Giovedì 20 febbraio 2009 l'Istituto di Riposo per Anziani di Padova ha organizzato un convegno di presentazione del volume "Le nostre radici. Viaggio a ritroso nell'identità veneta", edito dallo stesso Istituto assieme alle Case di Riposo Bonora di Camposampiero e Umberto I di Piove di Sacco. Il convegno si è svolto all'auditorium del Centro culturale Altinate a Padova sul tema "Viaggio nell'identità veneta con gli anziani per guida".
Riportiamo la presentazione del senatore Tino Bedin, presidente dell'IRA di Padova.
saluto di Tino Bedin presidente IRA Padova
Un cordiale saluto a tutte le persone che hanno potuto accogliere questo nostro invito. Lo rivolgo a nome di Sebastiana Blundo, presidente del Centro residenziale Umberto I di Piove di Sacco, di Francesco Ostuni e Paolo Faccin che si sono succeduti alla presidenza della Casa di Riposo Bonora di Camposampiero, e a nome dell'Istituto di Riposo per Anziani di Padova.
Sul libro "Le nostre radici. Viaggio a ritroso nell'identità veneta", sulle sue motivazioni e sui suoi contenuti diranno Anna Artmann e Giuseppe Iori: saluto anche loro e li ringrazio sia per l'impegno che hanno messo nella redazione delle interviste sia per l'aiuto alla comprensione che ci daranno in questo pomeriggio.
Un saluto speciale agli "autori" del volume, sia a quelli che sono qui presenti, sia a coloro che non possono esserci; per alcuni si tratta di una "assenza" definitiva, ragione per cui le parole che hanno affidate al libro sono anche un testamento culturale. Saluto e ringrazio i familiari degli autori che con la loro presenza qui sottolineano la condivisione dell'impegno che Bonora di Camposampiero, Craup di Piove di Sacco ed Ira di Padova mettono nel far continuare pienamente la vita delle persone di grande età: una vita che per la sua durata è inevitabilmente fatta di esperienze, di ricordi.
Riconoscimento comunitario. È di queste persone che parliamo questo pomeriggio. La presentazione di un libro ha generalmente una finalità promozionale per il libro stesso. Nel caso del volume "Le nostre radici. Viaggio a ritroso nell'identità veneta" vogliamo soprattutto presentare gli autori ed esprimere loro una gratitudine collettiva perché ci fanno da guida in un viaggio nell'identità veneta.
L'ambizione è di riuscire a fare in modo che questa loro capacità di guida sia riconosciuta non solo da coloro che ne condividono la vita (familiari e persone delle Case di riposo) ma da tutta la comunità.
La partecipazione che in forme diverse Provincia di Padova e Comune di Padova hanno offerta alla nostra iniziativa sostengono questa nostra ambizione.
Salto culturale. C'è una questione culturale di fondo con cui deve confrontarsi la società italiana e la sua rappresentanza politica: mentre la condizione giovanile, la condizione dell'infanzia sono una questione pubblica, la condizione degli anziani è una questione ancora privata, familiare. La fragilità e la conseguente sostenibilità della "grande età" sono prevalentemente affidate (addossate?!) a… chi gli tocca!
Per rimanere al titolo di questo libro, per ora la società guarda ai frutti (i bambini, i giovani), mentre dovrà abituarsi a considerare che senza le radici (gli anziani) non si producono frutti e quelli che pur la pianta riesce a far germogliare, hanno vita corta.
Il salto culturale che abbiamo davanti è questo: rendere effettivamente "sociale" il prolungamento dell'età.
Servizi e strutture per gli anziani non autosufficienti e i loro familiari richiedono abbondanti risorse finanziarie da ricavare sia attraverso la fiscalità pubblica che attraverso le donazioni private. Le une e le altre si avranno solo se c'è una consapevolezza collettiva sulla vita degli anziani. Ed è questo che dobbiamo costruire.
20 febbraio 2009
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