di Tino Bedin presidente dell'Istituto di Riposo per Anziani di Padova
Le persone sono il contenuto del lavoro e del servizio complessivo dell'Istituto di Riposo per Anziani di Padova. Qui le persone anziane e i loro familiari sono destinatari di un'attività ininterrotta, ma sono soprattutto attori di questa attività. Lavoro e servizio dell'IRA si realizzano infatti "nelle persone" e non solo "verso le persone". Esattamente come avviene per la funzione educativa e formativa della Scuola, anche per la funzione sociale e sanitaria della IRA la misura della qualità è nella vita delle persone oltre che negli "strumenti" (Personale, attrezzature, organizzazione).
Questa consapevolezza è costantemente espressa negli obiettivi di Qualità che negli anni l'IRA via via si dà e conseguentemente verifica sia con gli Utenti sia con i Certificatori esterni.
Oltre standard pur impegnativi
Nel corso del 2011, ad esempio, a molte figure professionali dell'Istituto è stato assegnato un obiettivo comune: la revisione del "Piano assistenziale individuale" con nuove metodologie gestionali ed operative. L'obiettivo è stato raggiunto, tanto che ora nel 2012 ci si propone di affinare il Piano assistenziale individuale in due servizi dell'Ipab, il Pensionato Piaggi e Casa Famiglia Gidoni, che sono specifici o per i destinatari (anziani autosufficienti) o per finalità (sostegno alla domiciliarietà degli anziani non autosufficienti).
Proprio il Centro diurno Casa Famiglia Gidoni nell'ultimo anno è stato nel suo insieme un obiettivo di Qualità. Alla fine del 2011 anche questo servizio ha ottenuto la Certificazione di Qualità: il risultato è importante perché ha riguardato una modalità di assistenza nuova per l'IRA in un contesto organizzativo nuovo. Si è confermato che negli anni l'IRA ha sviluppato un positivo sistema di valutazione della qualità e di valorizzazione delle esigenze degli utenti, come ha scritto nella sua prima relazione ufficiale l'Organismo Indipendente di Valutazione, un nuovo organo esterno previsto dalla legge di cui l'IRA si è dotato nell'ultimo anno, in consorzio con altre due Ipab: "Bonora" di Camposampiero e "Umberto I" di Piove di Sacco.
Con questo sintetico giudizio un organismo, esterno e nuovo all'Istituto, ha subito messo insieme le due componenti inscindibili della Qualità dell'IRA: la vita delle persone che è in grado di aggiornare un'organizzazione competente e disponibile.
Ne consegue una personalizzazione della qualità che va ben oltre il raggiungimento di standard pur impegnativi, ma che si misura sulla qualità di vita delle persone anziane.
Qualità nei gesti quotidiani
Nel corso del 2012 è in calendario la ricertificazione dell'intero Sistema Qualità dell'IRA: una scadenza impegnativa, cui ciascuno per la propria parte si dedicherà con la professionalità acquisita negli anni.
Tuttavia le sfide su cui ci vogliamo misurare sono soprattutto quelle che riguardano direttamente, personalmente, gli anziani che utilizzano i nostri servizi. Abbiamo infatti inserito come obiettivi di qualità azioni della vita quotidiana delle persone. Un'azione al Beato Pellegrino e a Palazzo Bolis è la "deambulazione assistita"; vi sono coinvolti il Servizio Medico, il Servizio di Fisioterapia, il Servizio di Attività motorie, i coordinatori di residenza e gli operatori sociosanitari: tutti insieme si coordineranno per accrescere le occasioni di movimento degli anziani. I due Centri servizi per anziani non autosufficienti sono impegnati anche in una seconda azione di qualità: il "progetto di socializzazione"; esso coinvolge il Servizio Psicologico, il Servizio Educativo-animativo e il Servizio Sociale, impegnati insieme a farsi carico in ogni residenza degli anziani residenti che non hanno relazioni né parentali né amicali, in modo da ridurre le condizioni di solitudine. Riguarda tutti e quattro i Centri dell'IRA (Beato Pellegrino, Palazzo Bolis, Pensionato Piaggi e Casa Gidoni) la terza azione, "verifica menù": vi sono coinvolti il Servizio Ristorazione e il Servizio Dietetico e consiste nella presenza nelle sale ristorante sia a pranzo sia a cena di un cuoco o di una dietista per una verifica diretta e puntuale del gradimento del menù del giorno; la verifica consentirà di elaborare menù ancor più mirati al gusto degli anziani.
Le tre azioni rientrano a pieno titolo nella personalizzazione della qualità, sia perché gli anziani ne sono attori, sia perché i promotori sono stati i familiari con le loro indicazioni nel Questionario dello scorso anno.
Mira ad accrescere la partecipazione dei familiari alla vita dei loro anziani uno dei progetti di Qualità che prende avvio quest'anno: si tratta del piano triennale "Informa Vita", con il quale condivideremo progressivamente le informazioni sulla vita nei Centri dell'IRA. Con questo contiamo di dare contenuti alle relazioni all'interno e all'esterno dei nostri Centri, in modo da farne sempre più luoghi comunità fra persone.
1 luglio 2012
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