VECCHIAIA
Assieme a famiglie e personale, più volontari e più comunità cittadina
Si rafforza l'alleanza per la vecchiaia
Due tradizionali appuntamenti del mese di giugno all'Ira


di Tino Bedin presidente dell'Ira

Continuare a compiere gli anni: è uno degli obiettivi (e dei risultati) delle persone che vivono all'IRA. A dire il vero è uno degli obiettivi più generali di ogni donna e di ogni uomo: la vecchiaia è desiderata prima che arrivi e non vi si rinuncia quando arriva, anche se - a volte - non è sola, ma si accompagna a fragilità e malattie.
L'IRA c'è proprio per far vivere la vecchiaia anche con la fragilità e la malattia. Vi contribuisce soprattutto aumentando le "alleanze": quella fondamentale tra gli anziani e i loro familiari, e poi quella indispensabile tra gli anziani e il personale che ne condivide la giornata; e ancora l'alleanza tra gli anziani e il volontariato.

Nuovo gruppo di volontari. Quest'ultima alleanza è stata ulteriormente rafforzata in queste settimane all'interno dell'IRA: ai benemeriti gruppi che da decenni sono presenti nelle Residenze dell'Istituto si è aggiunta l'Associazione volontari ospedalieri (AVO) di Padova. L'AVO opera da molti anni negli ospedali padovani offrendo "calore umano, dialogo, aiuto per lottare contro la sofferenza l'isolamento e la noia", come dice il suo Statuto. Per la prima volta esce dall'ospedale ed entra in una struttura socio-sanitaria quale è l'IRA. Lo spunto per questo reciproco arricchimento è venuto da Casa Famiglia Gidoni, il nuovo centro per anziani non autosufficienti che da qualche mese l'IRA ha aperto a Terranegra. È stata l'occasione per stringere un'alleanza anche con la vecchiaia e non solo con la malattia: alleanza che è stata anche "sancita" da una specifica convenzione tra AVO e IRA.

Le date di tutti. C'è un'altra alleanza che l'IRA coltiva: quella tra gli anziani e la comunità. L'idea che ci muove è che le persone che vivono nelle nostre residenze continuinino a compiere non solo i loro anni, ma anche gli "anni della comunità", cioè vivano le scadenze che segnano l'anno comunitario. Un po' perché così ci si ricorda tutti che si invecchia insieme; un po' per completare gli anni della vecchiaia con i ricordi delle altre età.
Hanno avuto anche queste motivazioni due tradizionali appuntamenti del mese di giugno.

I "Grandi della Repubblica". In occasione della Festa della Repubblica abbiamo consegnato il diploma di "Grande della Repubblica" a coloro che nel 2009 compiono i "sessant'anni di voto". Sono persone che sono diventate maggiorenni nel 1949 ed hanno cominciato a votare. La festa è stata soprattutto un ringraziamento: questi anziani da sessant'anni, con il loro voto, stanno mantenendo viva la Repubblica italiana nata il 2 giugno 1946.
Correva l'anno 1949. Loro diventavano maggiorenni. Altri fatti li coinvolgevano. Il 25 febbraio viene varato il "Piano Fanfani": un grande programma di edilizia residenziale pubblica: serve a dare la casa ma anche a diminuire la disoccupazione; è finanziato con una trattenuta nella busta paga dei lavoratori; porterà alla costruzione di 75 mila abitazioni. Il 4 maggio, l'aereo che riporta a Torino la squadra del "Grande Torino" di ritorno da Lisbona per una partita amichevole con il Benfica, si schianta contro la basilica di Superga. Muoiono tutti i calciatori; in totale 21 vittime.
Ricordi che ora segnano la distanza del tempo, ma anche la strada percorsa, le vittorie. Ricordi che conservano la speranza.

Il Concerto del Santo. Abbiamo poi ripetuto il 13 giugno alla Residenza di via Guido Reni il Concerto del Santo con la Civica orchestra di fiati di Cadoneghe. Nella vita di tutti i Padovani la Festa del 13 Giugno è tradizione comunitaria ed esperienza personale. Per noi è uno dei numerosi momenti di "continuità di vita" che l'Istituto di Riposo per Anziani di Padova mette a disposizione delle persone che vi risiedono. Continuando tradizioni e rinnovando esperienze, pur in situazioni e condizioni mutate, si consolida la consapevolezza di non essere stati esclusi dalla propria la vita a causa dell'età.
Molto numerosi i familiari che hanno accolto l'invito non solo a stare con i propri cari, ma a vivere un momento comunitario tra famiglie.
La Festa del Santo è diventata quindi una scadenza da attendere anche all'interno della Residenza di via Guido Reni. Servirà anche ad alimentare ricordi nuovi, quando - come abbiamo confermato nel corso dell'incontro - l'IRA aggiornerà la propria offerta di sostegno alle famiglie e ai loro anziani con strutture nuove. Strutture nelle quali continueranno le "alleanze" per la vecchiaia che stiamo giorno dopo giorno rafforzando.

6 luglio 2009


23 agosto 2009
ve-048
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Tino Bedin