VECCHIAIA
Buoni risultati degli esami cui con periodica costanza l'IRA si sottopone
I familiari sempre più coinvolti
nella vita dei loro anziani

Certificazione di qualità anche per le attività motorie


di Tino Bedin

Hanno dato buoni risultati gli esami cui con periodica costanza l'IRA si sottopone. Nell'ultima parte del 2010 l'Istituto di Riposo per Anziani di Padova ha richiesto una valutazione sia ai propri utenti (le persone anziane che ci vivono e i loro familiari) sia al certificatore del proprio Sistema Qualità. Sia le assemblee dei familiari, sia l'ispezione dell'ente certificatore hanno dato un "buon voto" al servizio dell'IRA. I familiari hanno confermato che all'IRA la longevità è non solo protetta, ma in non poche situazioni rafforzata e migliorata. Il certificatore della Qualità non ha rilevato nessuna "non conformità" (come si definisce il termine tecnico la non completa rispondenza tra gli impegni con gli utenti e il servizio erogato).

Oltre gli standars
Si tratta di esami volontari. Essi sono stati decisi autonomamente dall'IRA, che però ormai li considera sia un proprio dovere nei confronti delle persone che si servono delle sue strutture sia uno strumento decisivo per conservare la considerazione di cui gode fra le famiglie padovane.
Questi esami si affiancano alla costante revisione interna cui tutti i settori dell'IRA si sottopongono sia nell'attività specifica sia in relazione al servizio complessivo dell'Istituto. Ci sono poi le verifiche che gli enti pubblici competenti in materia socio-sanitaria svolgono periodicamente secondo protocolli fissati per tutti e che pure servono a mantenere gli standars previsti dalla normativa.
L'impegno dell'IRA è non solo di essere "a norma" secondo le leggi e le circolari, ma di essere all'altezza delle esigenze delle persone che ci vivono. A questo soprattutto mirano gli "esami" con i familiari e quelli per il Sistema Qualità.

Hanno "forze" da spendere
Relativamente a quest'ultimo impegno, l'IRA ha ulteriormente ampliato la certificazione di qualità.
Con l'esame di novembre tutte le Residenze dell'IRA sono certificate. Restava infatti da mettere il "timbro" su un solo nucleo della Residenza Tulipani dopo la trasformazione della destinazione da persone autosufficienti a persone non autosufficienti.
È stato poi certificato anche il servizio di attività motorie, che negli ultimi anni l'IRA ha progressivamente potenziato e stabilizzato sulla base di un programma di ampliamento delle offerte del Servizio riabilitativo, già inserito nel Sistema Qualità.
Le attività motorie risultano interessanti ed importanti sia per la riabilitazione fisica sia per il sostegno psicologico sia per la lotta all'isolamento. In effetti vi partecipa il 70 per cento (al Pensionato Piaggi è il 75 per cento) degli anziani potenzialmente idonei per queste attività. È una buona percentuale; ma ora uno degli obiettivi sarà di accrescere questa percentuale, cercando di capire le ragioni delle assenze e dare loro risposta.
Il Servizio riabilitativo, da parte sua, è attivo per quasi la metà delle persone che vivono all'IRA: una percentuale molto importante in rapporto alle condizioni fisiche generali. Questa percentuale è raggiunta con una crescente attività nelle singole Residenze, per invogliare gli anziani e vincere alcune loro comprensibili resistenze. L'IRA si era data l'obiettivo di svolgere almeno il 10 per cento della riabilitazione in Residenza; questo obiettivo è stato più che raddoppiato nel 2010, arrivando al 20,42 per cento.
Il rafforzamento della longevità passa infatti dall'impegno nella valorizzazione delle "forze" della persona anziana, sia fisiche sia mentali.

Parlare ai propri vecchi
Questo rafforzamento - come ho detto all'inizio - è stato riconosciuto dai familiari nelle assemblee di Residenza. Sono state assemblee di dialogo. L'IRA le ha affrontate con lo spirito del "rendere conto" agli utenti e del "prendere nota" delle loro attese. I familiari hanno parlato con libertà e con fiducia, anche perché hanno riconosciuto che le precedenti segnalazioni da loro fatte sono state affrontate dall'IRA.
Sempre più del resto i familiari sono parte integrante non solo della vita ma anche delle attività all'IRA. Solo un esempio: nel 2010 - rispondendo ad un'esigenza emersa proprio nelle assemblee del 2009 - il Servizio psicologico dell'IRA si è impegnato in un'attività formativa individuale dei familiari per accrescere le loro conoscenze sulla "gestione" delle persone anziane e ridurre quindi i conflitti da incomprensione.

2 gennaio 2011


28 gennaio 2011
ve-066
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Tino Bedin