L'UMANITÀ

Lettura sociale e politica dell'enciclica Laudato si' - 1
Il Cantico delle Creature
del Papa di nome Francesco

"Integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente,
per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri"

di Tino Bedin

Con Laudato si', "Enciclica sulla cura della casa comune" (come specifica il sottotitolo) Papa Francesco ha saputo riunire in un unico testo, molto articolato e contemporaneamente unitario, aspetti spirituali, teologici, pastorali, formativi, scientifici, ecumenici e linee d'azione sul tema dell'ecologia.
È lo stesso autore che ci descrive il percorso che intende fare con noi e al quale ci invita con questa "lettera".

15. In primo luogo, farò un breve percorso attraverso vari aspetti dell'attuale crisi ecologica allo scopo di assumere i migliori frutti della ricerca scientifica oggi disponibile, lasciarcene toccare in profondità e dare una base di concretezza al percorso etico e spirituale che segue. A partire da questa panoramica, riprenderò alcune argomentazioni che scaturiscono dalla tradizione giudeo-cristiana, al fine di dare maggiore coerenza al nostro impegno per l'ambiente. Poi proverò ad arrivare alle radici della situazione attuale, in modo da coglierne non solo i sintomi ma anche le cause più profonde. Così potremo proporre un'ecologia che, nelle sue diverse dimensioni, integri il posto specifico che l'essere umano occupa in questo mondo e le sue relazioni con la realtà che lo circonda. Alla luce di tale riflessione vorrei fare un passo avanti in alcune ampie linee di dialogo e di azione che coinvolgano sia ognuno di noi, sia la politica internazionale. Infine, poiché sono convinto che ogni cambiamento ha bisogno di motivazioni e di un cammino educativo, proporrò alcune linee di maturazione umana ispirate al tesoro dell'esperienza spirituale cristiana.
L'articolazione del testo può offrire una chiave di lettura del documento pontificio. L'apporto della scienza o i contenuti e il ruolo dell'educazione, solo per citarne due, possono essere i segnavie per incamminarci nella lettura.

Le chiavi di lettura. Una chiave di lettura è per certi versi necessaria. Ce lo suggerisce lo stesso autore che nell'introduzione ci aiuta nella ricerca.
Ed ecco le chiavi di lettura.

16. Alcuni assi portanti (…) attraversano tutta l'Enciclica (…): l'intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l'invito a cercare altri modi di intendere l'economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell'ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. Questi temi non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti.
L'ecologia su cui Papa Francesco riflette non ha dunque il contenuto, comunemente, e spesso un po' superficialmente inteso, di una qualche preoccupazione "verde". Ed infatti egli continua a precisarla con l'aggettivo "integrale". Nell'ecologia integrale tutto è connesso, tutto è in relazione, ripete spesso nel testo. Nell'ecologia integrale si mostrano intimamente legate condizioni che solitamente appaiono del tutto separate, come la giustizia sociale e l'ambiente.
Partendo, infatti, dal problema del deterioramento globale dell'ambiente e dalle conseguenze che esso provoca sui più deboli e sugli esclusi, la Laudato si' evidenzia che "l'ambiente umano e l'ambiente naturale si degradano insieme" (n. 48) e che "un vero approccio ecologico diventa sempre più un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull'ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri" (49).
Una rapida nota: il "grido dei poveri" è anche il titolo di un celebre libro del teologo della liberazione Leonardo Boff, al quale è stata affidata la Guida alla Lettura dell'edizione ufficiale dell'enciclica nell'edizione brasiliana. Vedremo fra poco quante voci si ascoltano leggendo il testo di Papa Francesco.

San Francesco d'Assisi. La scelta di individuare una guida alla lettura sociale e politica della Laudato si' è dunque pienamente giustificata dalla natura di "questa Lettera enciclica, che si aggiunge al Magistero sociale della Chiesa", come scrive lo stesso Papa Francesco (n. 15) ed è rispettosa del messaggio complessivo di questo Pontificato.

La vocazione del custodire (…) non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. È il custodire l'intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d'Assisi: è l'avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l'ambiente in cui viviamo. È il custodire la gente, l'aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l'aver cura l'uno dell'altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. (…) In fondo, tutto è affidato alla custodia dell'uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. (…) Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo "custodi" della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell'altro, dell'ambiente.
La citazione non è dall'Enciclica. È invece tratta dall'omelia di Papa Francesco nella messa d'inizio del suo pontificato il 19 marzo 2013, festa di San Giuseppe, in piazza San Pietro.
Tra quell'inizio di pontificato e questa Enciclica c'è un'altra strettissima consonanza espressa da un nome: San Francesco.
Dal Santo d'Assisi José Bergoglio ha preso allora il nome di Papa, primo nella storia della Chiesa.
10. Ho preso il suo nome come guida e come ispirazione nel momento della mia elezione a Vescovo di Roma. Credo che Francesco sia l'esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità.
Ora da San Francesco prende il titolo della sua enciclica.
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a·cquelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
"Laudato, si'" è la chiave di "Il Cantico delle Creature", conosciuto anche come "Il cantico di Frate sole e Sorella Luna". È la prima poesia scritta in italiano; ha quindi anche un valore letterario e storico molto grande. Il suo autore è appunto Francesco d'Assisi che l'ha composta nel 1226. Papa Francesco nell'introduzione all'Enciclica ci fa da maestro di lettura.
11. Così come succede quando ci innamoriamo di una persona, ogni volta che Francesco guardava il sole, la luna, gli animali più piccoli, la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode tutte le altre creature. Egli entrava in comunicazione con tutto il creato, e predicava persino ai fiori e "li invitava a lodare e amare Iddio, come esseri dotati di ragione". La sua reazione era molto più che un apprezzamento intellettuale o un calcolo economico, perché per lui qualsiasi creatura era una sorella, unita a lui con vincoli di affetto. Per questo si sentiva chiamato a prendersi cura di tutto ciò che esiste. (…) La povertà e l'austerità di san Francesco non erano un ascetismo solamente esteriore, ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a fare della realtà un mero oggetto di uso e di dominio.
San Francesco è stato proclamato da papa Giovanni Paolo II, il 29 novembre 1979, patrono dei cultori dell'ecologia.

1. Continua
15 novembre 2015


um-009
30 dicembre 2015
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Tino Bedin