VECCHIAIA
All'IRA di Padova un'esperienza tipica degli anziani
Il tempo delle ferie diventa di nuovo
il tempo del "fare famiglia"

Qui centinaia di vite familiari non si interrompono, solo cambiano


di Tino Bedin presidente IRA Padova

Il tempo dello stare insieme: per restituire questa dimensione al tempo delle ferie ci vogliono una Residenza per anziani, familiari che non rinunciano mai ad essere famiglia, operatori e volontari disponibili a adattare il calendario al servizio. È quello che è successo nelle Residenze dell'Istituto di Riposo per Anziani di Padova a Ferragosto, data simbolo delle ferie estive. Invece del "deserto metropolitano", di cui tv e giornali quasi esclusivamente raccontano, in via Beato Pellegrino, in via Reni, al Pensionato Piaggi c'è stato un aumento di presenze e di attività.

Anche se non si lavora più. Per il secondo anno consecutivo abbiamo voluto dare particolare rilievo alla festività sia religiosa sia laica del 15 agosto proprio per valorizzare proprio l'esperienza dello stare insieme che gli anziani che abitano all'IRA hanno vissuta nella loro giovinezza e nella loro maturità. L'interruzione del lavoro non era per la stragrande maggioranza di loro motivo di "evasione"; era piuttosto opportunità di vita familiare più intensa e completa: papà che potevano finalmente condividere giorni interi con i figli; mogli che potevano contare sui mariti per lavori a lungo rinviati. Le ferie dunque non solo un evento atteso da chi lavora, ma "un'altra vita" per la famiglia.
Non è l'assenza di lavoro, ma l'arricchimento degli affetti familiari la vera realtà delle ferie. Succede ancora. Per questo Ferragosto resta importante anche in un'età, qual è quella degli Ospiti dell'IRA, in cui il lavoro è ormai un ricordo lontano.

Un supplemento di servizio. Lo si è visto, come ho detto, il giorno di Ferragosto all'IRA a partire dalla Messa cantata che è stata celebrata nella chiesa di via Beato Pellegrino. Il coro degli Ospiti è stato protagonista ed ha potuto contare sulla collaborazione delle maestre di musica presenti anche in un giorno di ferie: due della lunga lista di persone che hanno passato Ferragosto con gli anziani, accettando anzi un supplemento di servizio per dare al 15 agosto tutti i contenuti della festa; una lista che comprende il Personale dell'IRA, i volontari, i giovani del servizio civile, le suore elisabettine.
La Messa solenne è stata particolarmente frequentata. Sono intervenuti anche Ospiti del Pensionato Piaggi. I valori religiosi della Festività dell'Assunta si sono dimostrati essenziali per gli anziani.
Alla celebrazione religiosa hanno partecipato anche per coniuigi, figli e nipoti di Ospiti. Ma è stato soprattutto nel pomeriggio, sia in via Beato Pellegrino sia in via Reni sia al Piaggi, che la vita familiare si è moltiplicata. Singoli gruppetti di parenti, aggregazioni di amici, comunità attorno agli spettacoli che l'IRA ha organizzato: queste le immagini delle Residenze dell'IRA, sia nei giardini che all'interno.

Educazione alla vecchiaia. Sono immagini importanti per la vita delle singole persone e per lo sviluppo della società.
Conta molto infatti che l'IRA si affermi sempre più come uno degli strumenti di cui le persone individualmente e familiarmente dispongono per vivere il loro essere famiglia anche quando le condizioni impongono un'organizzazione diversa della vita: l'Istituto di Riposo per Anziani di Padova vissuto (e quindi organizzato) come momento e prolungamento di centinaia e centinaia di esperienze familiari che non si interrompono, solo cambiano; anzi cambiano proprio per non venire interrotte dalla "fatica" che gli anni finiscono per accumulare. Questo migliora la vita degli anziani perché riduce (anche se non può annullare) le conseguenze del distacco (che possono essere compensate dal sentimento di sicurezza).
Produce poi nelle generazioni non anziane un'educazione alla vecchiaia che già oggi è importante ma che sarà decisiva nel giro di poco più un decennio, cioè quando raggiungerà la nuova soglia della vecchiaia, cioè i 75 anni, la generazione che ha potuto usufruire per tutta la vita sia del benessere sia dei progressi continui della medicina.

1 settembre 2008


2 settembre 2008
ve-014
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Tino Bedin