L'UMANITÀ |
Una missione che è la sua identità fin dall'inizio della sua storia Il farmaco "Misericordia" nella Chiesa ospedale da campo Il confessionale è l'ambulatorio nel quale più che altrove l'umanità ferita deve trovare gli specialisti
di Tino Bedin La biblista Rosanna Virgili propone - secondo la sua specifica competenza - questo "protocollo" di cura: "Dio è medico, anzi questo è il primo aggettivo assegnato a Dio dopo la liberazione dall'Egitto, ma l'opera di cura del Signore non è una prestazione bensì una vera alleanza, che presuppone un atto di fedeltà, in base al quale mi prendo cura di te".
"Rimasero solo loro due: la misera e la misericordia". Il farmaco più prescritto nella Chiesa ospedale da campo è inevitabilmente la misericordia. "Rimasero solo loro due: la misera e la misericordia", racconta Sant'Agostino a proposito dell'incontro fra Gesù e l'adultera. Misericordia et Misera è il titolo della lettera apostolica di Papa Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia. Commentando un elenco di "campi di battaglia", il Pontefice ci scrive: "È il momento di dare spazio alla fantasia della misericordia per dare vita a tante nuove opere, frutto della grazia. (…) Le opere di misericordia corporale e spirituale costituiscono fino ai nostri giorni la verifica della grande e positiva incidenza della misericordia come valore sociale. Essa infatti spinge a rimboccarsi le maniche per restituire dignità a milioni di persone che sono nostri fratelli e sorelle, chiamati con noi a costruire una città affidabile".
L'antica storia del Samaritano. Nell'ospedale da campo c'è un "ambulatorio" nel quale più che altrove - propone il Papa - l'umanità ferita deve trovare gli specialisti della misericordia: "I ministri della Chiesa devono innanzi tutto essere ministri di misericordia. Il confessore, ad esempio, corre sempre il pericolo di essere o troppo rigorista o troppo lasso. Nessuno dei due è misericordioso, perché nessuno dei due si fa veramente carico della persona". Ciascuno dei due, anche se in maniera diversa, "se ne lava le mani", mentre "le persone vanno accompagnate, le ferite vanno curate. (…) Il confessionale non è una sala di tortura, ma il luogo della misericordia nel quale il Signore ci stimola a fare meglio che possiamo". 17 febbraio 2019 |
um-026 19 febbraio 2019 |
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