà solo alimentare una catena inarrestabile di violenza e distruzione, una pericolosa spirale d'odio che darà nuove energie agli integralismi e terrorismi;
- condividendo il richiamo del Capo dello Stato ai consolidati capisaldi della politica estera della Repubblica ed alla Costituzione;
- ritenendo necessaria una pressione internazionale che metta in discussione e disarmi il regime militare dittatoriale di Saddam Hussein;
- ritenendo altresì che nessuna guerra tradizionale appare utile per combattere il terrorismo;
- facendo appello al popolo americano, duramente colpito e spaventato da altre possibili stragi causate dalla follia del terrorismo, perchè faccia buon uso del suo sistema democratico, trovi nelle battaglie per la libertà che hanno segnato la sua storia, la forza per respingere ogni tentazione di isolarsi rispetto al dibattito in corso nella comunità mondiale;
- riconoscendo il grande valore delle dichiarazioni e iniziative della Santa Sede;
- confermando la contrarietà alle dottrine e ipotesi di "guerre preventive";
- affermando che nessun paese può arrogarsi il diritto di risolvere in modo unilaterale con la forza i problemi interni di un altro paese;

Il Consiglio regionale esprime
- la netta contrarietà alla risoluzione armata del conflitto in Iraq rifiutando ogni forma di coinvolgimento politico e militare del nostro Paese.

Impegna la Giunta regionale affinchè solleciti il Governo
- a sostenere il rafforzamento delle ispezioni delle Nazioni Unite volte all'effettivo smantellamento degli armamenti proibiti eventualmente identificati dalle ispezioni stesse;
- a non dare per scontato uno scenario di guerra che non c'è e che va scongiurato e dunque a non fornire alcun supporto politico, diplomatico, operativo e logistico a qualunque azione che configuri un coinvolgimento dell'Italia in direzione della guerra;
- ad adoperarsi per riaffermare gli strumenti della diplomazia, della cooperazione internazionale, sostenendo i processi di democratizzazione dei paesi sottoposti a regimi autoritari a partire dall'imprenscindibile principio di autodeterminazione dei popoli e del rispetto dei diritti umani, consapevoli che un mondo senza giustizia non troverà la pace;
- ad operare per rendere piena ed efficace l'unità politica e strategica dell'Unione Europea a cui affidare una comune politica estera e di difesa dell'Unione orientata a rendere concreto un ruolo positivo dell'Unione nei rapporti internazionali e nella soluzione diplomatica delle possibili crisi;
- ad assumere nuove e concrete iniziative per riprendere il processo di pace in Medio Oriente e risolvere il conflitto israelo-palestinese.

Assume la decisione
- di inviare a Bagdad, nell'immediato, una propria delegazione composta da rappresentanti di tutti i Gruppi consiliari, quale concreto gesto di pace e richiamo alla ripresa delle trattative per una soluzione pacifica del conflitto.

Dà mandato al Presidente del Consiglio regionale
- di far pervenire questa mozione al Governo italiano e ai Parlamentari eletti in Veneto, quale contributo al prossimo dibattito in Parlamento, alle Ambasciate americana e irachena in Italia, alla Santa Sede, agli uffici italiani dell'ONU, ai Presidenti della Commissione europea e del Parlamento europeo e agli Europarlamentari eletti nella circoscrizione di Nord-Est.

19 febbraio 2003

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21 febbraio 2003
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