di Tino Bedin presidente dell'Ira di Padova
L'Istituto di Riposo per Anziani di Padova è talmente convinto che una delle esigenze delle famiglie sia rappresentata dal mantenere il più possibile rapporti quotidiani con i loro anziani, che ha proposto che 40 dei 120 posti del nuovo Centro per Anziani che sta realizzando a Selvazzano Dentro siano destinati a degenze temporanee per gli anziani. Nello stesso complesso è prevista l'attivazione di un altro centro diurno per anziani non autosufficienti, dopo quello attivato dall'IRA a Terranegra in comune di Padova.
In sintesi il progetto dell'IRA a Selvazzano si articola in 80 residenze in casa di riposo, 40 degenze temporanee, 30 frequenze diurne. Ci pare che sia quello di cui hanno bisogno le famiglie e per questo lavoreremo assieme all'Ulss 16 e alla Regione.
La difficile scelta dei figli. All'IRA siamo infatti quotidianamente interpellati da due situazioni.
La prima è l'aumento delle patologie in base all'età. Insomma l'anziano ha un "sacco di magagne", più o meno gravi, più o meno sopportabili, più o meno "gestibili" (pensiamo al deterioramento cognitivo). Ci sono fasi in cui l'abitazione diventa un limite all'assistenza e una "prigione" per i familiari.
L'allontanamento temporaneo, in ambiente non ospedaliero ma specializzato nella cura di persone anziane, è in molti casi quella "boccata d'ossigeno" che rivitalizza l'anziano e restituisce respiro ai familiari.
La seconda situazione che quotidianamente ci interpella all'IRA è infatti l'estrema sofferenza che nei familiari accompagna la decisione di affidare il loro caro anziano ad una residenza collettiva. Si tratta nella quasi totalità dei casi di un processo durato a lungo, che ha coinvolto la famiglia allargata, spessissimo procrastinato nel tempo fino a che un peggioramento improvviso o il venir meno di un sostegno indispensabile porta all'affidamento alla Casa di riposo.
Collocazione metropolitana. Per questo la nuova struttura dell'IRA a Selvazzano (è in piazza Beatrice De' Claricini, di fronte alla futura sede del distretto socio-sanitario) è stata pensata in una collocazione metropolitana, in modo da facilitare l'accesso ai familiari. Per questo oltre alla casa di riposo tradizione è in grado di offrire sia le degenze temporanee sia il centro diurno per non autosufficienti.
L'Ira ha predisposto in queste settimane le procedure per l'arredamento. L'immobile sarà infatti agibile nella primavera del prossimo anno e l'Ulss e la Regione hanno assicurato la massima collaborazione per le necessarie autorizzazioni e per le convenzioni in modo che l'ingresso degli anziani avvenga di sicuro entro il 2010, ma ci auguriamo che la data sia più vicina a giugno che a dicembre.
31 luglio 2009
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